VOLTAIRE: schiacciate l’infame, prescriveva l’idolo dei sedicenti illuminati, ancorché si fosse detto disposto a dare la vita per difendere la libertà di espressione

1694-1778. Filosofo, scrittore, illuminista, ferocemente anticlericale e antisemita: maestro di tolleranza pro rispetto della altrui libertà di parola? Fino a far incarcerare oppositori del suo teorema Écrasez l’Infâme, schiacciate l’infame, cioè la chiesa cattolica.

<wikipedia>: è stato un filosofo, drammaturgo, storico, romanziere, poeta francese. Fu animatore del movimento culturale dell'Illuminismo, assieme a Montesquieu, Locke, Rousseau, Diderot, d'Alembert, d'Holbach, e du Châtelet, tutti gravitanti attorno all'ambiente dell’Encyclopédie. Polemico contro le ingiustizie e le superstizioni, seguace della "religione naturale" che vede la divinità come estranea al mondo e alla storia, fortemente anticlericale, è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno.

[CzzC: potenti matrici della cultura dominante sublimano Voltaire come maestro di tolleranza e paladino della libertà di espressione, finanche attribuendogli falsamente il detto «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire»: vedi la sbugiardata qui in data 14/01/2013. Vero è, invece, che

- Voltaire fu razzista (vedi qui in data 29/12/2015)

- e <tempi> accanito antisemita

e fece incarcerare due volte nella Bastiglia La Beaumelle, scrittore e polemista, che aveva osato criticare il suo libro Le Siècle de Louis XIV

- e in calce a tante sue lettere scriveva <schiacciate l’infame> riferendosi a quello che egli intendeva come fanatismo religioso e che riteneva incarnato soprattutto nel cattolicesimo.

La Taubira, ministra di colore, che invoca Voltaire per millantare il diritto di ironizzare su tutte le religioni, ha naturalmente perdonato a Voltaire queste moderne espressioni di civiltà illuminata dall’anticristianesimo

- quando si interrogava, nel suo Dictionaire Philosophique, su quanto la medicina possa definire “mostro”, osservava che come tali si possono definire ”i negri, gli ebrei e in parte le donne”; si intratteneva poi sull’aspetto “disumano” di ciascuna di queste categorie per concludere che debbano considerarsi bestie, giacché i neri hanno avuto origine da abominevoli incroci tra donne e scimmie. “(…) Le difformità morfologiche e somatiche dei negri e il “grado stesso della loro intelligenza, stabiliscono differenze prodigiose tra loro e le altre specie umane. (…) Mentre i mulatti sono semplicemente una razza bastarda”.

- si chiedeva “Perché gli ebrei non avrebbero dovuto essere antropofagi? Sarebbe l’unica aberrazione mancante al cosiddetto Popolo di Dio per essere il più abominevole della terra?   (Voltaire – Dizionario Filosofico)]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/07/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: diritto di ironizzare su tutte le religioni; fraternité, laicismo; razzista contro i neri e antisemita; sofferenza vista da Voltaire nel terremoto di Lisbona

 

2022.03.26 <ilfoglio zaz jpg> Il libro "Filosofie della catastrofe" indaga le diverse reazioni dei grandi illuministi Voltaire, Rousseau e Kant di fronte al terremoto di Lisbona 1755, che mise in questione fede, provvidenza, senso di ordine cosmico [CzzC: rimanderei agli appunti sull'enigma della sofferenza e del male innocente, e il relativo principio di non contraddizione]

 

2019.04.12 <innerself thevision> Maometto eroe anticlericale dell'illuminismo europeo: vedi Thomas Jefferson, Johann Wolfgang von Goethe (che proclamava l'imperatore Mahomet der Welt - Muhammad del mondo), Voltaire, Whig Edward Gibbon, che ne fece panegirico. Napoleone Bonaparte si designò "nuovo Muhammad" e nell'esilio di Sant'Elena scrisse di Muhammad come conquistatore e legislatore, persuasivo e carismatico. Nel 20esimo secolo ... continua

 

