ALBERTO MELLONI esponente della SCUOLA DI BOLOGNA dei cattolici sedicenti adulti e democratici
con propensione all'ermeneutica di rottura assonante Leitmotiv del relativistico mainstream che ammicca alla protestantizzazione della Chiesa cattolica, "grande piazzatore di vescovi disastrosi".
<wikipedia>: n1959 dirige la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Sulla tesi della continuità e riforma senti il Melloni «la congiunzione e... quella parolina riforma» sarebbero «impossibili da memorizzare per coloro che vorrebbero fare di Ratzinger l'emblema di un pentimento anticonciliare e del suo papato il piedistallo di rivincite ancor più laceranti di quelle che hanno toccato la liturgia»: [CzzC: chi credi di poter ingannare oltre ai tuoi tifosi, caro Melloni? Sorvoliamo sul fatto che la criminalizzazione dell'avversario sarebbe tipico indicatore di potentati, cui, guarda caso, non dispiaci affatto, ma tu ben sai che il latino mai fu abolito dal CV2°, mentre tanti qui additati criminali in quanto laceranti credono pienamente valide le riforme codificate dal CV2°, senza ragioni di pentimento e in continuità dell'unico soggetto Chiesa; laceratori ci parrebbe, invece, di vedere tra tuoi tifosi e tifati che, non paghi dei documenti del Cv2°, millantano credito ad un loro presunto spirito del Cv2° in progressismo adolescenziale rispetto ai documenti, pro rottura del Magistero petrino e sua democratizzazione alla maniera partitica e protestante; pensi che sbaglio? Vedi come tuoi tifosi hanno lacerato la mia parrocchia]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/09/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: scuola di Bologna. lettera dei 63 teologi, protestantizzazione della chiesa in ermeneutica di rottura; F.Monaco, il Margine, La Rosa bianca sinistra; Giuseppe Delfrate, dissenso, cadudem
↑2024.07.03 ho ascoltato Mattarella e Zuppi/CEI che a Trieste hanno aperto la 50ª♫ edizione delle settimane sociali cattoliche: «una democrazia della maggioranza sarebbe per definizione una insanabile contraddizione, … occorrono LIMITI alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e IMPEDIRE che possano diventare, a loro volta, maggioranze». [CzzC: capiamo il buon senso di queste affermazioni, che però - prese alla lettera - si presterebbero a fraintendimenti: qui spiego perché, e aggiungo che il fraintendimento si potrebbe evitare mettendo come LIMITE quei VALORI (a partire dalla libertà di coscienza) «da proteggere anche rispetto al criterio di maggioranza», come precisò Papa Benedetto XVI al Reichstag, citazione che sarebbe stata assai pertinente per l’occasione; ma colà ci sono promoter che applaudono il pulpito del Melloni che palesò dissenso più verso quel Papa che verso i partiti che mirano a diventare maggioranza coalizzandosi coi partiti intentati ad abolire il diritto all’obiezione di coscienza. Negletta la Dottrina Sociale della Chiesa?]
↑2023.07.05 <nbq> Alberto Melloni è coordinatore di un ricco dottorato con fondi PNRR e contemporaneamente è segretario della Scuola di Bologna, che ospiterà gli stage obbligatori. Conflitto di interessi? Così sospetterebbe un membro del collegio docenti stando al codice etico dell’Ateneo. Ma lui alla Bussola dice: «Non ne so nulla, non sono portatore di interessi». Spiegazioni al MIUR.
↑2023.01.05 funerale di Benedetto XVI: odo Marinella Perroni intervistata sottolineare l’ostilità dell’episcopato tedesco verso Ratzinger perché frenava il processo di protestantizzazione della chiesa cattolica, sul quale invece i conterranei accelerano (vedi sinodo tedesco) quantomeno su preti sposati, donne prete e benedizione delle coppie gay: si capiva dal suo tono che la teologa tifa più quelli che l’altro. Odo gettonate in Rai sulla stessa frequenza anche le interviste a Melloni: dettare la direzione del sinodo corrente per arrivare almeno ad un compromesso?
