modificato 2015-01-26

Sandro Pertini 1896-1990

 

Correlati: cittadinanza

 

 

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<wikipedia>: 7° Presidente della Repubblica Italiana (1978-1985). Combattè nella 1ª guerra mondiale sull’Isonzo, poi aderì al Partito Socialista Italiano fu strenuo oppositore del fascismo, incarcerato, esiliato, nuovamente incarcerato, liberato nel 1943, combattente nella resistenza. Nell'aprile 1945 partecipò all’insurrezione di Milano e votò il decreto che condannò a morte Mussolini e altri gerarchi fascisti. Fu eletto deputato all'Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricoprì per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976, la carica di Presidente della Camera dei deputati, infine fu eletto Presidente della Repubblica Italiana l'8 luglio 1978, cui diede una forte impronta personale che gli valse una notevole popolarità, tanto da essere ricordato come il "presidente più amato dagli italiani".

CESP: Centro Espositivo Sandro Pertini; suoi aforismi

 

 

26/01
2015

apro questa pagina ricordando Pertini in prossimità del 25° della sua scomparsa.

30/04
2011

Il cardinale Dziwisz racconta durante la veglia al Circo Massimo: "Un giorno il Presidente mi disse: ‘Stanislao, io sono cristiano’".

02
1990

<radiocleb>Sandro Pertini ricoverato in gravi condizioni di salute all'ospedale Umberto I di Roma ... desiderava che si chiamasse il suo amico Giovanni Paolo II, che, informato, si recò subito all'ospedale, ma la moglie del Presidente non volle farlo entrare nella stanza ... Il papa nel corridoio davanti alla porta recitò il rosario e poi parte del breviario; alla fine disse: 'Ora lui è in pace'.

19xx

Apprezzo questa sua citazione sulla libertà coniugata con la giustizia:Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io

17/07
1984

<laRepubblica>: Pertini e il Papa Giovanni Paolo II sull’Adamello. Il pontefice osserva "Qualcuno griderà allo scandalo per questa nostra giornata, in quanto mai in passato si è verificato nulla di simile nei rapporti fra Stato e Chiesa. Ma non c' è scandalo quando si fa qualcosa in nome dell' amicizia e di valori autenticamente umani". Già, un' amicizia nata subito dopo l' elezione di Wojtyla, quando, qualche giorno dopo, Pertini venne invitato a colazione dal Papa. Così come allora, anche ieri il nostro presidente ha risposto con entusiasmo alla proposta singolare di Giovanni Paolo II: "Presidente, vuole venire con me a sciare sull' Adamello?".

08/07
1978

Viene eletto Presidente della repubblica, anche su indicazione di Craxi, ancorché questi puntasse inizialmente su Giolitti. Da questa intervista a Ferruccio Pinotti apprendo che “per l’elezione di Pertini Gelli fece una sorta di circolare ai deputati massoni. Pertini risulta essere stato un massone, ma non esiste in questo senso la prova fisica che era effettivamente un massone“