Il CUORE DELL'UOMO: le esigenze originali (DESIDERIO) che ogni uomo possiede ed ...
ed esprime con le DOMANDE DI SENSO, sul nostro essere ed agire (DESTINO): cuore nel senso biblico, cioè come quell’insieme di esigenze tipici dell'uomo, bisogno di AMORE, di FELICITÀ, di VERITÀ e di GIUSTIZIA, con un DESIDERIO di INFINITO, tanto da poter dire che solo il cuore conosce, oppure che la stessa LOGICA è frutto del desiderio di verità.
<tempi 2013.03>: il dramma del mondo d’oggi non è solamente l’assenza di Dio, ma anche, e soprattutto, l’ASSENZA DELL’UOMO, la perdita della sua fisionomia, del suo destino, della sua identità, una certa incapacità nello spiegare le esigenze fondamentali che si annidano nel suo CUORE.
La mentalità dominante suppone che tra ragione e fede esista una contrapposizione insanabile, mentre il vero senso religioso parla di Dio esaltando e difendendo la ragione e il metodo corretto, una ragione non limitata alla razionalità scientifica, ma aperta alla realtà nella totalità dei suoi fattori e che parte dall’esperienza, che parte da questo fondamento ontologico che suscita l’inquietudine del cuore. Non si può sollevare il problema di Dio a cuore banalmente tranquillo, perché si tratterebbe di una risposta senza domanda. La ragione che riflette sull’esperienza è una ragione che tende a mettere tutto a confronto con il cuore, cuore nel senso biblico, cioè come quell’insieme di esigenze originali che ogni uomo possiede: bisogno di AMORE, di FELICITÀ, di VERITÀ e di GIUSTIZIA, con un desiderio di INFINITO. Il cuore è il nocciolo del trascendente interno (metafisica?), dove gettano le loro radici la verità, la bellezza, la bontà, l’unità che dà armonia a tutto l’essere. In questo senso definiamo la ragione umana; non il razionalismo da laboratorio, l’idealismo sradicato dall'esperienza o il nominalismo (quest’ultimo così di moda), che tutto possono, che pretendono di possedere la realtà possedendo il numero, l’idea o la razionalizzazione delle cose. O, se vogliamo andare ancora più in là, possedere la realtà dominando in maniera assoluta una tecnica che ci supera nel momento stesso dell’uso, cadendo così in quella civiltà che Guardini amava chiamare «la seconda forma di incultura». Vogliamo intenderci con una ragione che non si riduce, né si esaurisce nel metodo matematico, scientifico o filosofico. Ogni metodo, infatti, è adeguato al suo proprio ambito e rispetto al suo oggetto specifico.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 07/08/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: uomo ragione esperienza più che ideologia, felicità; moralità; sentire; humani nihil a me alienum puto: basta? «cielo stellato sopra di me, ...», Alienazione
↑2024.05.27 <avvenire> Nembrini richiama il raglio dell’asino di Pinocchio, per dire che, se il mondo grida come se avesse dimenticato Dio, non facciamo l'errore di ignorare che esprime una esigenza di senso. Non rifacciamo l'errore che fece la Chiesa nel 1815, allorché, passata la buriana della Rivoluzione francese e di Napoleone, pensò che si potesse restaurare un'immagine di cristianità senza leggere l’esigenza vera che l’esperienza rivoluzionaria portava con sé; un errore ripetuto nel ’68 e dintorni, quando c’erano voci – penso a Dario Fo e al suo Mistero buffo, penso a Pasolini, e poi a Giorgio Gaber… - che gridavano un desiderio di significato, che denunciavano il fallimento della modernità, che davano voce al bisogno del cuore umano di un mondo che non riducesse la vita al guadagno e al successo; ma, siccome lo facevano da posizioni che mettevano anche la Chiesa nel novero dei nemici di questa esigenza, tanti li hanno visti come avversari da cui difendersi.
↑2024.04.15 <avvenire> Nembrini: «Don Giussani ci ha insegnato a leggere il desiderio di felicità». Il 9 maggio nella Basilica di S.Ambrogio/MI si aprirà il primo atto della nuova tappa (la fase testimoniale) dell’iter-causa <cl> di beatificazione del Servo di Dio Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Parla l'insegnante che è stato uno dei suoi discepoli.