↑2022.05.16 <vanThuanObs> Il DOSSETTISMO continua ad influire. Anche Sergio Mattarella può essere considerato un dossettiano. Nel 1952 Dossetti aveva fondato a Bologna il Centro di Documentazione, trasformato poi nell’Istituto di studi religiosi per diventare alla fine Fondazione Giovanni XXIII (FSCIRE), presieduta a lungo dall’amico Giuseppe Alberigo e attualmente da Alberto Melloni. Affine anche se non coincidente col dossettismo nasceva nel 1975 la “Lega Democratica” di Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Ermanno Gorrieri, Francesco Traniello, Paolo Prodi, Romano Prodi, Paola Gaiotti de Biase, Roberto Ruffilli. Affini nel 1993 nascevano i “Cristiano sociali” di Gorrieri e Pierre Carniti. Con Ciriaco De Mita dal 1982, i dossettiani “dilagano”: Beniamino Andreatta collega il dossettismo con la finanza tramite l’operazione del Banco Ambrosiano e impronta un capitalismo gradito alla sinistra, progettando lo smantellamento dell’IRI, di cui fu ultimo presidente il dossettiano Romano Prodi, col quale nel 1996 don Dossetti tenne a battesimo l’Ulivo e piantò simbolicamente un olivo nel suo ritiro di Montesole.
↑2021.06.23 <raiplayradio estratto.mp3> Radio Anch'io sul ddl Zan e la nota del Vaticano: M.Tarquinio a Melloni: non parlerei di diplomazia del male minore ma del bene maggiore, in riferimento alla libertà di espressione e di educazione; pasticciato l'art.4 e l'obbligo della giornata lgbt. Per Cirinnà invece l'art.4 non mette in discussione le suddette libertà ed è stato formulato con mediazione delle destre (Costa); questo del Vaticano è intervento a gamba tesa e ingerenza di uno stato straniero. Tarquinio: non mi piace passare per imbecille; è una legge carrozzone mentre tutti avrebbero approvato una legge al 100% contro i reati d'odio verso lgbt: sono le stesse obiezioni sollevate anche da Anna Paola Concia (legge divisiva); il paradosso è che ci sia voluta una nota del Vaticano perché la questione diventasse di pubblico dominio.
↑2021.02.18 <avvenire stampa> L'ex priore Enzo Bianchi rifiuta di trasferirsi a <Cellole> come concordato; la comunità di Bose esprime la sua «profonda delusione» per una vicenda che crea «tensione» e «sofferenza». Ora si attende la decisione della Segreteria di Stato [CzzC: forse l'ex priore conta che i suoi tifosi, protestanti per il suo allontanamento<fq23Feb>, riescano a ribaltare le sorti, stante la loro abilità in rottura e <babilonia>?]
