ETERODIREZIONE: corrono varie accezioni di tale termine; io uso quella che prevede un eterodiretto manipolato con ...

manipolato con persuasione pelosa, plagio o dissuasione (dissuaso dal fare diversamente da quanto intimato): il persuaso o dissuaso mette in atto comportamenti funzionali al disegno di un soggetto prevalente (eterodirettore) che gli prospetta premio o gli minaccia danno a seconda dell'esito.

Accezioni analoghe o diverse del termine eterodirezione come anche di manipolazione:

- il dizionario Garzanti definisce ETERODIRETTO chi lascia che le proprie azioni vengano guidate dagli altri, essendo privo di autonomia decisionale

- il vocabolario Treccani definisce l’ETERODIREZIONE in sociologia come tipo di controllo sociale proprio della civiltà di massa, per cui l’individuo è variamente sollecitato e persuaso a determinati comportamenti da coloro che vivono vicino a lui o da coloro che i mezzi di comunicazione di massa presentano come tipi esemplari (vedi conformismo)

- e il codice civile vile prevede l’ETERODIREZIONE come una condizione necessaria del rapporto di lavoro subordinato: Infatti eterodirezione significa "comandato da altri". Essa rappresenta dunque l'elemento principale del contratto, senza eterodirezione non può nemmeno esistere un rapporto di lavoro dipendente; lo dice anche la legge. L'art. 2094 del Codice Civile detta la seguente definizione: "è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa....sotto la direzione dell'imprenditore".

c’è chi vede una virtù nella persona che si lascia eterodirigere per allinearsi alla conformità: vedi il significato positivo attribuito al termine eterodirezione secondo gli intendimenti di David Riesman (1950).

Come fare a discernere l’eterodirezione buona dalla manipolazione cattiva? Provo col criterio di libertà. CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/09/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: condizionamenti da potentati attraverso il mainstream e la finanza cinica, modo tifosi di G.Soros, supremazia dei petroldollari sbilanciata pro islam&... primavere arabe, fondamentalismo anche sedicente cristiano; svotorov

 

2021.10.31 <giornale> il sociologo Luca Ricolfi su <repubblica> spiega come la convenzione sociale del "politicamente corretto" abbia creato un caos comunicativo, narrativo e intellettuale con i suoi modi censori, con un gigantesco tribunale popolare [CzzC: eterodiretto?] chiamato a giudicare la storia (il mantra della "cancel culture"). L'analisi di Luca Ricolfi non piace a chi di politicamente corretto si alimenta: vedi tra gli indignados quel Gad Lerner che reagisce come ai suoi tempi di Lotta Continua: "complimenti a Luca Ricolfi che può compiacersi di avere espugnato la roccaforte nemica. Metamorfosi di un giornale come Repubblica...".

 

2020.09.07 articolo di Christophe Calvé sul linguaggio impoverito <google ilfendente italiaoggi> che ostacola il ragionamento e il pensiero critico; il QI (quoziente di intelligenza) è in calo nei paesi più sviluppati: inversione dell’effetto Flynn; le masse incolte sono più facilmente manipolabili. [CzzC: la logica si avvale del logos nella ricerca del vero, ben più che di immagini ed emozioni, le quali però sono più funzionali per ottenere prestazioni preordinate: vedi vari tipi di condizionamento (da Pavlov/Skinner in poi) praticati nell'addestramento degli animali e nella pubblicità]

 

↑2020.04.14 Mi parrebbe di cogliere qualche indicatore di eterodirezione sulla sedicente Chiesa di Dio Onnipotente, ma esprimo solidarietà verso chiunque sia perseguitato in violazione dell'Art.18 e 19 della dichiarazione universale dei diritti umani, nella fattispecie perseguitata dal PCC.

