VENEZUELA e il fallimento del castro-chavismo
<Wikip>: strutturato in 23 Stati e un distretto federale (Capital), 28M abitanti, il Venezuela è ancor oggi considerato un paese in via di sviluppo con un'economia basata principalmente sul petrolio. Sotto il governo di Maduro sono emersi gravi problemi, derivanti dalle politiche economiche di Chavez, che hanno portato a razionamenti e scarsità anche di generi di prima necessità, il che, unito ad accuse di corruzione e cattiva gestione del governo del paese, ha portato a forti proteste popolari nella seconda metà del 2013. Le proteste, che hanno causato diverse vittime, proseguono nel 2014 e dopo ancora.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/10/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: socialismo del 21° secolo; responsabilità della teoglib?
↑2022.10.12 L'Occidente non è riuscito a convincere l'India a votare in assemblea ONU la condanna della Russia, cosicché, pur aumentata al 46% dal 43% dello scorso marzo la percentuale della popolazione mondiale configurata dai 143 stati a favore della condanna sul totale votante, anche stavolta il "sì" non ha raccolto la maggioranza della popolazione mondiale, essendo mancato il peso degli 1,4 miliardi di abitanti dell'India. <open tgc24> 5 gli stati contrari (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Nicaragua, Siria), 35 gli astenuti, ma alcuni dei 35 stati astenutisi lo scorso marzo ora hanno votato a favore (Angola, Bangladesh, Iraq, Madagascar, Senegal), il Nicaragua contro, El Salvador e Iran non hanno votato; 8 i nuovi astenuti (Eritrea/exContro, Eswatini, Etiopia, Honduras, Lesotho, Thailandia, Togo, Uzbekistan); 10 non hanno votato (Azerbaijan, Burkina Faso, Camerun, Gibuti, El Salvador, Guinea Equatoriale, Iran, Sao Tomè Principe, Turkmenistan, Venezuela)
↑2022.03.31 <cryptonomist> Esiste una forte correlazione tra l’entusiasmo per gli investimenti in criptovalute ed il livello di corruzione dei governi. Quali sono i Paesi i cui abitanti sono più propensi a dire che le criptovalute siano un buon investimento? Nigeria (87%) membro del Commonwealth, Venezuela (81%), Ghana (78%) e Kenya (77%) entrambi del Commonwealth, Filippine (73%), Paesi che nella classifica di quelli più trasparenti si trovano tutti nella parte bassa della classifica. Invece tra i paesi con i cittadini più bearish sulle criptovalute troviamo Germania (17%) Svezia (18%), Norvegia (20%), Canada e Giappone (24% ciascuno), tutti Paesi nella parte più alta della classifica, con Svezia e Norvegia al quarto posto assoluto.
↑2022.03.02 <rainews tg24> ONU condanna la Russia per invasione Ucraina <jpg>: 141 sì, 5 no (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Eritrea), 35 astenuti: Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Algeria, Angola, Armenia, Bangladesh, Bolivia, Burundi, Rep.Centrafricana, Congo, El Salvador, Guinea Equatoriale, Cuba, Kazakistan, Kyrgyzstan, Laos, Madagascar, Mali, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Senegal, Sudafrica, Sud Sudan, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Uganda, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe [CzzC: non potrei che approvare il voto dell'Italia, ma fa pensare che più della metà degli umani (51,76% senza contare i 5 stati che han votato contro e i 12 che non hanno votato affatto, Azerbaijan, Burkina Faso, Camerun, Eswatini, Etiopia, Guinea, Guinea-Bissau, Marocco, Togo, Turkmenistan, Uzbekistan, Venezuela) si astenga dal condannare un'invasione illegale, pur di non farsi equivocare consenziente all'imperialismo dei petroldollari. O più della coscienza poté la bilancia dei pagamenti con Cina e/o Russia come in molti Paesi dell'Africa?]