↑2021.02.09 <avvenire> Enzo Bianchi dovrà lasciare la comunità tra una settimana. Decreto del delegato pontificio, padre Amedeo Cencini: l'ex priore deve trasferirsi a Cellole di San Gimignano, in Toscana, entro il 16 febbraio <repubbl> Bianchi parla di menzogna <repubbl> Melloni firma sotto il titolo «EB il priore mandato in esilio» commentando la «dottrina Cencini» che definisce «psicologo della vita religiosa, autore di singolari teorie sulla "prognosi" della omosessualità»
↑2021.01.11 <vatican agensir google> papa Fr1 con motu proprio cambia il Codice di Diritto canonico rendendo istituzionale quanto già avviene per prassi: l’accesso delle laiche al servizio della Parola (lettorato) e dell’altare (accolitato). Alberto Melloni twitta:«i ministeri istituiti non eran più ordini minori da "Ministeria quaedam" di Paolo VI, 1972. Sono di fatto esercitati da donne dal 1964... Temo che il punto del motu proprio fosse ridire il no (o nein) di all'ordinazione delle battezzate». [CzzC: il Melloni ha twittato la sua ermeneutica di rottura con un "Temo" che la firma e con un "nein" allusivo a quel Ratzinger che ispirò la ferma chiarezza di Gp2 in materia]
↑2020.10.17 <blog di Cavalcoli> Alberto Melloni è un noto storico modernista contemporaneo, continuatore della Scuola di Bologna di storia del cristianesimo e della Chiesa fondata da Giuseppe Alberigo, la cui impostazione ermeneutica va d'accordo con lo storicismo di Wilhelm Dilthey, erede di Hegel, per il quale non esiste una verità assoluta, eterna e indipendente dagli eventi della storia: la verità sarebbe relativa al mutare dei tempi e delle circostanze storiche o, come si dice, veritas filia temporis.
↑2020.05.28 contro l’allontanamento di Enzo Bianchi da Bose (che adesso tenta la carta dell’umiltà, forse) “vedrai come scatterà la rabbia di Alberto Melloni (/Scuola di Bologna)” dissi due giorni fa; ed eccolo twittare «una sanzione enorme per "decreto singolare" ex art 48 CIC approvato dal papa in forma specifica; cioè una condanna senza appello e senza accuse. Cosa sia successo a Bose si capisce. Cosa sia successo a Roma si capisce». Criptica allusività tipica di Melloni, simmetrica ai suoi tifosi che ibidem scrivono di “fulmine a ciel sereno”. A Radio3 stamane udii leggerlo da Repubblica (questa?): egli non vedrebbe nel provvedimento una libera volontà di Fr1, ma configurerebbe come mandanti, “ora gongolanti”, i tradizionalisti della "faida vaticana contro Francesco" che avrebbero sfruttato allo scopo la litigiosità monastica.
Caro Melloni, stai “cercando lontano” per fornire idee ad un nuovo Codice-Brown? Non sarebbe più efficace “scavare vicino” nei sermoni del priore insidiante fondamenta del depositum fidei, a cominciare dalla divinità del Gesù terreno? Aspettiamoci anche l’oroscopo di E.Scalfari, analogo vate interprete di Fr1.
↑2020.05.27 <espresso> Enzo Bianchi (ieri allontanato da Bose) è uno dei leader più influenti del cattolicesimo progressista, padre nobile della cosiddetta “scuola di Bologna”. È stato presidente dal 1978 al 2000 della Fondazione per le Scienze Religiose fondata a Bologna da don Giuseppe Dossetti, del cui consiglio di amministrazione è membro a vita.
↑2019.12.17 <mediterr> presso l’Oratorio di San Filippo Neri (BO), nell’ambito della consueta “Lettura Dossetti 2019” organizzata dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (Fscire), il filosofo Salvatore Natoli tiene lectio magistralis “Il fine della politica nella fine della politica”. Dopo la “fine delle ideologie” il futuro resta comunque ineliminabile: per operare sensatamente per esso è necessario assumere una misura. Quale? Le generazioni. Non l’umanità, nozione astratta, ma i venturi. La generazione presente è vincolata a preservare il futuro per loro e, magari, a lasciare un mondo migliore di quand’essa vi è entrata. Se si può dire, dall’utopia all’eutopia. [CzzC: come se fosse Natoli il primo a preoccuparsi dei venturi anziché del carpe diem, e non, ad esempio, la Chiesa da 2000 anni pro persona e famiglia rispetto agli statalisti pro individui e quella finanza cinica che a Bologna premiò Soros: perché nessun accenno di autocritica, caro Natoli, per il latrocinio generazionale? Eppure fu montato spiccatamente nel ventennio di massima impennata del debito pubblico con massima scalata politica dei compagni di ideologia, con i vari dossettiani, rosati, Melloni &C qui oggi ad ospitare e a sublimare il magister. O sbaglio?]