↑2023.11.17 <sussidiario> Contro il disagio e l'ansia dei ragazzi nella scuola aumentano le richieste di sportelli psicologici, la cui funzione è utile, ma se fa evitare di affrontare le cause del decadimento di salute mentale, resta solo un palliativo: da un lato il sistema ti dice “preoccupati della tua salute mentale”, e dall’altro la mette a rischio, con una trafila di tragiche illusioni, di richieste di prestazioni alienanti, di mancanza di senso. Uno studio del Gemelli in collaborazione con l’UNICEF mostra nel 47% del campione un Disturbo specifico di apprendimento (DSA) e un disordine psicologico. Ma anche un tasso alto di ansia/depressione (30%), alienazione/depressione (23%) e sintomi psicosomatici (21%); per non parlare poi di comportamenti aggressivi (circa il 22%). La società illude i giovani e così li inganna.
↑2023.11.15 Registrazione audio <yt♫> della conversazione tenuta da Costantino Esposito sul tema 'Desiderio e felicità', sulla piattaforma della S.F.I. Società Filosofica Italiana, sezione di Macerata, in occasione del World Philosophy Day.
↑2023.10.15 da Termpi#10p22 L’educazione delle canaglie: se i giovani incontrano adulti capaci di educare cioè di dimostrare il bello il positivo che rende contenti, scatta il desiderio di seguirli, altrimenti, perché dovrebbero seguire adulti scontenti o disinteressati alla loro vita? Uno di questi educatori chiede: perché vi siete alzati in piedi? Perché è entrato un maestro e perché nessuna libertà si compie senza seguire qualcuno; è così che Chiara Frigeni (dirigente scolastica In-Presa Carate Brianza) sfida i suoi “gangster” ogni giorno senza mai cedere alla preoccupazione di salvare il rapporto con loro: bisogna preservare la verità.
↑2023.08.13 <cl> L'educazione dell'originale che è in noi (cuore, quel «complesso di esigenze ed evidenze» di cui siamo originalmente dotati, così come la ragione, la libertà, l’affettività): ogni capacità umana deve essere provocata, sollecitata per mettersi in azione, tratta-fuori (e-ducere), non si realizza come termine di uno spontaneismo evolutivo.
↑2023.05.23 <cl-G.Cesana> la verità può essere divisiva, eppure resta la cosa di cui abbiamo più bisogno. L’amore all’altro non è semplicemente un’emozione o una carezza, ma anche un giudizio (talvolta duro) che impegna a cercare insieme il destino comune, appunto, la verità per cui siamo fatti.
↑2023.05.03 <cl> prefazione di Bergoglio al libro "Il senso religioso" di Giussani. «Chi sono? Perché la presenza del male? Cosa ci sarà dopo questa vita?». Sono domande che scaturiscono dalla esigenza di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo nelle varie culture: dalla risposta a tali domande non censurate dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. È ragionevole porsi queste domande, "ragionevole – forziamo l’espressione –, ma non raziocinante", parliamo di una ragione che non si esaurisce nel metodo scientifico o filosofico; un ragionevole che, per arrivare alla conoscenza, esercita il vivere insieme una compagnia vivace che, attraverso molteplici esperienze e segni, permette di arrivare a quella che Giussani chiama «certezza morale - esistenziale», che suscita stupore: solo nell’incontro si placa la mia sete. [CzzC: bello anche questo commento di Costantino Esposito, ma avrei preferito che distinguesse tra razionale e ragionevole come ha fatto Bergoglio].
↑2022.09.24 commento il finale della poesia "Invictus" di Wiliam Ernest Henley: «I am the master of my fate, I am the captain of my soul - io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima», finale che trovo nel profilo di NC: è un bell'inno all'homo faber fortunae suae, che, però, mi pare indulgere ad un pessimismo cosmico che stempererei con un po' dell'ottimismo generato dall'autocoscienza cristiana, non meno affezionata al nostro destino, affezione connaturata al cuore dell'uomo].
↑2022.01.09 <fc> Nella difesa dell’umano psicoanalisi e cristianesimo secondo Massimo Recalcati condividono un punto fondamentale: la resistenza allo scientismo dilagante, al feticismo del numero che lo caratterizza, al materialismo volgare degli algoritmi, ma anche la resistenza nei confronti del mito del consumo per il consumo, del profitto, del cinismo e del nichilismo che caratterizzano il discorso del capitalista. Contro l’oggettivazione dello scientismo e contro la mercificazione neoliberale, la psicoanalisi e il cristianesimo rivendicano il fatto che la verità ha sempre un volto singolare e un nome proprio. Questo è il cuore più profondo della psicoanalisi e del cristianesimo: non dimenticare mai la cura per il nome.
