Le LINEE DI NAZCA in Perù - geoglifi

<wikipedia> sono linee tracciate sul terreno, del deserto di Nazca, che si estende per una ottantina di chilometri tra le città di Nazca e di Palpa, nel Perù meridionale. Le oltre 13.000 linee vanno a formare più di 800 disegni, che includono i profili stilizzati di animali.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 25/11/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ufo, raggio di solitudine

 

2023.11.24 [CzzC: dialogo su Facebook con NC che ritiene le linee di Nazca/Perù, “uno dei più grandi misteri dell’umanità”; keys alieni, raggio di solitudine]

Traggo da <Geometria Sacra & Mandala.fb> postato da NC

I MISTERI DELLE LINEE DEI NAZCA

Nel deserto vicino a Nazca, un Perù, in un’aria che si estende per diversi chilometri quadrati, si trova uno dei più grandi misteri dell’umanità. Parliamo delle cosiddette “Linee di Nazca”, vale a dire disegni enormi, grandi diverse centinaia di metri ciascuno. Ad esempio, il disegno della lucertola è lungo oltre 180 metri. Per fare un paragone, la Statua della Libertà è lunga “solo” 93 metri. Nessuno conosce l’età di questi disegni, ma tutti gli archeologi sono concordi nel fatto che si trovano lì da migliaia di anni. La loro realizzazione ha dei punti al momento inspiegabile. Esaminiamone alcuni.

(1) In realtà questi disegni non sono tracciati sul terreno. In quella zona del deserto ci sono delle pietrine di colore diverso dal terreno. Le pietre sono chiare, il terreno è scuro. Spostando le pietre e creando dei sentieri, da lontano questi sentieri appaiano come una “linea” scura su fondo chiaro. Sembra una sciocchezza, se non fosse che questo effetto ottico è visibile solo dall’alto. A livello del terreno, nessuno si renderebbe conto di trovarsi al cospetto di un disegno. Inoltre, vista la loro enormità, le varie figure sono apprezzabili nella loro interezza solo da notevole altezza. Che senso ha disegnare figure che non si è in grado di vedere a meno che non ci si trovi a grande altezza?

(2) Uno dei disegni raffigura una balena nella sua interezza. Come faceva un popolo delle montagne, che viveva ai bordi del deserto, a disegnare una balena con grande precisione? Inoltre, alcuni disegni come la scimmia e il ragno non appartenevano agli animali che vivevano in quella zona. Da dove venivano i Nazca, se conoscevano quelle specie animali? Inoltre, il ragno raffigurato ha l’organo sessuale posizionato sulla zampa. Solo una specie di ragni al mondo ha questa particolarità. Inoltre, si tratta di un dettaglio visibile solo con una lente di ingrandimento. Come facevano i Nazca ad avere conoscenze così approfondite della fauna terreste che, teoricamente, non dovevano nemmeno aver mai incontrato?

(3) Vicino alla balena si trova l’unico disegno “umanoide” di tutta la composizione, ed è soprannominato dai ricercatori con il nome di “L’astronauta”. Infatti, “sembra” un essere dalle sembianze umane con un casco e una tuta. Proprio sotto “l’astronauta” sono disegnati una serie di “triangoli”, del tutto simili ai “triangoli neri” volanti, avvistati da diversi piloti di caccia militari negli ultimi anni. Poco spostato sulla sinistra si trova la stilizzazione di una cometa. Quella parte del disegno sembrerebbe dirci che, durante il passaggio di una cometa, i Nazca videro dei “triangoli” nel cielo e vicino ad essi “l’astronauta”. Visto che quelle linee esistono da millenni, non è possibile che i Nazca siano stati condizionati da Hollywood o dalla fantascienza. Evidentemente hanno disegnato qualcosa che per loro era estremamente importante. Inoltre, questo racconto è identico a quanto raffigurato nelle stele di Göbekli Tepe. Anche in Turchia, gli scultori incisero sulle stele che durante il bombardamento di comete di 12.000 anni fa videro esseri “metà umani metà uccelli” nel cielo. Semplice coincidenza? Cosa cercavano di dirci i Nazca con quella loro gigantografie?