↑2018.09.08 dalla mostra/Meeting Giobbe e l'enigma della sofferenza traggo questo <pannello.jpg> che si riferisce a quanto scrisse Voltaire dopo aver visto il terremoto di Lisbona con bambini straziati dalle macerie: anche Voltaire allontanandosi dai "suoi amici" (come Leibniz, Pope e Rousseau, avvocati difensori di una fredda Provvidenza, della giustizia divina) si rivolge a un Dio che possa spiegare la sua opera: quale che sia la nostra decisione c'è da tremare infatti: nulla conosciamo e nulla è senza tema. Muta è Natura e invan la interroghiamo: ci occorre un Dio che parli all'uomo; aspetta a lui di spiegare l'opera sua, di consolare il debole e illuminare il saggio. [CzzC: Voltaire farà la sua scelta atea accampando il principio di non contraddizione così: se Dio è onnipotente e permette il male, è cinico e crudele; se non lo può impedire non è onnipotente, quindi non esiste. Sempre accampando sillogisticamente il principio di non contraddizione il catechismo dice (art. 311 e 412) che Dio è onnipotente e permette che il male accada per un intento di bene superiore che magari non riusciamo a vedere; io eccepisco e preferisco ... come pure eccepisco rispetto alla dottrina della retribuzione e a quella di un Dio punitivo : continua]

 

↑2016.08.26 <aleteia>: Il Consiglio di Stato FR sospende il bando del burkini che prevedeva anche per le suore limitazioni all'accesso alle spiagge. Vedi foto dei militari che multano una donna in burqini: sua figlia piangeva durante l’incidente. [CzzC: siamo solo al 1° passo di una nuova offensiva alla libertà religiosa nel paese di Voltaire?]

 

↑2016.01.18 <tempi>: l’illuminista impostore al servizio dei potenti. Il “papa” del laicismo «distorse la realtà per legittimare le sue ossessioni. La sua preoccupazione non era la verità, ma distruggere il cristianesimo» [CzzC: direi soprattutto distruggere il cattolicesimo, perché i protestanti vedeva già più addomesticati dai lumi]. Intervista alla storica Marion Sigaut

 

↑2016.01.04 [CzzC: come previdi il 21/07/2015 ecco i sedicenti sacerdoti di Voltaire vignettare contro il Dio: <avvenire> marchiato dal triangolo occhiuto, con tanto di barba bianca. [CzzC: cara ministra Taubira, ritieni ancora agenti della libertà nel Paese di Voltaire i venditori di quei scarabocchi? Non pensi che un giorno anche ai tuoi tifati massoni verrà il disgusto per cotali offendenti la dignità della persona, lucratori di offese a ciò che tante persone hanno di più caro nella vita?]

 

2015.12.29 <lib&pers>: Voltaire, apostolo del razzismo. Nella vulgata comune Voltaire sarebbe l’apostolo della tolleranza, in un’epoca di intolleranza (quella dei cattolici e degli uomini di fede). Ma vedi queste due pagine di storici del razzismo che ricordano il ruolo di Voltaire nel diffondere violenti pregiudizi razziali contro Ebrei e Neri (considerati animali che si uniscono anche alle scimmie): la 1ª è tratta da un testo di Leon Poliakov, Il mito ariano, Editori Riuniti; la 2ª da Maurizio Ghiretti, Storia dell’antigiudaismo e dell’antisemitismo, Mondadori, 2002. Infine: anche Carlo Ginzburg in Il filo e le tracce: vero falso finto (Feltrinelli), ricorda, come Ghiretti e altri, il coinvolgimento di Voltaire nella tratta degli schiavi.

 

↑2015.07.21 Potenza della dissuasione: <giornale>: Charlie Hebdo si arrende: non più vignette su Maometto. Lo annuncia il direttore della rivista Laurent Sourisseau: "Non pubblicheremo mai più Maometto". [CzzC: obtorto collo? Visto che i fedeli cristiani non obtorcono collo per vignette blasfeme, vedrai come continuerà ad offendere i simboli della fede cristiana la liturgia di scarabocchi dei sedicenti sacerdoti di Voltaire. Come le potenti matrici, anche gli integralisti islamici applicano la regola del vincere ad ogni costo: solo la misericordia e il perdono possono interrompere il circolo vizioso dell’odio ritorsivo in spirale d’orrore]

 

↑2015.01.19 [CzzC: illuminate matrici della cultura dominante sublimano Voltaire come paladino della libertà di espressione, finanche attribuendogli falsamente il detto «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire»: vedi la sbugiardata qui in data 14/01/2013. Vero è, invece, che Voltaire fu <tempi> accanito antisemita e fece incarcerare due volte nella Bastiglia La Beaumelle, scrittore e polemista, che aveva osato criticare il suo libro Le Siècle de Louis XIV; e auspicava dalle autorità ginevrine una severa azione contro le opere di Rousseau]

 