↑2019.05.11 intervista a Giulietto Chiesa <youtube> dalla lettura dei documenti prodotti dal Pentagono già lo scorso novembre è sempre più evidente il rischio di uno scontro mondiale, anche con utilizzo di armi atomiche, che vede il contrapporsi degli Stati Uniti d'America contro Russia e Cina. E hanno fretta di arrivare allo scontro: l'impero lo vincerebbe? È possibile fermare la deriva? Intanto vedi Ucraina e Venezuela, ...
↑2019.03.14 <tw> ACS in Venezuela raccoglie la drammatica testimonianza del Cardinale Baltazar Enrique Porras Cardoso, che descrive la sofferenza del popolo immiserito dall’ideocrazia funzionale al regime anziché alle necessità primarie della gente: il salario di un mese vale poche uova. È una situazione grave come la Siria senza guerra.
↑2019.02.24 <arte.tv agi google cesi2017> Perché la sinistra continua ad inanellare sconfitte in Sudamerica? Marco Enriquez-Ominami (ex candidato socialista alla presidenza del Cile) lo chiede direttamente alla gente dell’Avana, e ai responsabili politici di oggi e di ieri: Nicolas Maduro <aff> in Venezuela, Evo Morales in Bolivia, l’ecuadoriano Rafael Correa oggi rifugiato in Belgio, la brasiliana Dilma Rousseff e l’uruguaiano José Mujica. La rivoluzione socialista in America Latina è appesa un filo: ferma a Cuba, agli sgoccioli in Venezuela, aggrappata a un solo uomo al potere in Bolivia; tradita in Ecuador; fallita nel suo compromesso globalista in Brasile; battuta alle urne in Colombia, ma ancora in moto in Uruguay. Come fare? [CzzC: il socialismo - che parrebbe affine alla Dsc ben più del cinismo capitalista - dovrebbe essere promosso con progressivo coordinamento mondiale, con spinta democratica sostenuta dalle maggioranze lavoratrici in contenimento dei redditi speculativi: in un singolo stato il socialismo potrebbe solo scendere a compromessi con lo strapotere della finanza, altrimenti questa lo schianterebbe, visto che può pilotare una potenza monetaria 13 volte più grande del lavoro/pil mondiale]
↑2019.02.13 <corriere> Lettera del Papa al «signor Maduro»: Francesco deluso, accordi disattesi. Tre pagine firmate «Francisco», una risposta alla richiesta di mediazione arrivata da Caracas: «Quanto concordato nelle riunioni non è stato seguito da gesti concreti»
↑2019.01.27 Guaidò col grembiulino da massone se la ride <tempo> tra grembiulati per scherzo o per fratellanza?
↑2019.01.24 <s24h google repubbl post l43> Maurizio Landini è eletto segretario Cgil col 93% dei voti nel congresso di Bari; subito inciampa <s24h> sulla mozione pro Maduro. Vincenzo Colla sarà vice, Susanna Camusso incaricata per la politica internazionale.
↑2019.01.24 <TulsiGabbard.tw> Gli Stati Uniti devono rimanere fuori dal Venezuela. Si lasci che i venezuelani determinino il loro futuro: noi non vogliamo che altri paesi scelgano i nostri leaders, quindi dobbiamo smetterla di cercare di scegliere i loro.
↑2019.01.24 <google agi fq> La tragedia del Venezuela: due presidenti in carica e nessuna democrazia. Il 35enne Juan Gerardo Guaidó Marquez si autoproclama presidente, sollecitato dagli Usa che subito lo riconoscono; non così Russia, Cina, Messico, Cuba, Nicaragua, Bolivia, Uruguay.
↑2019.01.18 <tempi> Venezuela. Maduro contro i sacerdoti che lo criticano: «Sono diavoli con la tonaca» e li vorrebbe «processare in diretta tv». <agensir> Mons. Parra (arcivescovo di Coro): “Maduro si ritiri per il bene del popolo” [CzzC: ma che dicono i teogliboni che han votato per lui come per il predecessore Chavez?]
↑2018.09.14 <agcn> Maduro vola in Cina a chiedere aiuto contro l'iperinflazione. La Cina è la più grande fonte di investimenti esteri del paese colpito dalla crisi: petrolio in cambio di prestiti.