 

↑2020.03.25 su la <stampa> a firma Iacopo Iacoboni si monta diffidenza verso la Russia anche quando ci sta aiutando nella emergenza coronavirus; quello per cui sarebbero “All’80 per cento forniture inutili, solo un pretesto” appare come giornalismo pregiudizievole eterodiretto

 

↑2019.09.29 Radio Maria (che già il 15Mar <postava.fb> «Educate Greta Thunberg al pensiero critico (e salvatela dal Nobel)») pubblica non firmato un post poi rimosso dai toni estremamente duri: «Cara Greta ... Dopo che confondiamo i generi, vogliamo salvare le specie? Dopo che aiutiamo gli uomini a morire, vogliamo salvare le foreste? Volto indignato il tuo, o forse manipolato? Giovani, non lasciatevi ingannare!» [CzzC: faccio mio il commento di don Luca Peyron <fc> non contro Radio Maria, ma desiderio di una Chiesa che sappia ascoltare chi si batte per una società migliore, senza steccati ideologici; chi sostiene una causa giusta non è un nemico solo perché non ne sostiene altre. E aggiungerei: caro Padre Livio, sii prudente, perché anche attorno a te potrebbero aggirarsi manipolatori]

 

↑2018.10.18 <pn> la Chiesa Ortodossa russa ha rotto con Costantinopoli: frutto del divide et impera? Casus belli la Chiesa Ortodossa ucraina: che dell’autocefalia di Kiev si rallegrino Erdogan e Trump mentre se ne duole tanta parte dell’Ortodossia e del cattolicesimo, non parrebbe sospetto di eterodirezione? [CzzC: a tanto è riuscito il divide et impera Usa in Eurasia, con sogghigno di illuminati anglo-sionisti?]

 

↑2017.04.06 Criticando l'atteggiamento dei cristiani siriani e iracheni, si finisce per rivelare che «Trump è richiamato all'ordine da CHI COMANDA DAVVERO, E NON È LUI». Traggo da un blog la seguente critica che Introvigne il 2017.04 avrebbe indirizzato a cristiani del Medio Oriente: È da quando ero all’OCSE nel 2011 che critico l'atteggiamento dei cattolici siriani ... continua

 

↑2016.12.01 Mentre sarebbe in buona fede (o quasi) la stragrande maggioranza dei burloni che condividono sghignazzando la virtuale sagra del porco blasfemo, assai meno ingenui sarebbero gli eterodirettori che ordiscono blasfemie anticristiane di specie virtuale o reale come le sedicenti artistiche della serie  Charlie Hebdo, Arcigay, Rufus, Piss Christ, merda sul volto di Cristo, ... Perché tanto accanimento contro il CristoDio? A mio avviso perché l’esperienza cristiana (e in particolare la cattolica, mentre i protestanti paiono più addomesticabili dalla finanza cinica), è rimasta al mondo quasi l’unica forza capace di difendere, con solida dottrina e prassi, la dignità della persona anche opponendosi all’imperialismo cinico della dea pecunia, che si chiami capitalismo o capicomunismo o induismo dei paria/dalit o islamismo dei nababbi wahhabiti che brandendo petroldollari come frusta agguantano il vertice di HNHRC

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Come fare a discernere l’eterodirezione buona dalla manipolazione cattiva? Provo col criterio di libertà.

- Il succube della mafia è un eterodiretto/manipolato?
Evidentemente sì, perché se abbandonasse il clan, assai male gliene incoglierebbe.

- l filo-massone altolocato è un eterodiretto/manipolato?
se non avesse ceduto alla manipolazione non sarebbe probabilmente mai arrivato così in alto (vedi
DSK), vedi porte aperte/errori coperti

- Il credente, soprattutto se cattolico osservante il magistero petrino sarebbe un eterodiretto/manipolato?
Tanti credenti non sono liberi di liberarsi del loro credo per abbracciarne un altro senza subire ritorsioni, come prevede l’
Art 18 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (vedi cosa comminano certi islamisti o TdG ai loro apostati e disassociati), ma la fedeltà del cattolico è tra le più libere di dissociarsi (anche senza sbattezzi) e tra le meno promettenti vantaggi materiali, anzi, è tra quelle che statisticamente più espongono ad essere fobizzati, discriminati e perseguitati (non solo nelle aree del fondamentalismo islamista o masso-comunista, ma anche nell’Europa che, ad esempio UK, ammette l’esibizione del velo ma non del crocifisso); quindi nella fede cattolica vedrei molto meno ragioni che altrove per temere manipolazione di coscienze, e, forse proprio per questa libertà ed irriducibilità, i nemici del cattolicesimo, miranti a manipolare il consenso religioso, attaccano i cattolici come papasuccubi, proprio perché meno manipolabili di altre confessioni più piegate allo strapotere della cultura dominante.