L’articolo continua sul libro:

HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

 

[CzzC: dicesi «un'area che si estende» non «un'aria». Leggiamo roboanti termini acchiappa clic come "uno dei più grandi misteri dell'umanità» quando basterebbe dire che ci sono diverse spiegazioni, alcune delle quali fantasiose screditate dalla scienza.
Traggo da
https://it.wikipedia.org/wiki/Linee_di_Nazca: l'ipotesi più accreditata e realistica circa la costruzione delle linee di Nazca induce a pensare che gli antichi peruviani abbiano dapprima realizzato disegni in scala ridotta che sarebbero stati successivamente riportati (ingranditi) sul terreno con l'aiuto di un opportuno reticolato di corde (in maniera simile a come fece Gutzon Borglum, l'artista che scolpì i volti dei Presidenti statunitensi sul monte Rushmore). Quest'ipotesi sarebbe avvalorata anche dai reperti archeologici rinvenuti da Reindel e Isla durante i loro studi.]

NC: su questo non mi trovi d’accordo, la cosiddetta scienza ne ha dette di cavolate, si guarda la pagliuzza senza accorgersi della trave nell’occhio, ma va da se che è più facile screditare che avvalorarne la spiegazione scritta sopra.
Le linee di Nazca sono state scoperte nel 1927 e rappresentano tutt’oggi un mistero, non ci sono spiegazioni ufficiali! Ma ti invito a guardare oltre,
Graham Hancock, ha scritto dei libri fantastici riguardo a questi misteri e ora stanno prendendo in considerazione le sue spiegazioni anche dalla cosiddetta scienza, più esattamente dall’ archeologia canonica.
Ma ti pongo una domanda a riguardo delle linee di Nazca, spiegami come hanno potuto riprodurre quel tipo di ragno non comune in quella zona e riprodurne l’apparato riproduttivo visibile solo con una lente d’ingrandimento?
Secondo alcuni questo ragno apparterebbe alla famiglia dei Ricinulei, originaria di zone quasi inaccessibili della foresta Amazzonica (1500 km più a nord).

[CzzC: credi negli alieni?]

NC: assolutamente si! È riduttivo chiedere “credi negli Alieni”, com’è posta la domanda parrebbe essere un po’, una presa in giro, come dire credi negli asini che volano!
Partiamo dalla base, nozioni di
astronomia, la nostra galassia conta circa dai 200 a 400 miliardi di stelle, per ogni stella, sole, esiste un sistema solare, fatto di pianeti, nella peggiore delle ipotesi poniamo la possibilità dello 0,1 percento che esista un pianeta come il nostro, nella giusta distanza e posizione, dove possa formarsi vita, vita intelligente, si stima che l’universo abbia un’età dal big bang (sempre se sia esistito un inizio) di circa 14.000 miliardi di anni, ecco, su quella possibilità, lo 0,1 % posta solo sulla nostra via lattea, parrebbe possibile una quantità di pianeti simili alla terra che varia in milioni di possibilità! E questo solo riguardo alla nostra galassia.
Ora estendiamo questa possibilità all’universo intero, o al multiuniverso come le nuove scoperte ipotizzano, è una domanda la sua da essere posta in termini così superficiali?

[CzzC: nessuna presa in giro, era solo una stringata domanda e ti sono grato per la risposta. Anch'io ritengo che, probabilisticamente parlando, ci possano essere forme di vita su altri pianeti dell'universo, ma quel che conta, anche in relazione a certi cosiddetti "misteri", è se esistano forme di vita evolute come o più della nostra in grado di raggiungerci o, quantomeno, di comunicare con noi.
A tale scopo mi limito ad osservare il nostro
raggio di solitudine]

NC il nostro raggio…. Ma quello di altri esseri viventi? Potrebbero essere evoluti tanto da poter viaggiare nello spazio alla velocità del pensiero, ipoteticamente parlando nel nostro limite conosciuto, ma non nelle infinite possibilità che potrebbero celarsi e rivelarsi da qui a qualche anno… nulla è impossibile, abbiamo appena fatto un battito di ciglia da che è la nostra comparsa in termini di paragone con il tempo dell’universo, forse anche meno

[CzzC: convengo con te che, in termini di multiverso, i nostri attuali concetti di spazio-tempo potrebbero venire surclassati; finora, tuttavia, non abbiamo alcuna prova che qualcuno degli ipotetici multiversi abbia interagito col nostro; perciò, quando parliamo in termini fisici, umilmente mi attengo ai riscontri delle leggi fisiche a noi note finora (compresa relatività, quantistica e principio di indeterminazione), con tutto il rispetto per chi argomenta ipotizzando leggi ed esistenze diverse.
Comunque anch'io non limito il mio vivere e i miei convincimenti alla sola fisica dell'osservabile e misurabile: al riguardo mi piace distinguere tra
ragione e razionalità.
Grazie della chiacchierata].