↑2021.04.28 in viaggio verso Meeting2021 <youtube> il coraggio di educare; il tema dell'emergenza educativa riguarda soprattutto gli adulti. Il cuore dell'educazione è l'educazione del cuore; la coscienza del limite come presupposto di cercare cose grandi, accompagnare ad entrare nella realtà.
↑2021.01.10 <sussidiario google> intervista Papa Francesco Tg5 "il mondo che vorrei": Fede dono di Dio, aprite il cuore; bambini affamati e senza istruzione, bambini in guerra, almeno queste due cose dovremmo rimediare; l'aborto non è un problema religioso ma umano, la cultura dello scarto; realismo per uscire migliori da Covid, il negazionismo suicida novax; anche dalla violenza al Congresso Usa dobbiamo capire bene per non ripetere, imparare dalla Storia; il noi non l'io anche in politica.
↑2020.12.25 Buon NATALE alle amiche e agli amici su Facebook, un augurio di bene sostenuto dalla certezza che "siamo tutti fratelli", una realtà tale che Dio si è fatto uomo per aiutarci a non dimenticarla e a testimoniarla nonostante le difficoltà create dalla natura e, purtroppo, a volte create anche da noi che non sempre siamo "di buona volontà".
Quell'avvenimento di 2000 anni fa dice al nostro cuore di sperare e agire anche nonostante il male, mistero incomprensibile, oscurità squarciata da miracoli di umanità compiuti anche da tanta solidarietà silenziosa, voce del vero cuore dell'uomo. 1914
↑2020.10.07 <meetingrimini> Fratres omnes, l’enciclica dell’amicizia fra i popoli: Scholz si augura che insieme a tanti amici in tutto il mondo possiamo seguire con un impegno sempre più creativo e appassionato l’invito di papa Francesco «ad aprire il cuore a tutti i popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che Dio ha seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise». La mostra Francesco e il Sultano, una storia che ci parla a 800 anni di distanza; gli incontri del Meeting con Ahmad Al-Tayyeb, nel 2018 e nel 2019.
↑2020.01.05 traggo dal <foglietto La Domenica> John Henry Newman (1801-1890) è stato un instancabile e appassionato ricercatore della verità: un “Ulisse cristiano” (san Giovanni Paolo II). Nato a Londra, venne ordinato sacerdote anglicano ... Nel suo cammino alla ricerca della verità approdò, quarantenne, al cattolicesimo nel 1845 ... Nel 1879 fu elevato alla porpora cardinalizia dal papa Leone XIII. Superando le varie forme di razionalismo e di fideismo, giunse a un pensiero che coordinava e legava strettamente fede e ragione. Newman sostiene con vigore “il primato della coscienza”. La coscienza è l’eco della voce di Dio dentro il cuore dell’uomo: tutt’altro che una via della soggettività, è invece una via dell’obbedienza alla verità oggettiva. ... Anticipando alcune prospettive del Concilio, è stato un punto di riferimento autorevole per la teologia del XX secolo. ... È stato proclamato beato da papa Benedetto XVI nel 2010 e, successivamente, canonizzato da papa Francesco il 13 ottobre 2019. Mons. Giuseppe Greco
↑2019.12.gg <>Auguri di Buon Natale da don Fiorenzo: “Il desiderio del cuore è lo stesso per tutta la vita e tutta la vita è una scoperta continua di quel desiderio, quello di essere amati”. «La vita di ognuno è tutta un'attesa. Il presente non basta a nessuno. In un primo momento pare che ci manchi solo qualcosa. Man mano poi ci si accorge che manca Qualcuno. E lo attendiamo» (don Mazzolari).
↑2019.06.20 non mi sorprende che <sinistrainrete> magnifichi un pezzo uscito su Linus dal titolo "Meno resilienza, più resistenza", perché fa sinistramente comodo ridurre il significato del termine resilienza al letterale metallico per surrettiziamente
- negare che resilienza significhi anche impadronirsi della propria esistenza, non farsi sovrastare dagli avvenimenti, riuscire ad affrontare qualunque situazione spiacevole, senza escludere l'aiuto che può venire dalla consapevolezza di un senso della vita
- e sermonare invece che essere resilienti significa aspettare passivamente che le cose spiacevoli passino perché nella resilienza non c’è l’idea di agire attivamente per affermare qualcosa in cui si crede; mentre resistenza significa attività non passività, punto di partenza di quello che Nietzsche definiva nichilismo attivo, significa capacità di imporre invalicabili limiti etici, sociali e politici, pur nella consapevolezza dell’assenza di senso della vita.