↑2019.07.30 <yt> Alberto Melloni con Lidia Maggi: "Stereotipi di genere: le origini"; Melloni spiega la Genesi: non è che mancava una costola ad Adamo, ma c'era una costola in più; ... il peccato originale, che c'è probabilmente, non è quello di Eva, dell'albero, ma ha una caratteristica sessista, discriminatoria ed è quello di Adamo; perché? ... cosa dice Adamo quando vede Eva? Dice "questa osso delle mie ossa e carne della mia carne": davanti alla creazione dell'alterità, Adamo fa il primo peccato originale, quello di manifestare l'acquisizione di possesso ... continua qui at 18:40]
↑2018.01.09 <tempi>: Alberto Melloni su Repubblica 2017.12.16 auspica che il prossimo sinodo dell'Amazzonia abolisca il celibato; il 2018.01.4 argomenta in un modo accusatorio e omissivo (i preti sposati ci sono già, ma non dice che i Vescovi ortodossi sono celibi) che tradisce altre mire: forse vorrebbe demolire il sacerdozio cattolico in quanto tale?
↑2018.01.08 <tempi>: Perché la presenza “popolare” di Cl disturba Melloni e il suo cattolicesimo sacerdotale? Al netto di ogni polemica, la differenza tra la posizione di Melloni e quella da lui indicata come propria di GP2° e Cl è qui: da una parte una visione elitaria (verrebbe da dire sacerdotale) della cultura e dell’educazione, dall’altra una visione popolare (laica) delle stesse.
↑2017.11.16 <isoladipatmos>: padre Ariel S.Levi: in questo mio scritto ho fatto riferimento anche ai delinquenti, ovviamente in senso puramente figurato, non in senso criminale e penalistico; chi ad esempio? Intendendo esclusivamente come sinonimo di disonestà intellettuale, citerei il sempre più onnipotente Alberto Melloni, grande leader della Scuola di Bologna e grande piazzatore diretto o indiretto di vescovi disastrosi. A parte i suoi simposi presso le Logge Massoniche e amenità di vario genere [cf. qui, pag. 6-9], basti solo leggere, dal CorSera, in quale modo sprezzante e aggressivo egli commenta la profezia, oserei dire quasi ovvia, fatta dal Cardinale Francis George nel 2012 [cf. qui], sino ad accusarlo di omofobia.
↑2017.09.22 Melloni: via il Filioque; per avvicinare o per intralciare la riunificazione Cattolici-Ortodossi? <espresso>: presentando la sua dotta traduzione del Credo, discussa con la filologa Silvia Ronchey, Melloni dice di voler "lasciare il Credo latino alla sua storia" e con esso il "Filioque" [CzzC: e se certi laici protagonismi nuocessero alle priorità del cammino verso l’unità tra cattolici ed ortodossi? Continua ...]
↑2017.03.22 Alberto Melloni su <repubblica>: "La messa è finita. Così dopo 5 secoli tramonta la figura del prete ... quella che abbiamo conosciuto è nata col concilio di Trento [CzzC: miri al TN2?]; ora il mestiere di prete viene appaltato, a chierici d’importazione, eletti a badanti di comunità abbandonate”. Gennari su Avvenire: replica: «La rivoluzione che è Cristo continua». [CzzC: a che serve contraddirne le graffiature mentre si foraggia la sua scuola dossettiana e gli si fanno inaugurare i corsi di ISSR?]
