GIUSTIZIA: con quale criterio discerneresti tra GIUSTO e INGIUSTO a valere per tutti?

La giustizia è uno dei valori che gli uomini porrebbero al vertice, ma è anche uno dei termini più controversi, stante la molteplicità e diversa priorità dei criteri di giustizia accampati per discernere tra giusto e ingiusto nei comportamenti individuali o collettivi, in chi comanda e in chi obbedisce, tra le leggi di un Paese e quelle di un altro, tra i vari sistemi educativi, atei o laico-religiosi o ismi vari.

Basati pensare a come i genocidi abbiano fatto e facciano strame della dignità della persona umana per capire quanto sia labile il concetto di GIUSTIZIA in mano agli uomini. "Se Dio non esistesse, tutto sarebbe permesso" (Dostoevskij), ma anche in nome di Dio si offese e si offende la suddetta dignità, dal che sono in tanti che rifiutano di fondarla biblicamente, non solo gli illustri padri della Shoah, che erano accomunati da misantropia, antisemitismo, cristianofobia fascino per animali, induismo e buddismo: emblematico Hitler, ma anche il Shopenhauer (di cui il Fürer adorava un busto nel suo studio al Berghof “il nido dell’aquila”) secondo il quale la morale naturale è un’invenzione; l’uguaglianza e l’idea della pari dignità degli uomini, derivazione del concetto biblico di Dio padre, esattamente come in Nietzsche, sono menzogne.

Ma non occorre essere Hitler né Isis per far danni alla giustizia e al bene comune: basta sbagliare per molto meno i criteri di giudizio alla base delle leggi e/o sbagliare l'amministrazione della giustizia. E per restare nel nostro piccolo, potrebbe essere ingiusta anche la bulimia dei diritti individuali.

GARIWO la foresta dei giusti.

Ci sarebbe anche la "guerra giusta"?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: quale concetto di dignità umana mettiamo a fondamento dei diritti umani? Bene comune, Normativa equivocabile, pattuizioni, leggi&valori; legale=moralmente lecito? Reato-peccato,  Giustizia ≠ giustizia amministrata, farla franca, disciplina, dissuasione,  indipendenza della magistratura, scopo della vita

 

2024.09.27 <studiLivatino> Giustizia o Vendetta? Esplorare Il Mercante di Venezia di William Shakespeare attraverso il prisma della filosofia del diritto, interrogando il rapporto tra Legge, Morale e Potere; il contratto tra Shylock e Antonio è messo in relazione con teorie giuridiche classiche e moderne e con la possibilità di trasformare la giustizia in uno strumento di potere, evidenziando il ruolo del diritto nel creare ed esacerbare le disuguaglianze.

 

↑2022.09.13 <avvenire> Elezioni. Cattolici, in cinquanta chiamano al voto per pace e giustizia: tra i firmatari don Ciotti, don Colmegna, Rosy Bindi, Piero Grasso e Livia Turco; «preoccupazione per talune pulsioni illiberali, la collocazione geopolitica dell’Italia, la prospettazione di ricette demagogiche che condurrebbero il paese al default». «Vanno stigmatizzate» le proposte di «politiche fiscali insostenibili e inique» oppure che alludono a «sanatorie e condoni che minano senso civico e di giustizia»,. Occorre «far valere il nostro punto di vista» all’interno della Nato, rilanciando anche multilateralismo e disarmo. Investimenti su Terzo settore e volontariato (in un’ottica sussidiaria che veda la «collaborazione tra pubblico e privato-sociale»), sostegno economico alle famiglie e lotta alle mafie (evitando «candidature borderline» e «sanatorie e condoni»). [CzzC: sussidiarietà anche con scuole paritarie? Giustizia anche dicendo no all'u2g e rispettando la priorità educativa dei genitori nella gender didattica?]

 

↑2022.04.16 <agi> «Metteremo fine al genere umano, o l'umanità saprà rinunciare alla guerraci chiesero nel 1955 Einstein e Russel. [CzzC: chiediamo con urlo di fermare le armi, di usare mediazione/conciliazione, in attesa di verità, giustizia e RICONCILIAZIONE: preghino Dio per questo anche quelli che non sapranno usare il perdono]

 

2022.02.28 Caro NC, in relazione alla guerra in Ucraina, che considero azionata da una folle sconsiderazione, ho letto l'articolo 2309 del catechismo che ci hai segnalato tu: «Si devono considerare con rigore le strette condizioni che giustificano una legittima difesa con la forza militare. Tale decisione, per la sua gravità, è sottomessa a rigorose condizioni di legittimità morale. Occorre contemporaneamente:

- che il danno causato dall'aggressore alla nazione o alla comunità delle nazioni sia durevole, grave e certo;

- che tutti gli altri mezzi per porvi fine si siano rivelati impraticabili o inefficaci;

- che ci siano fondate condizioni di successo;

- che il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare. Nella valutazione di questa condizione ha un grandissimo peso la potenza dei moderni mezzi di distruzione.

Questi sono gli elementi tradizionali elencati nella dottrina detta della «guerra giusta».

Ho letto anche l'art 2265 : «La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità».

[CzzC: continua qui per la mia risposta con key discernimento]

 

2021.09.21 <quotidiano> Le ingiustizie che non abbiamo visto: Romano Prodi l’altro ieri, in un’intervista alla Rai, ha mandato un messaggio a Letta e al suo Pd: vi occupate molto di diritti civili individuali (ddl Zan, ius soli eccetera) e molto poco di questioni legate al mondo del lavoro / licenziamenti.