[CzzC: trattasi a mio avviso di una pelosa manipolazione del significato delle parole, scusabile a chi da sinistra temesse che il suo monopolio sul termine resistenza possa essere offuscato dal neologismo resilienza, ma non scusabile a chi ... continua]
↑2019.04.04 <filosofiaescienza> da un post di Francesco Agnoli/2022.09 traggo un riassunto delle risposte date dal fisico Lucio Rossi.
Chi è veramente religioso si pone le domande di senso (ad es. qual è il nostro destino?); la fede è sì certezza, ma di quella mai paga, il che accade anche nella scienza, pur se fede e scienza hanno domini diversi: l'una si pone più il come, l'altra il perché.
Il Mistero è l’intuizione che c’è una realtà che ne implica un’altra, il che accade anche nella natura delle leggi fisiche; la via della conoscenza è inesauribile, e, se riconosciuta e accettata, conduce all’Infinito: in questo senso il Mistero è amico dell’intelligenza, la stimola, non va contro la ragione, ma la spinge ad intuire, ad ammettere un oltre come aveva ben chiaro un filosofo scienziato come Blaise Pascal [CzzC: qui un riassunto più esteso; vedi anche Blaise Pascal e i giovani del 68]
↑2019.02.09 <or> Teologia: convegno ticinese sul pensiero di Giussani. La diffusione del pensiero di Kant ha comportato delle «difficoltà a pensare categorie come Dio, mondo o anima» e a rendere quasi «impossibile la comprensione dell’esperienza cristiana», ma a Giussani non basta una teologia a razionalità ridotta, anzi, questa «deve valutare criticamente tutte le idee, solo così può essere in grado di interpellare la società e le persone che la vivono». La dimensione del «carisma» vissuto dentro ma anche oltre i limiti delle parrocchie; «comunità» come «luoghi di vita», «non un gruppo d’amici che si separano dagli altri ... ma uomini mendicanti che ricevono da Dio la novità dell’avvenimento e che accettano i fratelli che il Signore dona loro». Il cristiano è colui che «si pone con un giudizio di fronte al suo DESTINO», l’inizio non è mai da lui concepito come un «traguardo raggiunto» ma come un’eterna «ripartenza», c’è sempre un «daccapo», un inizio che è «il replicarsi di una presenza». Emblematico il “volantone” di CL/Pasqua2011: «L’avvenimento non identifica soltanto qualcosa che è accaduto e con cui tutto è iniziato, ma ciò che desta il presente, definisce il presente, dà contenuto al presente, rende possibile il presente».
↑2019.01.25 Carcerati: "Qui entra l'uomo, il peccato resta fuori". È questa la geniale intuizione dell’avvocato Mario Ottoboni, scomparso 14Gen, che portò nel 1972 in Brasile alla fondazione delle Apac, le carceri senza carcerieri, luoghi dove si tocca con mano quanto la misericordia possa cambiare il cuore dell’uomo più delle sbarre <meetingMostra2016>.
↑2018.04.13 <meeting> «Ricostruire è possibile se si educa la persona, il cuore dell’uomo». Il commento di Giorgio Vittadini al titolo del meeting2018; cosa significhi davvero che le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice.
↑2018.03.15 <foglio tempi> Stephen Hawking morto 14Mar a Cambridge, era considerato un alfiere della “non esistenza di Dio”, con pungenti affermazioni scientiste e battute sulla non razionalità della fede; <vocetn>. Tuttavia, secondo Marco Bersanelli, docente di Astrofisica all’Uni_MI. “SH era un uomo colpito e interrogato dalle domande ultime e chissà, forse pure tormentato da queste” ... continua
↑2017.12.01 <asianews et foto> dialogo interreligioso: Fr1: L’apertura del cuore è condizione per una cultura dell’incontro, non è una teoria astratta, ma un’esperienza vissuta, ci permette di intraprendere un dialogo di vita, non un semplice scambio di idee
↑2017.11.30 <giornale>: Massimo Cacciari: "Natale non è solo dei cristiani, in ballo c'è la nostra civiltà; l'indifferenza avvolge cattolici e laici, non hanno presente il significato sconvolgente della festa». [CzzC: grazie, caro Massimo, ma che dire di quando nel 2005 <in Duomo a Milano> facesti l’elogio del vivere senza fede e senza certezze con un ideale intelligente di esistenza spesa all’insegna del dubbio? E picchiavi duro contro l’apologetica che deprimerebbe la vera fede? E dicevi di non capire quelli che trovano risposte alle domande grandi? Cambi? Continua]
↑2017.05.05 <cl, radio>: Lepori: «è disumano vivere senza domanda dell'infinito». La vocazione, la vita monastica e la responsabilità. In un'intervista a El Mundo, l'abate generale dei cistercensi, padre Mauro-Giuseppe Lepori parla di sé. E della bellezza «capace di rigenerare il mondo»
↑2017.02.28 Premorienza indotta, sublimata da individualismo privato e statale: annoto censurato da Facebook un post di Mario Adinolfi. Stante la globalizzazione, le best practices cinesi ci precedono solo di pochi lustri; ma ci sarà pur sempre un residuo piccolo gregge ad indicare una luce che squarcia le tenebre e salva il cuore dell'uomo ... continua.