↑2017.01.27 <nbq>: lo strano caso del bando milionario vinto con Melloni&C dalla Scuola di Bologna pro Ricerca Scienze Religiose: aleggiano non pochi dubia: ad es le correlazioni tra Melloni e Pacillo uno dei tre membri della commissione che aggiudicò il bando alla Scuola di Bologna con 93 punti. Continua in nbq. [CzzC: se cotanti soldi pubblici in cotale contesto di correlazioni fossero stati stanziati pro un'associazione di "comune sentire" in ermeneutica CV2° di "riforma nella continuità dell'unico soggetto Chiesa" anziché pro un'associazione di "comune sentire" in ermeneutica di rottura come si vantano certi soloni della Scuola di Bologna, temo che si sarebbe già mossa la magistratura. Verrebbe da chiedersi se esistesse qui materia per intentare una causa: ma no, perché tra fratelli cristiani non ci si dovrebbe beccare come i polli di Renzo]
↑2016.12.01 <nbq> linciaggio mediatico in aggressione dei "quattro cardinali" rei di aver espresso i 5 dubia, dipinti come “vecchi rincoglioniti”, isolati e fuori dal mondo, rimasuglio di una Chiesa ormai superata, neanche degna di un “sì” o un “no” alle loro domande. Tra i protagonisti spiccano Antonio Spadaro e Alberto Melloni, punto di riferimento della Scuola di Bologna che vuol riformare la Chiesa con lo “spirito” del Concilio Vaticano II.
↑2016.11.30 Alberto Melloni Inaugura il CSSR 2016-2017 dell’ISR-FBK: <isr.fbk.eu>: organigramma: Tommasi Roberto, Mariani Milena, ... Bondolfi Alberto, Paris Leonardo, ...
↑2016.01.23 [CzzC: ieri Fr1 precisò con netto discernimento che «Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione»; oggi scatta prontamente l'illuminata riduzione del discernimento papale, letto, ad esempio da D.Menozzi e Melloni al Gr1, come grande innovazione di percorso, perché Fr1 indicherebbe la famiglia tradizionale come SOGNO di Dio non civilmente normativo, dottrina che finalmente non accampa più ancoraggio alla legge naturale: nel porre queste domande a Menozzi (in tentativo di correzione fraterna, reciprocabile) mi verrebbe da dire a Fr1: più che contro Marino non invitato da te a Filadelfia, servirebbe qui una tua regolata alle maestrie riducenti la tua, patentate cattoDoc dal Mulino e dalla scuola di Bologna (non a caso Rai.Gr1 oggi cita anche Melloni) non di rado dissenzienti dalla Rota Romana cui parlasti; in attesa di una tua eventuale correzione fraterna alla maestria in parola (o a me e a quelli che argomentassero come me qui), oso additare quelli che a me parrebbero trucchi dialettici usati nella fattispecie.mp3, ad esempio così: ... continua]
↑2016.01.22 <corriere>: papa Fr1: «Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione»: troppo chiaro questo discernimento per le matrici della cultura dominante; odo stormir di fronde “Fr1 indietro tutta?” agitate ad esempio da chi, come il governo Renzi l’08/07/2014 alla commissione ONU per i diritti umani votò a favore dell’emendamento che voleva sostituire il termine «famiglia» con la frase «famiglia nelle sue varie forme» e fu scornato, perché la maggioranza respinse quell’emendamento. E ora con Fr1 così poco confondente? Scatta prontamente l'illuminata riduzione del discernimento papale, letto, ad esempio da D.Menozzi e Melloni al Gr1, come grande innovazione di percorso, perché Fr1 indicherebbe la famiglia tradizionale come SOGNO di Dio non civilmente normativo, dottrina che finalmente non accampa più ancoraggio alla legge naturale: pongo queste domande a Menozzi in tentativo di correzione fraterna, reciprocabile]
↑2015.12.31 Alberto Melloni brandisce l'ermeneutica di rottura anche in allusione al sinodo: <bussolaq>: «Negli ultimi due secoli la chiesa delle condanne aveva rinunciato alla via dell’annuncio per condannare tutto — la modernità borghese, il liberalismo, il capitalismo, il comunismo, la cultura dei diritti, eccetera»: così Melloni sul Corriere della Sera 28/12 tra tante belle parole infila come fetta avvelenata l'intento di dimostrare come nella Chiesa sia in atto una rivoluzione che taglia drasticamente con il passato grazie al pontificato di Fr1 come fosse una “nuova Chiesa” [CzzC: non escluderei che la fregola di ermeneutica di rottura premiata anche da illuminati milioni possa subire qualche gelata da Fr1, ... continua]
↑2015.12.24 <bussolaq>: alla "scuola di Bologna" un regalo da PDabbo-Natale di 3M€? L'enorme somma (pro scienze religiose tramitata dal Miur col 115 bis della legge di stabilità appena licenziata) potrebbe non sfuggire al controllo di Alberto Melloni, tifoso di quell'ermeneutica di rottura del CV2° denunciata da Benedetto XVI, mai amato da Melloni: questi, direttore della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, è diventato consigliere di fiducia del Ministro Istruzione Stefania Giannini. [CzzC: vista la sanguisuga PA, non si potevano dare 1M€ alla spending review e 1M€ a ben maggiori priorità?]
