PAPA PAOLO VI 1897-1978.08.06
«dovremmo guardarci dai pericoli che derivano dal proposito, tentazione forse, di innovare la Chiesa con intenzioni radicali e metodi drastici, sovvertendola».
<wikipedia>: «Evangelizzare, per la Chiesa, è portare la Buona Novella in tutti gli strati dell'umanità, è, col suo influsso, trasformare dal di dentro, rendere nuova l'umanità stessa».
[CzzC: aiutami a trovare quel discorso con cui Paolo VI si rivolgeva alle persone veramente di fede che soffrivano per essere accusate di bigottismo tradizionalista dai branditori dello Spirito del CV2°: Paolo VI li confortava nella fede e assicurava loro che la Chiesa mai li avrebbe abbandonati.]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Magistero petrino, Leitmotiv, protestantizzazione, progressismo adolescenziale, innovatori sovvertitori, secolarismo, anticristo. Humanae vitae
lavori in corso, pagina assolutamente parziale
↑2024.07.30 <nbq> L’11 dicembre 2025 cade il centenario dell’enciclica Quas primas con cui Pio XI fissò la dottrina della Regalità sociale di Cristo. Si comincia a scriverne con largo anticipo, ad esempio supponendo che Paolo VI si riferisse anche alla suddetta dottrina quando nel Discorso al Corpo diplomatico dell’8 gennaio 1966 diceva così: «La Chiesa, così definita in sé e situata in rapporto a ciò che non è, appare con un'altra caratteristica che non sempre è stata resa chiara nei secoli passati …»
↑2023.01.01 il giorno dopo la morte di Benedetto XVI leggiamo Vito Mancuso su <quotidiano> rigraffiare il papa emerito perché dopo le sue dimissioni avrebbe dovuto «Non vestirsi più di bianco e non chiamarsi più Papa, per non creare confusione». Sermone di un ex-prete maestro di catechesi confondente. Ieri circa due ore dopo la morte di Benedetto XVI lo udii intervistato da RadioRai: come altri tifosi di dissenso verso il magistero petrino si precisò Martiniano per smarcarsi dai due ultimi defunti papi; ma anche verso papa Francesco non mancò di schizzare in cauda venenum, perché, a suo dire, Fr1 sulla morale sessuale non sarebbe abbastanza progressista rispetto alla chiusura dei predecessori, a partire dalla Humanae vitae di Paolo VI blindata col dogma dell’infallibilità. Aiutami a trovare e linkare qui l’audio.
↑2017.12.31 <lastampa> Cinquantanni fa (1Gen1968) il cardinale Giacomo Lercaro pronunciò contro i bombardamenti in Vietnam una delle omelie più dibattute della seconda metà del ‘900. A stenderne la minuta Giuseppe Dossetti, allora provicario della diocesi di Bologna. L'omelia venne rimossa dai testi ufficiali che ripresero la prima “Giornata della Pace” voluta da Paolo VI e di lì a poche settimane terminava l’episcopato di Lercaro con il dispiacere di molti.
↑2015.11.10 Fumo di Satana: Paolo 6° soffriva come B16° per lo sfacelo della Chiesa indotto dalla condiscendenza al secolarismo: di Paolo VI, che fu artefice del CV2°, nemmeno gli ermeneuti di rottura denigratori di GP2° e B16° dicono che fosse un traditore del CV2°: eppure vedi qui l’assonanza di preoccupazione e sofferenza di Paolo VI e B16° a distanza di 35 anni per questa chiesa alla deriva verso un secolarismo di facile simpatia alla cultura dominante, quello che Fr1 chiamerebbe progressismo adolescenziale: altro che un facile volemose bene senza eterne contrapposizioni
↑2014.12.11 Come vede la Massoneria il suo rapporto con la Chiesa: <erasmo>: al tavolo: Bernardino Fioravanti, Ignazio Ingrao, Marco Politi, Stefano Bisi, Marinella Perroni, Alberto Melloni: questi spiega che i quattro temi che Papa Paolo VI volle sottrarre alle decisioni del Concilio oggi sono gli stessi che Papa Fr1 sta cercando di affrontare con l’aiuto del Sinodo dei vescovi ...: ruolo e competenze del Sinodo dei vescovi, celibato sacerdotale, contraccezione ..., ruolo della donna nella Chiesa. A essi si aggiunge anche il tema della pace e della liceità dell’uso delle armi atomiche che Montini non volle che venisse discusso nell’assemblea conciliare.
↑2014.10.19 Paolo VI, Giovanni Battista Montini, è Beato: Il Santo Padre ha poi voluto ricordare la esortazione apostolica Evangelii nuntiandi di Paolo VI, oltre alla sua profonda devozione mariana testimoniata dalla esortazione apostolica Marialis cultus e per aver proclamato Maria Madre della Chiesa
↑2008.10.gg Al Sacro Monte di Varese noto che una delle pecore scolpite ai piedi della statua di Paolo VI ha 5 zampe: varie sono le smentite che si tratti di un’impronta massonica come fosse una stella a 5 punte, e, comunque, ritengo che Paolo VI dalla massoneria, specialmente di quella infiltratasi nella Chiesa come fumo di Satana, abbia più avuto da soffrire che da godere.