↑2018.07.gg <giornale> Crisi in Venezuela: inflazione tocca livelli record <mifin> L'FMI prevede che entro la fine del 2018 il tasso di inflazione in Venezuela salirà a 1.000.000%: il ritmo degli aumenti dei prezzi ha raggiunto livelli paragonabili a quelli della Repubblica di Weimar nel 1923 o dello Zimbabwe alla fine degli anni 2000
↑2018.04.19 <foglio> L'incubo dei venezuelani sotto il chavismo: mangia quattro chili di carne all’anno, perde peso, si cura con le medicine per cani: flash sul venezuelano che cerca di sopravvivere al regime di Maduro.
↑2018.02.01 <sussidiario> l'ombra di Cuba dietro il tiranno Maduro? Antonio Ledezma è stato sindaco di Caracas. Arrestato dal regime senza accusa, è riuscito a scappare a Madrid e ora combatte per la democrazia nel suo Venezuela dall'estero. la Corte dell'Aja potrebbe aiutare.
↑2017.11.15 <s24h>: Venezuela, default di un solo giorno con «l’aiutino» di Russia e Cina [CzzC: lo leggo come indicatore di possibili alternative all’imperialismo del petroldollaro, cambiamenti che, in casi come questo, non parrebbero in peggio]
↑2017.09.01 <tempi>: fuga dal Venezuela: un paese in ginocchio preda di un regime che non permette l’arrivo di aiuti destinati agli enti caritativi. Come si arrangiano i venezuelani: numeri, drammi, abusi
↑2017.08.26 Colgo questa bella foto del Che Guevara alla finestra del Circolo Arci di Brentonico: «hasta la victoria siempre» [CzzC: concorderei se si trattasse di vittoria del Bene sul male, della giustizia sull’ingiustizia senza sacrificare innocenti, ma a ben guardare la storia reale del Che e dei regimi che lo vessillano, non ultimo il castro-chavismo ...]
↑2017.08.03 Diplomazia vaticana tenta di ridurre gli errori e le vittime del castro-chavismo: donde deriva il "potere" vaticano, che altrove sarebbe rifiutato come ingerenza?
↑2017.05.12 <tempi>: Maduro ha cacciato il ministro della sanità del Venezuela che aveva reso noti i dati sulla mortalità infantile aumentata del 30%. [CzzC. commento]
↑2017.05.11 <tempi>: Chi è il venezuelano padre Sosa Abascal, attuale superiore generale dei Gesuiti (papa nero). [CzzC: che sia per questo che il Vaticano può dettare condizioni a Maduro per far da mediatore?]. Il pontificato di Fr1 tiene insieme sant’Ignazio e la Chiesa “in uscita”: indagine con interventi di Aldo Maria Valli ...
↑2014.12.18 <sole24h>: Dietro il disgelo Cuba-Usa il rischio crac del Venezuela: la caduta dell'ultimo muro che separa Miami dall'Avana, ha molti padri: Raul Castro e Barack Obama, ma anche Fidel, il Papa e persino la lobby economica della Florida ormai convinta dell'inutilità dell'embargo, in vigore da oltre 50 anni. Ma è la crisi venezuelana a essere stata determinante: Cuba da quasi tre lustri, riceve ogni giorno 110mila barili di greggio, che rivende oltre a garantire il funzionamento dei servizi essenziali; il crollo del prezzo del petrolio, spinge il Venezuela sull'orlo del collasso economico. L'inflazione supera il 60%, i beni di consumo più elementari scarseggiano. Il riavvicinamento è innanzitutto una questione di sopravvivenza. [CzzC: vedi socialismo del 21° secolo]
↑2014.10.26 <alternativacomunista>: Cuba e Venezuela: un dibattito nella sinistra: Castrochavismo: auge e decadenza: I governi cubano e venezuelano contano sull’appoggio della maggior parte delle organizzazioni della sinistra mondiale. Quest’appoggio, tuttavia, ha vissuto il suo punto più alto nel decennio trascorso e oggi è in decadenza, accompagnando la situazione di crisi di questi governi.