↑2014.12.11 Come vede la Massoneria il suo rapporto con la Chiesa: <erasmo>: al tavolo: Bernardino Fioravanti, Ignazio Ingrao, Marco Politi, Stefano Bisi, Marinella Perroni, Alberto Melloni: questi spiega che i quattro temi che Papa Paolo VI volle sottrarre alle decisioni del Concilio oggi sono gli stessi che Papa Fr1 sta cercando di affrontare con l’aiuto del Sinodo dei vescovi ...: ruolo e competenze del Sinodo dei vescovi, celibato sacerdotale, contraccezione ..., ruolo della donna nella Chiesa. A essi si aggiunge anche il tema della pace e della liceità dell’uso delle armi atomiche che Montini non volle che venisse discusso nell’assemblea conciliare.
↑2013.12.12 Romano Prodi (il cattolico sedicente adulto) e il prof. Alberto Melloni, storico della cosiddetta “scuola di Bologna”, sono stati ricevuti nel Vaticano di Bergoglio e qualcuno parla di ritorno dei “cattolici adulti bolognesi” nei sacri palazzi, dove per la CEI di Ruini sarebbero stati meno ben visi.
↑2012.04.10 I teologi del dissenso: il nuovo regolamento conciliare elaborato da don Dossetti venne bocciato dal Papa, perché avrebbe trasformato il Concilio in un parlamento. Gli attuali protagonisti dell’attacco alla C.E.I. e al suo presidente, da Alberigo a Melloni a Monaco a Bianchi, tutti riconoscono in Dossetti il proprio maestro. Tutti i temi del dissenso ecclesiale italiano degli ultimi anni conducono a questo uomo politico divenuto poi monaco, dal tema dello “spirito” del Concilio contro la “lettera”, alla polemica ecclesiologica di una Chiesa dei Ricchi, “costantiniana” ed una Chiesa dei poveri “apostolica”.
↑2011.mm.gg Vedi come la rivista Protestantesimo attinge da Melloni per l'ermeneutica di rottura.
↑2011.05.15 <foglio>: Alberto Melloni, storico del cristianesimo di sponda dossettiana, legge così le parole che il Card. Piacenza ha dedicato a castità dei preti: “Si tratta di una visione nostalgica di un’età dell’oro oggi perduta, un’età che oggi non si riesce più a trovare e che, proprio per questo, si cerca di riproporre in continuazione a furia di intimidazioni: o sei celibe o non sei prete”.
↑2011.02.gg Veritas in caritate pubblicizza Melloni relazionante sul CV2°
↑2010.03.11 estraggo da Noi siamo chiesa alcune voci che raccoglie sotto il titolo di CRITICA TEOLOGICA
- 11/03/2010 Concilio e anarchia secondo Benedetto XVI: dal Medioevo al CV2° quasi mille anni in 30 righe...
