2023.02.18 <avvenire> nella legge spagnola sulla transessualità (diritto alla «autodeterminazione di genere» per tutti gli over 16 senza consenso genitoriale) ci sono grandi questioni irrisolte. È ben più solitudine che autodeterminazione quella che portasse un sedicenne a far modificare il proprio sesso all’anagrafe senza valutazione medica e senza il consenso dei genitori. Sarebbe previsto un  accompagnamento? Qui la legge spagnola, forse per evitare di trattare con analoga superficialità anche azioni irreversibili come eventuali terapie ormonali, delega alle norme regionali: il colmo della irresponsabilità.

[CzzC: commento per amici che come me trovano esagerata la rilevanza di questo fenomeno rispetto alla sua marginalità: proprio la sproporzione tra la marginalità delle esigenze trans e la rilevanza con cui la politica se ne occupa, fa pensare che ci sia una eterodirezione ben più potente di quella che da Marocco e Qatar pilotò pedine cavalli di Troia nelle massime istituzioni europee.

Non abbiamo prove che pro genderCrazia ci siano pressioni prezzolate come dai suddetti reami, ma le forme persuasive o ricattatorie possono essere molteplici.

Non sappiamo chi siano i registi di cotanto pushing, ma possiamo ritenere molto probabile che nella fattispecie si stiano manovrando armi di distrazione di massa, fino a brandire come diritti civili certe pretese che talvolta parrebbero piuttosto capricci stravaganti; il fatto che ciò accada soprattutto in Occidente fa ulteriormente temere, perché, mentre l'Occidente con tutta questa dedizione all'omoTransSessismo, si esibisce rispettoso delle libertà individuali più delle dittature russo-cinese-islamiste, potrebbero crescere a decine di milioni le persone che, anche per questi eccessi, arrivano a preferire le suddette dittature piuttosto che le nostre democrazie.