↑2014.07.15 La situazione del Venezuela raccontata dl vescovo Ovidio Perez Morales: La vita politica è come una tenaglia che si sta chiudendo ... È un totalitarismo basato sul modello cubano che comprende i media, il sistema educativo, l’ethos del popolo e i suoi valori, modello inefficiente perché depotenzia la società assorbendola nello Stato ... Più che di socialismo e comunismo si tratta di statalismo feroce dove tutto dipende dal governo centrale e la base non ha nessun potere, un capitalismo di Stato incentrato sul lìder maximo. Non si nega che il chavismo abbia dedicato molta attenzione ai poveri, ma prevalentemente in un’ottica di propaganda e di creare dipendenza verso lo Stato piuttosto che di autentica promozione dei poveri: il bilancio dello Stato è alimentato prevalentemente dalle entrate petrolifere, ma solo dal 40 per cento circa dei profitti del petrolio; l'altro 60 per cento va a un fondo di stabilizzazione macroeconomica che il capo dello Stato utilizza a sua discrezione, senza rendere conto a nessuno, ad esempio con le misiones populares e gli aiuti internazionali ai paesi amici: il governo non avrebbe al suo servizio una clientela di stati latinoamericani che alle riunioni dell’Osa votano come vuole lui, se non disponesse dei proventi del petrolio.
<italianieuropei>: si incrina l’amicizia Cuba-Venezuela: Aléxis Márquez parla a nome della sinistra venezuelana contro il Chavismo: anche per gli amici cubani l’insigne venezuelano analizza la realtà di un paese con un’economia in ginocchio, altissimi indici di miseria, disoccupazione e delinquenza. Un paese diviso da odi feroci che si riversano anche sui cubani. «Duole vedere in Venezuela manifestazioni apertamente anticubane – sostiene Aléxis Márquez –... In passato mai nessuno si sarebbe azzardato a bruciare una bandiera cubana. L’odio verso Cuba è una conseguenza della politica di Chávez ... mi chiedo come mai Fidel Castro, che considero un grande statista, stia alimentando una situazione di questo genere sapendo che Chávez è un fenomeno transitorio. Non c’è petrolio che valga. Due popoli fratelli oggi si odiano ... Quanto bisognerà lavorare per ricucire strappi tanto profondi e dolorosi?».
↑2013.12.17 Il Venezuela verso il disastro economico: Nonostante questa nazione venga additata come esempio del successo delle teorie economiche d’estrema sinistra, la realtà dei fatti è che il Venezuela sta collassando su sé stesso, e che la sua economia, così impostata, non è in grado di resistere a lungo, se non al costo d’un’estrema perdita di benessere da parte dei cittadini.
↑2012.02.gg <bentornatabandierarossa>: Il Socialismo sudamericano: un faro per il mondo. Appunti a margine di un viaggio in Venezuela. Caracas: centro propulsore continentale dell’integrazione latino-americana e capitale mondiale del cosiddetto “Socialismo del XXI° secolo”.
↑2000.mm.gg <italianieuropei>: Chávez/Venezuela mira ad essere leader del Terzo Mondo: Visita nazioni proibite come Libia e Iraq, lancia dichiarazioni di fuoco contro il neoliberalismo e gli Stati Uniti, flirta con le FARC colombiane, si schiera a fianco dei no global. E, soprattutto, si dichiara apertamente amico di Cuba e di Fidel. Amicizia che si traduce in fiumi di petrolio che annacquano gli effetti dell’embargo americano. Il 30 ottobre del 2000 Venezuela e Cuba firmano il «Convenio Integral de Cooperación». Il Venezuela si impegna a fornire petrolio (fino ad un massimo di 53.000 barili al giorno di crudo e prodotti derivati), Cuba assistenza nelle aree dell’agricoltura, della medicina e dello sport. Migliaia di dollari escono dalle tasche dello Stato venezuelano per finanziare scambi di ogni tipo con Cuba. Piovono denunce di ingerenza cubana nei servizi segreti venezuelani. L’opposizione reagisce con rabbia alla presenza nel paese di medici e maestri cubani mentre negli ospedali, per mancanza di tutto, i medici locali giocano macabre roulette russe con la vita dei pazienti.