↑2017.01.16 «solo il cuore conosce» suona come un’affermazione più poetica che scientifica, ma è metafora di un rapporto tra il sapere e il credere; frase emblematica de “Il piccolo principe” <trailer> trasmesso stasera da <Canale5, sussidiario>. Mi ricorda il «Si vede bene solo con il cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi» (Antoine de Saint-Exupéry)
↑2016.09.20 <stampa>: ma i cristiani cosa testimoniano ai migranti che giungono in Europa? Dov’è finito il coraggio di agire, anche con fatica, che viene da un motivo, da una ragione affascinante, capace di mobilitare la nostra libertà?
↑2016.06.02 Fr1 ha dissenzienti: <Aldo Maria Valli> ... Fr1 vuol far capire a tutti, anche ai più lontani, che il Dio dei cristiani è un padre buono e accogliente, un Dio personale, sempre pronto a perdonare. [CzzC: non mi pare che i suoi predecessori presentassero diversamente il volto di Cristo, ma ritengo che Fr1 abbia uno speciale carisma nel far apparire più incontrabile dal cuore dell'uomo l'annuncio di Cristo portato dai cattolici, picconando l'immane barriera di pregiudizio di intolleranza montata contro di loro dalla cultura dominante come se i migliori cattolici fossero quelli che vogliono intentare un nuovo referendum abrogativo della 194; .. continua ]
↑2016.03.16 <news.va>: La fede cristiana non è un’idea ma la vita - Intervista al Papa emerito Benedetto XVI
↑2014.05.15 <Fr1.net>: La nostra identità cristiana è appartenenza a un Popolo, alla Chiesa. [CzzC: grande il libro Perché la Chiesa. La Chiesa:
- essa non è soltanto il piccolo gruppo degli attivisti che si trovano insieme in un certo luogo per dare avvio ad una vita comunitaria;
- la Chiesa non è nemmeno semplicemente la grande schiera di coloro che alla domenica si radunano insieme per celebrare l’Eucarestia;
- e infine, la Chiesa è anche di più che il Papa, vescovi e preti, di coloro che sono investiti del ministero sacramentale.
Tutti costoro che abbiamo nominato fanno parte della Chiesa, ma il raggio della Compagnia, in cui entriamo mediante la fede, va più in là della morte.
- Di essa fanno parte tutti i Santi, a partire da Abele e da Abramo e da tutti i testimoni della speranza di cui racconta l’Antico Testamento, passando attraverso Maria, la Madre del Signore, e i suoi apostoli, attraverso Thomas Becket, e Tommaso Moro, per giungere fino a Massimiliano Kolbe, a Edith Stein, a Piergiorgio Frassati.
- Di essa fanno parte tutti gli sconosciuti e i non nominati, la cui fede nessuno conobbe tranne Dio; di essa fanno parte gli uomini di tutti i luoghi e tutti i tempi, il cui cuore si protende sperando e amando verso Cristo, “ l’autore e perfezionatore della fede”.
- Non sono le maggioranze occasionali che si formano qui e là nella Chiesa a decidere il suo e il nostro cammino.
- I Santi, sono la vera, determinante maggioranza secondo la quale noi ci orientiamo. Ad essa noi ci atteniamo! Essi traducano il divino nell’umano, l’eterno nel tempo. Essi sono i nostri maestri di umanità, che non ci abbandonano nemmeno nel dolore e nella solitudine, anzi anche nell’ora della morte camminano al nostro fianco.” (Joseph Ratzinger, Rimini 1 settembre 1990)]
↑2013.09.14 <avvenire>: Per Mancuso la questione decisiva non sarebbe la fede nella divinità di Cristo, tanto meno accettare la Chiesa; il punto decisivo non sarebbe né Cristo, né la Chiesa, ma la natura dell'uomo.
