Don S.N*: non è che dobbiamo fare il per forza il voto a Maria Ausiliatrice:

il decano S.N* in relazione alla festa votiva di Rovereto 5 Agosto: «La situazione è radicalmente cambiata rispetto al 1703, non è che dobbiamo fare il voto per forza, il vescovo può dispensarci»

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 29/12/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: svotare Rovereto, voti, feste e segni cristiani; illuminata eterodirezione?

 

2011.08.24 trassi da VT#33/2011p17 Rovereto - Vallagarina

“Non diventino le Vigliane”

Rovereto - Festa Maria Ausiliatrice 2011 - 05/08/2011 - Sonia Severini

 

“Faremo una verifica con il consiglio decanale e con il comune, le voci che ho raccolto finora sono positive”. Il decano, don S.N*, abbozza un primo bilancio sulla festa votiva di Maria Ausiliatrice, esprimendo anche delle nuove idee per l'evento 2012. Tra le novità di quest'anno, la cena sobria, che ha attirato ben mille persone, contro le 400 previste.

 

“Se si deciderà di rifarla l'anno prossimo sarà necessario allargare i tavoli, magari valorizzando piazza San Marco”, riflette il decano. Molto partecipato anche l'incontro pubblico sul senso attuale del voto del 5 agosto, con padre Ferrari e il prof. Zanotti. “La situazione è radicalmente cambiata rispetto al 1703, non è che dobbiamo fare il voto per forza, il vescovo può dispensarci – continua don S* – ma il senso può stare proprio nel bisogno di fare comunione tra le persone, anche al di fuori della celebrazione liturgica. Vigileremo che rimanga così, un incontro sobrio – aggiunge don N* - e che non diventi come le feste Vigiliane”.

 

Mons. Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Trieste, che ha presieduto le celebrazioni, è rimasto colpito da una partecipazione così larga ad una festa votiva, in tempi come questi. “Eventualmente per la processione dell'anno prossimo – prosegue don S* – vedremo di incrementare la presenza degli altoparlanti, quest'anno insufficienti”.