 

↑2020.11.30 <vaticannews> Il Papa Fr1: giustizia sociale è dare ai poveri, la proprietà privata non è intoccabile.

 

↑2019.04.04 a VT che aveva già magnificato sul #11 la fiction TV “il nome della rosa”; Emanuele Curzel su <VT#13p21> osserva che la versione TV tradisce/nasconde il senso del libro che, invero, denuncia la distanza

- tra la conoscenza umana e la realtà

- tra l’impegno per la giustizia e la prevalenza dei rapporti di forza.

Il libro descrive la sconfitta dell'ambizione umana di comprendere la realtà. Per questo è uno dei più interessanti romanzi del Novecento.

[CzzC: Emanuele, credi che per l’uomo sia una sconfitta definitiva? Io no, e nemmeno credo che sia un’ambizione presuntuosa; la tensione al vero e al giusto è tipicamente umana ed è frenata o insidiata più dalla menzogna deliberata che da distanze invalicabili, mentre è confortata da successi di esperienze concrete

- sia nella conoscenza scientifica della realtà che non inganna come certi furbetti (Eco non escluso) ed anzi si palesa generando stupore

- sia nelle relazioni umane, annoverando cittadinanza attiva, istituzioni che funzionano, solidarietà, cuore che conosce, martiri della giustizia e della carità meno visibili ma più numerosi dei Santi, nonostante l’effettiva prevalenza della forza sul diritto].

 

↑2018.10.09 <tempi> «Se Asia Bibi sarà assolta, mio padre otterrà giustizia. Ma gli islamisti cercheranno di ucciderla» Intervista a Shaan Taseer, figlio di Salman, il governatore musulmano del Punjab ucciso dagli estremisti nel 2011 per avere difeso pubblicamente la donna: «Il caso di Asia Bibi riguarda la coscienza dell’intero paese»

 

↑2018.09.15 ~h21 vedo Vincenzo Linarello di Goel testimoniare su TV2000: bellissimo, incoraggiante, convincente. La forza della comunità non di singoli eroi, partita da un'anima cristiana nella Locride di Bregantini, coinvolgente chiunque di buona volontà, per un'etica, che non può essere solo giusta, ma anche efficace, tanto da consentire dignitosa remunerazione del lavoro e rapida ricostruzione di quello demolito da attentati mafiosi, perfino ripartendo con una festa. <Lug2018> premio Ambrosoli.

 

↑2018.09.08 dalla mostra/Meeting Giobbe e l'enigma della sofferenza traggo questo <pannello.jpg> che si riferisce a quanto scrisse Voltaire dopo aver visto il terremoto di Lisbona con bambini straziati dalle macerie: anche Voltaire allontanandosi dai "suoi amici" (come Leibniz, Pope e Rousseau, avvocati difensori di una fredda Provvidenza, della giustizia divina) si rivolge a un Dio che possa spiegare la sua opera: quale che sia la nostra decisione c'è da tremare infatti: nulla conosciamo e nulla è senza tema. Muta è Natura e invan la interroghiamo: ci occorre un Dio che parli all'uomo; aspetta a lui di spiegare l'opera sua, di consolare il debole e illuminare il saggio. [CzzC: Voltaire farà la sua scelta atea accampando il principio di non contraddizione così: se Dio è onnipotente e permette il male, è cinico e crudele; se non lo può impedire non è onnipotente, quindi non esiste. Sempre accampando sillogisticamente il principio di non contraddizione il catechismo dice (art. 311 e 412) che Dio è onnipotente e permette che il male accada per un intento di bene superiore che magari non riusciamo a vedere; io eccepisco e preferisco ... come pure eccepisco rispetto alla dottrina della retribuzione e a quella di un Dio punitivo : continua]

 

↑2018.01.09 estraggo da <liberoq, imolaoggi> intervista a Mons.Luigi Negri/Ferrara: la Chiesa sta rischiando di arrendersi alla forza dilagante dell’ anticristianesimo, cedendo alla mentalità dominante che strumentalizza anche Fr1 e snerva la sua denuncia iniziale. Il cattolicesimo ha la sua radice nell’eucarestia e la sua espressione in una comunità sociale nuova; oggi molti laici elogiano l’ autorità della Chiesa e dei suoi vertici, ma poi li trattano come prodotti di magic shop e ne utilizzano il pensiero secondo le proprie convenienze. Fr1 ci fa superare la paura del diverso e considerare l'apertura come dimensione necessaria della vita cristiana, ma compete alle istituzioni impedire l'esilio della civiltà cristiana in casa propria. L’islam più che una fede è una legge, uno status, sintetizzato dal termine sharia e tende ad abbattere i valori della civiltà occidentale, in primis la distinzione tra politica e religione; c’è poi l’ aggravio dell’ assenza di una interpretazione univoca dei testi religiosi. Diceva il cardinale Caffarra che la verità è diventata un’ opinione, la giustizia è diventata giustizialismo e il bene è diventato benessere.

 

↑2016.02.16 <aleteia>: eresie farisaiche camuffate dallo zelo di “Cattolicesimi” ideologici di sinistra e di destra, farisei sempre pronti a condannare la giustizia, l'amore e la misericordia in nome delle regole. ..continua ... [CzzC: preghiamo per Papa Fr1, che tenga bene il timone e la rotta, parando le sventate da destra e da manca]

 

↑2009.11.05 <fattoq> Marco Travaglio: dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano ... Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. Da duemila anni è uno “scandalo”, l’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità [CzzC: continua in M.Travaglio alla data: cita anche di Natalia Ginzburg]