La propria VITA: riprendere ogni giorno lo SCOPO

«Non c’è niente di automatico nella libertà: bisogna tutti i giorni riprendere il VERO, il BENE e il GIUSTO. Questo il valore della preghiera del mattino e della sera. Non esiste niente di più UMANO che riprendere la mattina lo SCOPO della propria VITA, e’ una cosa grandiosa. Lo stesso alla sera, dopo la baraonda della giornata: finché imparerai lentamente a riprenderlo durante tutto il giorno».

Ricevo ogni giorno da un gruppo di ex colleghi di lavoro la suddetta riflessione, che diventa preghiera, espressione di consapevolezza della nostra dipendenza da Dio, ma anche come necessario allenamento a tale coscienza, fino a che diventi familiare, allargando la ragione fino a vedere il fondamento delle cose come si vedono le cose solite.

[CzzC: nulla contro chi si limitasse alle reazioni biochimiche, per considerare il valore della vita (che pare nata dall’interazione dei fulmini con atomi e molecole della chimica organica), auspicando però che ci sia libertà di coscienza e quindi di educazione allo scopo della VITA].

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/02/2025; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2024.12.24 <foglio diakanos> Intervista ad Erik Varden: sperare è avere fiducia che tutto, anche l’ingiustizia, possa comunque avere un senso e uno scopo. La luce ‘brilla nelle tenebre’. Siamo in un’epoca post-cristiana? Se vogliamo parlare di ‘pre’ e di ‘post’, mi sembra più appropriato suggerire che ci troviamo alle soglie di un’epoca che definirei ‘post-secolare’. La secolarizzazione ha fatto il suo corso. E’ esaurita, priva di finalità positiva. L’essere umano, nel frattempo, rimane vivo con aspirazioni profonde. Si consideri il fatto che Marilynne Robinson e Jon Fosse sono letti in tutto il mondo; che la gente accorre al cinema per vedere i film di Terence Malick; che migliaia di persone cercano un’istruzione nella fede. La Chiesa possiede le parole e i segni con cui trasmettere l’eterno come realtà. La scrittrice inglese Helen Waddell ha detto: ‘Avere anche una minima concezione dell’infinito è come togliere la pietra dalla bocca di un pozzo. Non è forse questo il compito cristiano fondamentale per il momento attuale? Sursum corda!”.

 

2021.11.20 sabato h20:30 "Il senso della vita e la malattia grave: dialogo sulle domande esistenziali ed estreme di ammalati e sofferenti". <yt> Web-incontro con don Vincent Nagle condotto dal dott. Paolo Moscatelli della chirurgia generale APSS_TN. Link zoom sul sito del CcRebora.