↑2013.05.06 <locandina> la forza dell'Imprevisto; imprese eroiche e sconfitte drammatiche, nobiltà e miseria, lealtà e inganni, METAFORA DELLA VITA e del DESTINO. Ne parliamo nell'Aula Magna del Collegio della Guastalla/Monza, con il giornalista sportivo Nando Sanvito
↑2013.03.25 “La FELICITÀ è un viaggio non una destinazione” dice questa slide, che fa parte di un pps inviatomi oggi da un’amica: lo stesso aforisma avrebbe pronunciato anche Madre Teresa, ma siamo proprio sicuri che sia sempre vero ? Per Kafka addirittura la via, il viaggio, non esisterebbe «c'è una meta, ma non una via; ciò che chiamiamo via è un indugiare».
Per la mia felicità mi fido di più della testimonianza che ho avuto da genitori, educatori ed amici appassionati al nostro destino di bene, che credono nella bontà della meta additata e vi puntano con un cammino bene-facente in riferimento a esperienza più che a ideologia, magari in sequela di Uno che disse “io sono la VIA”. Continua qui per maggiore dettaglio.
↑2013.03.15 <tempi>: nel 1999 Bergoglio, presentando un libro di Giussani, diceva: un semplice sguardo alla storia anche antica mostra come anche in culture differenti sorgano le domande di fondo che caratterizzano il percorso dell’esistenza umana: chi sono? da dove vengo e dove vado? perché la presenza del male? cosa ci sarà dopo questa vita? Sono domande che hanno la loro comune scaturigine nella richiesta di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo: dalla risposta a tali domande, infatti, dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. (Fides et ratio, par. 1)
↑2012.06.gg <MarioPangallo> con la lezione su “virtù e morale nel libero pensiero di Antonio Rosmini” accenna anche all’intelligenza artificiale: la visione antropologica che contempla la sete di infinito presente nell’uomo e conserva la stretta unità nell’uomo della parte intellettivo-spirituale con la realtà fisico-corporale, nulla neglige dei successi della cosiddetta “intelligenza artificiale”, solo che non gli basta conoscere soltanto quantitativamente le differenti realtà del mondo, e non rintuzza come fuorviante l’esigenza di “senso” che pretende di cogliere il significato, il valore di ogni entità rientrante nella sua sfera cognitiva ... Se per la raccolta dei dati è sufficiente una intelligenza artificiale, per il coglimento del principio occorre l’intelligenza umana.
↑2011.10.28 <tracce>: il senso religioso e il cuore dell'uomo
↑2011.10.24 Chiedo discernimento <msg> a don ARMANDO MATTEO che INCOLPA la Chiesa per l'incredulità dei giovani: egli addita una emergenza educativa all'INTERNO della Chiesa, ignorando quella esterna e trascurando quanto fa la Chiesa per rispondere alla sfida educativa e per dare risposte alle domande di senso dei giovani.
↑2011.08.04 trassi da <pag 25 di Avvenire>: Inventare una religione laica? Ci prova tramite Repubblica lo scrittore svizzero Alain de Botton col suo libro (“Del buon uso della religione. Una guida per i non credenti”) quasi come il “debolista” Gianni Vattimo che gradirebbe un «cristianesimo non religioso», concetti strampalati e contraddittori, ma pone involontariamente in evidenza un dato oggettivo: l’ateismo contemporaneo ha fallito il suo obiettivo, perché permane il bisogno di trascendenza nell’essere umano, mentre, cercando di fare a meno di Dio o di vivere come se Dio non ci fosse si è perso in etica la nozione del bene e nella cultura antropologica il valore della vita. [CzzC: continua qui con keys pessimismo, dolore, welfare, reddito di cittadinanza però inteso non come quello targato M5S]
↑2006.06.03 <tracce>: Cristo mendicante il cuore dell'uomo, l'uomo mendicante il cuore di Cristo; uno che può veramente riempire il cuore
↑1996.11.01 La ragione non si risana senza la fede, ma la fede senza la ragione non diventa umana. Ratzinger: la fede trova corrispondenza nella natura dell'uomo; l'uomo infatti possiede una dimensione più ampia di quanto Kant e le varie filosofie postkantiane gli abbiano attribuito; nell'uomo vi è un inestinguibile desiderio di infinito.