Esiste una accezione positiva del termine eterodirezione, come la intenderebbe David Riesman: l'eterodirezione non sarebbe un'azione deliberata di un emittente verso un ricevente passivo; al contrario sarebbe un fondamentale atteggiamento di permeabilità, di "disponibilità" del ricevente verso influenze esterne. Sarebbe un atteggiamento attivo di ricerca della conformità.

[CzzC: Riesman dà qui della eterodirezione un’accezione positiva, nel senso che l’individuo eterodiretto sarebbe aperto alle idee altrui, sensibile agli indicatori di varianza, e, se si intendesse così la eterodirezione, sarebbe anche una buona dote. Scrive infatti Riesman: ciò che è comune a tutte le persone eterodirette è che i contemporanei sono la fonte di direzione per l'individuo, quelli che conosce o quelli con cui ha relazioni indirette attraverso gli amici o i mezzi di comunicazione di massa. Questa fonte è naturalmente "interiorizzata" nel senso che la dipendenza da essa come guida nella vita è radicata nel fanciullo molto presto. I fini verso i quali tende la persona eterodiretta si spostano con lo spostarsi della guida: è solo il processo di tendere a una meta e il processo di fare stretta attenzione ai segnali degli altri che rimangono inalterati per tutta la vita. [CzzC: trovo assai importante il criterio di tendere a una meta, ma ne parla senza rendersi conto che è proprio questo il punto cruciale: la meta. Ma cos’è la meta? La proiezione delle proprie aspirazioni più o meno deluse? Una utopia? Oppure una esperienza degna di fede nella sua riproducibilità e dunque analogabile a certezza probabilistica pro bene comune, seppure non scientificamente dimostrabile? E se si trattasse di meta rivelata da uno che si presunse Dio, sperimentata da millenni come feconda per il bene comune, la scarterebbe a priori il Signor Riesman?] Questo modo di tenersi in contatto con gli altri permette una stretta conformità di comportamento (...) attraverso una eccezionale sensibilità per le azioni e i desideri degli altri ( 1950, tr. it. pp. 29-30).

fino ad asserire che il più grande conformismo è compatibile con il più grande pluralismo delle forme politiche e comunicative, dal momento che nella società prevalgono ad ogni livello le spinte imitative, appena temperate da una ricerca della "differenza marginale".

[CzzC: è evidente che la densità dei pecoroni al mondo sia maggiore di quella delle persone che liberamente, responsabilmente e ragionevolmente scelgono (in alcuni snodi cruciali del loro assetto comportamentale) di non conformarsi alla cultura dominante, pur senza scartare alcunché di detta cultura che veramente favorisse il bene comune; è evidente che quando queste persone libere, responsabili, sagge e caritatevoli, affermassero nella polis i loro distinguo rispetto alla cultura dominante, magari parlando di valori non negoziabili, verrebbero avversate dai tifosi della cultura dominante,

- sia per il fenomeno sociologico di emarginazione del diverso nella tribù dei conformisti

- sia perché i regimi usano proprio la propensione al conformismo come forza motrice socio-politica sfruttabile per la conservazione del potere e, dunque, preferiscono l’anonimato all’identità (nelle masse ovviamente, perché i vertici del regime amano marcare la loro identità perfino mettendosi in divisa militare o agghindandosi nei loro templi con stole, medaglioni e simboli faraonici, e pretendono obbedienza settaria, non disdegnando inchini devoti).

Trovo singolare correlazione tra

eterodirezione (in senso manipolatorio sfruttante la prevalente tendenza al conformismo)

anonimato avversante le identità che ad esempio affermassero valori non negoziabili nella polis,

relativismo avversante le radici cristiane della nostra civiltà

matrici del mainstream].