↑2007.10.25 Nel 1970 Paolo VI aveva "festeggiato" con la visita in Campidoglio la breccia di Porta Pia: "atto della Provvidenza", una "liberazione" per la Chiesa da un potere temporale che ne ostacolava l' autentica missione. Joseph Ratzinger scrive ne "Il sale della terra": "Purtroppo nella storia è sempre capitato che la Chiesa non sia stata capace di allontanarsi da sola dai beni materiali, ma che questi le siano stati tolti da altri; e ciò, alla fine, è stata per lei la salvezza". La legge 222 del 1985 istitutiva dell' otto per mille, perlopiù sconosciuta ai polemisti, in ogni caso non accenna ad alcuna forma di "risarcimento" per le confische (argomento insensato nell' Italia di vent' anni fa).
↑1978.04.21 Lettera del Santo Padre Paolo VI alle Brigate Rosse: Ed è in questo nome supremo di Cristo, che io mi rivolgo a voi, che certamente non lo ignorate, a voi, ignoti e implacabili avversari di questo uomo degno e innocente; e vi prego in ginocchio, liberate l'onorevole Aldo Moro, semplicemente, senza condizioni, non tanto per motivo della mia umile e affettuosa intercessione, ma in virtù della sua dignità di comune fratello in umanità, e per causa, che io voglio sperare avere forza nella vostra coscienza, d'un vero progresso sociale, che non deve essere macchiato di sangue innocente, né tormentato da superfluo dolore.
↑1977.09.08 10 mesi prima di morire Paolo VI espresse questo grave giudizio in un colloquio con Jean Guitton che riporta così le parole del Papa: “C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?. ... Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia”. Ciò che aveva immaginato, o meglio, predetto Vladimir Solov'ev nel 1900 nella Leggenda dell'Anticristo non è più solo una leggenda
↑1972.06.29 <vatican google> Santi Pietro e Paolo: riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, Paolo VI afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il FUMO DI SATANA nel tempio di Dio». Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce.
↑1969.09.24 Udienza generale 24 settembre 1969: «Oggi non è raro il caso di persone, anche buone e religiose, giovani specialmente, che si credono in grado di denunciare tutto il passato della Chiesa [...] come inautentico, superato e ormai invalido per il nostro tempo; e così, con qualche termine ormai convenzionale, ma estremamente superficiale ed inesatto, dichiarano chiusa un’epoca costantiniana, preconciliare, giuridica, autoritaria, e iniziata un’altra libera, adulta, profetica. [...] Per essere oggi veramente fedeli alla Chiesa dovremmo guardarci dai pericoli che derivano dal proposito, tentazione forse, di innovare la Chiesa con intenzioni radicali e metodi drastici, sovvertendola»
↑1964.03.08 <vatican> Paolo VI commenta il CV2°: «Fa meraviglia ad alcuni e reca noia e diffidenza che la Chiesa cattolica rimanga sempre la stessa, e non si pieghi né all’usura, né alla moda del tempo; fa meraviglia ad altri ed è motivo di scandalo che la Chiesa cattolica si arricchisca, nella sua lunga meditazione e nella sua fiera difesa del suo primitivo patrimonio dottrinale, di nuovi dogmi e di nuovi ordinamenti, dai quali si vorrebbe alterata e soffocata la sua nativa evangelica semplicità» … «rivivere il fatto stupendo, il mistero della fedeltà della Chiesa cattolica a Cristo suo fondatore e suo maestro; e ci recano un conforto, di cui l’ora presente ha particolare bisogno: quello della sicurezza nell’essenza e nella guida della santa Chiesa; quello della certezza che il suo insegnamento è oggi valido, come ieri e come lo sarà domani» … «Grazie a questo Concilio i dogmi santissimi della religione sono stati definiti con maggior precisione e più ampiamente esposti; gli errori sono stati condannati e fermati; la disciplina ecclesiastica è stata restituita e confermata; … Inoltre i vincoli, che uniscono i membri della Chiesa al loro capo visibile, sono stati riannodati, e un novello vigore è stato infuso a tutto il corpo mistico di Cristo».
Mandato ecumenico alla Chiesa di Trento Essa dovrà con la fermezza della sua fede cattolica non costituire un confine, ma aprire una porta; non chiudere un dialogo, ma tenerlo aperto; non rinfacciare errori, ma ricercare virtù; non attendere chi da quattro secoli non è venuto, ma andarlo fraternamente a cercare. È ciò che il Concilio nuovo, continuando l’antico, con l’aiuto di Dio, vuol fare; ed è ciò che voi, più di ogni altro, nella Chiesa di Dio, dovete capire, e tuttora, come la Provvidenza suggerirà, assecondare. [CzzC: vedi anche interpretazione del mandato]
↑1960.04.15 Venerdì Santo: si legge ancora un MESSALE con la preghiera per la conversione degli Ebrei che recita così: «Oremus et pro perfidis Iudaeis … Preghiamo anche per i perfidi Giudei affinché Dio nostro Signore tolga il velo dai loro cuori e riconoscano anch'essi Gesù Cristo Signore nostro». [CzzC: rileggo nel 2024 e plaudo a Paolo VI che giustamente cambiò il testo di quella preghiera così: «Preghiamo per gli ebrei. Il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza». Ma annoto con sofferenza quanta sia ancora residuante una certa perfidia da parte dei suprematisti indicati nel titolo di questa pagina].