↑2015.01.15 <lettera43 e huffingtonpost>: Francia, Taubira, ministro della giustizia: «siamo il Paese di Voltaire e dell'irriverenza, abbiamo il diritto di ironizzare su tutte le religioni». [CzzC: si esibisce enfatica dell’individualismo libertario masso-illuminato offensivo delle relazioni personali anche in ciò che la persona avesse di più caro nella vita. Chi rivendica tale diritto, prima o poi ironizzerà la dignità umana in maniera che apparirà orripilante anche ai laicisti: staremo a vedere! Intanto solo pochi mesi dopo i rivendicatori del diritto in parola si piegarono vigliacchi e sbilanciati. E che dire dell'invocato Voltaire(*)? Ne omaggio la disponibilità a dare la vita per la libertà di espressione altrui, ma ricorderei alla Taubira che, difensore di liberte’ ed egalite’, egli aveva anche un concetto di fraternite' in nome del quale avrebbe qui sconfessato la ministra e i di lei fratelli bulimici di diritti individuali. Ma ci potrebbe essere sotto un che di più intrigante: ai tifosi dei masso-illuminati, più anti cristiani che antiislamici, preme aggredire i simboli della cristianità con libertà di offesa trinità osceno-blasfema, al cui scopo può essere utile vantare il diritto di ironizzare il profeta islamico con turbante bombato, esibendosi così imparziali davanti ai pollacchioni che non s’avvedessero del trucco di paralogismo. Vedi anche <avvenire> e il pugno di Papa Francesco.

 

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La Taubira, di colore, ha naturalmente perdonato a Voltaire queste moderne espressioni di civiltà illuminata dall’anticristianesimo

- quando si interrogava, nel suo Dictionaire Philosophique, su quanto la medicina possa definire “mostro”, osservava che come tali si possono definire ”i negri, gli ebrei e in parte le donne; si intratteneva poi sull’aspetto “disumano” di ciascuna di queste categorie per concludere che debbano considerarsi bestie, giacché i neri hanno avuto origine da abominevoli incroci tra donne e scimmie. “(…) Le difformità morfologiche e somatiche dei negri e il “grado stesso della loro intelligenza, stabiliscono differenze prodigiose tra loro e le altre specie umane. (…) Mentre i mulatti sono semplicemente una razza bastarda”.

- si chiedeva “Perché gli ebrei non avrebbero dovuto essere antropofagi? Sarebbe l’unica aberrazione mancante al cosiddetto Popolo di Dio per essere il più abominevole della terra?   (Voltaire – Dizionario Filosofico)

La Taubira si chiama Christiane: se la sarà presa coi suoi genitori per cotale nome?

 

↑2014.09.25 <mcc43>: Quello strozzino razzista e misogino di nome Voltaire: amava il gioco d’azzardo e prestava a tassi esorbitanti con una disinvoltura senza scrupoli che gli valse perfino un libro Ménage et finances de Voltaire, del 1854. Si introdusse a corte grazie alla protezione di Madame de Pompadour, ma descriveva le donne come esseri inferiori: la carne meno compatta, le braccia meno muscolose, la bocca più piccola, i glutei più sporgenti, i fianchi più ampi, la pancia più larga ...  Fu razzista e commerciò esseri umani con l'ipocrisia dell'avido: Non compriamo schiavi domestici che tra i negri, e  siamo oggetto di critiche per questo commercio. Chi fa traffico dei suoi figli è più condannabile che l’acquirente. Questa negoziazione dimostra la nostra superiorità. Colui che si dà un padrone è nato per averlo. Citazioni tratte dall’edizione originale delle opere come riportate in questo articolo in francese.

 

↑2013.01.14 <linkiesta>: Voltaire non ha mai scritto «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire», così come Galilei non ha mai scritto: «Eppur si muove» e in nessun luogo delle opere di Machiavelli si trova: «Il fine giustifica i mezzi». È di falsa attribuzione la citazione della scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall, «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it. », The Friends of Voltaire, 1906, ripresa anche nel successivo Voltaire In His Letters (1919): la relativa falsità fu sgamata ad esempio da Charles Wirz, Conservatore de "l'Institut et Musée Voltaire" di Ginevra, che nel 1994 ricordava che Miss Evelyn Beatrice Hall, mise, a torto, tra virgolette questa citazione in due opere da lei dedicate all’autore di « Candido», e riconobbe espressamente che la citazione in questione non era autografa di Voltaire in una lettera del 9 maggio 1939, pubblicata nel 1943 nel tomo LVIII dal titolo "Voltaire never said it" (pp. 534-535) della rivista "Modern language notes", Johns Hopkins Press, 1943, Baltimore.