Super-dazi trumpiani 2025.04

ultime carte giocabili dal primato economico USA per evitare il sorpasso fra pochi lustri?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/04/2025; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2025.04.03 <google tg24 adnk> ieri sera il super-Donald mi è apparso come un visionario mitico re Mida che si esprimeva simile ad invasati seguaci del reverendo Moon, dei cui simpatizzanti ha citato l’ex premier Shinzo Abe, forse non a caso.

   Per amore della democrazia, di cui gli USA sono ancora un baluardo mondiale assieme all’Europa, mi augurerei che la pomposa firma di ieri sera faccia più bene che male almeno agli USA, ma temo più male che bene mediamente per tutti, anche per il super-ego.

   Mi domando quale intelligenza artificiale abbiano usato i suoi consulenti economico-finanziari per convincerlo che, stangare perfino gli amici con enormi dazi isterici, non faccia anche al suo Paese danni simili a quelli che ha deciso di infliggere ai concorrenti.

   Azzardo un’ipotesi: la suddetta “intelligenza” potrebbe essere quella che ispira un padrone di casinò e i suoi consulenti esperti in teoria dei giochi? Ricordando come quella “intelligenza” abbia suggerito il frasario «non hai le carte» con cui fu umiliato e minacciato Zelensky, potremmo supporre che suggerisca anche di bluffare, pur di giocare una delle ultime carte giocabili dalla attuale supremazia mondiale USA per evitare di essere sorpassata fra pochi lustri quantomeno dalla Cina; dato che tale supremazia economico-militare consente effettivamente agli USA di poter usare l’arma della minaccia-ricatto, la sceneggiata di ieri sera potrebbe essere stata montata per far accadere un mai accaduto prima, onde vedere l’effetto che fa nell’immediato, per poi mestare nelle acque agitate addivenendo a più miti consigli con chi si piegasse al ruolo della parte del più debole che cerca un compromesso per evitare il peggio: sarebbe un classico della teoria dei giochi.

   Oso peraltro ancora sostenere che, come italiano ed europeo più debole di altre superpotenze, preferirei dover trattare un compromesso con l’attuale democrazia USA, piuttosto che essere piegato a trattare con una superpotenza dittatoriale come quella pilotata dall’attuale PCC: basti vedere come sono state ridotte le libertà economico-politiche di certi Paesi che si sono “venduti” all’abbraccio dell’attuale PCC: ad esempio Venezuela, Nicaragua, Myanmar, Cambogia, Angola ed altri Paesi africani, fra l’altro indotti a votare all’ONU come Cina comanda.