- 02/03/2010 Finalmente il Concilio va su Internet! L'articolo di Padre Lorenzo Prezzi su Il Regno 4/2010
- 16/02/2010 A proposito degli abusi e degli scandali dei Gesuiti in Germania
- 11/02/2010 Bertone in Polonia: più spazio ai laici e sinodalità per tutti. Ma sarà vero?
- 10/02/2010 Melloni docet mentre il rito antico imperversa; il fumo delle polemiche nasconde le decisioni?
- 08/02/2010 Burrasche? Vaticane?
- 08/02/2010 Di nuovo sull'aborto e sulla scomunica obbligatoria. È questo il problema dei problemi di oggi?
- 16/01/2010 L'arcivescovo di Firenze ha usato il "sabato" e la legge invece del Vangelo. Ma anche dal punto di vista della legge canonica l'intervento di Betori è del tutto contestabile. Con Santoro è stata usata un'arroganza simile, mutatis mutandis, a quella di Ruini nel caso Welby
↑2009.09.21 Alberto Melloni sul Corriere titola «la radice biblica dei diritti umani», ma argomenta al contrario di quanto il titolo farebbe supporre: sostiene che dalle scritture possono discendere conseguenze di segno opposto. [CzzC: esercizio ideologico, il suo, fra l'altro anche superficiale; cita esempi datati per supportare il suo pregiudizio, ben guardandosi dal citare anche uno solo dei milioni di esempi antichi e contemporanei di cristiani formatori della migliore coscienza della civiltà occidentale; e induce a trascinare sul Vangelo il discredito di pagine bibliche ampiamente superate dall'amore insegnato da Gesù perfino per i nemici]
↑2007.01.23 Su Ratzinger a VR lo storico Alberto Melloni, esponente di spicco della “scuola bolognese” conciliar-giovannea, sottolinea piuttosto che quello di Ratzinger, “confrontato col discorso di Giovanni Paolo II a Loreto, è stato un discorso più da Papa che da Primate d’Italia, molto meno puntuale sul come e sul dove intervenire nella società. Ha insistito sui grandi temi del suo pontificato, forse più europei che italiani, con l’aggiunta di una novità, la battaglia sul darwinismo e l’apertura al disegno intelligente”.
↑2006.10.19 <google> Reazioni diverse al gran discorso <vatican> che promuove la chiesa di Ruini e invita a una carità solidale “non ideologica”. [CzzC: Parole chiave: fede Gesù risorto speranza incontro valori secolarizzazione Ratisbona; Chiesa; spirito del mondo; che ne pensa Melloni?]
↑2005.03.28 trassi da Paginecattoliche (TotusTuus) Il dissenso verso la Sede Apostolica in Italia. L’Istruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo, emanata il 24 maggio 1990 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede con l’approvazione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ([1]), venne pubblicata negli anni di massima contestazione e dissenso verso il Magistero. [CzzC: continua qui con riferimenti anche a Hans Kung, Karl Rahner, Pax Christi, P. David Maria Turoldo Documento dei sessantatre firmato anche da Enzo Bianchi, Alberto Melloni e Paolo Prodi; citazioni di Adista]
↑1989.05.15 Il DOCUMENTO DEI 63: si tratta del primo manifesto pubblico di dissenso verso il Papa sottoscritto da docenti ed esponenti della teologia e della cultura, la maggior parte dei quali esercita la sua professione in seminari ed istituzioni educative ecclesiastiche. Tra i firmatari Padre Enzo Bianchi e Padre David Maria Turoldo, Alberigo, Melloni, Vedi anche questo commento di SEFT, che spiega come tutti i suddetti riconoscano in Dossetti il proprio maestro (che fu allontanato dal Concilio):
- lo “spirito” del Concilio contro la “lettera”,
- la Chiesa dei Ricchi, “costantiniana” contro una Chiesa dei poveri “apostolica”.