AMICUS PLATO, SED MAGIS AMICA VERITAS
Platone mi è amico, ma più amica mi è la verità: ad esempio?
- Condannare la pazzia di Putin massacratore dell'Ucraina e perorare il sostegno umanitario all'#emergenzaUcraina non implica dover tacere le responsabilità dei potenti in armi e finanza che erano consapevoli di avvicinare il fuoco all'esplosivo.
- tenere aperto il dialogo interreligioso, non significa rinunciare ad avere il coraggio di tentare correzione fraterna (reciprocabile) a chi educasse come costei qui e costui qui.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 18/08/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: caritas in veritate più che veritas in caritate
↑2024.08.18 aforisma su <fb> «Le persone buone quando sono offese, tacciono, tacciono non perché non sanno difendersi, ma perché sono consapevoli che scendere allo stesso livello degli imbecilli offende la loro intelligenza» (Luigina Scudiero). [CzzC: DIPENDE! Dipende dal contesto; ad esempio, se fosse mio figlio o mio nipote ad offendermi, resterei tutt’altro che zitto; per scegliere se tacere o no, potrebbe essere utile adottare il criterio di una cristiana virtù, la previdente PRUDENZA che coniuga verità e amore nell’ESPRIMERSI, anche evitando la supponenza di chi decidesse di tacere solo per non abbassarsi al livello degli imbecilli; continua qui].
↑2022.03.22 Libere idee in libero dibattito/Ucraina di Luca Ricolfi su <repubblica> Il meccanismo che non ci lascia discutere liberamente, senza accusarci reciprocamente di stare dalla parte sbagliata, fu scoperto e studiato nei primi anni '50 dallo psicologo sociale americano Leon Festinger: viene chiamato "riduzione della dissonanza cognitiva"; il bisogno di coerenza interna della mente umana è così forte da generare meccanismi di correzione radicali, autoinganni, la renitenza a prendere atto dei dati di realtà. Abbiamo bisogno di pensare che il mondo delle vittime sia senza ombre, e che quello dei carnefici sia del tutto privo di umanità (reductio ad Hitlerum). Ogni spiegazione del male ci appare un'offesa al bene, e il bisogno di sentirci dalla parte del bene ci impedisce di vedere i nostri limiti. Se può essere vero, come scrisse Primo Levi, che "comprendere è quasi giustificare", è altrettanto vero che spiegare il male (che è cosa ben diversa dal comprenderlo) è essenziale per evitare il suo ripetersi.
↑2022.03.20 <fb> Certo che dobbiamo mettere le persone sofferenti ben davanti alle analisi (ho già fatto due bonifici per sostenere gli aiuti umanitari all'#EmergenzaUcraina, mi interesso per l'accoglienza dei profughi, oltre che pregare per la pace) e ciascuno può provvedere con piccole gocce nel mare di bisogno umanitario generato da un'aggressione pazzesca, che, per quanto criminale, disumana, sacrilega e ripugnante non deve farci ignorare le responsabilità dei potenti in armi e finanza che erano consapevoli di avvicinare il fuoco all'esplosivo, per dirla con con un analista USA non sospettabile di putinismo come quel George Frost Kennan (1904-2005) che sul New York Times nel 1997 scriveva: “L'allargamento a Est della Nato, fino ai confini della Russia, si potrebbe trasformare nell’errore più fatale della politica americana dalla fine della Guerra Fredda… questa decisione susciterà tendenze nazionaliste e militariste anti-occidentali nell'opinione pubblica russa, potrà avere un effetto avverso sullo sviluppo della democrazia russa, ripristinare l'atmosfera della Guerra Fredda nelle relazioni Est-Ovest, e spingere la politica estera russa in direzione contraria a quella che vogliamo».
Prego anche per il buon successo della diplomazia di Turchia e Cina sconfortato nel vedere quanto sia caduta in basso la capacità diplomatica della nostra Europa al traino degli illuminati petroldollari.
Un lettore/fb mi commenta così: «una corretta sintesi tra umanità, solidarietà e rispetto per la ricerca della verità anche se da molti giudicata un esercizio di parte. "amicus Plato, sed magis amica veritas"».
↑2022.03.17 qualcuno si dichiara non disposto a sentire le argomentazioni di chi, pur condannando la pazzia di Putin, addita anche, senza giustificarlo, responsabilità per errori dell'espansionismo Nato, quantomeno per prevenirne la reiterazione. [CzzC: io sono disposto a sentire tali argomentazioni, e non solo per il rispetto della libertà di espressione, ad esempio queste <fq tempo> del prof Alessandro Orsini della Luiss sconfessato dall'Ateneo romano per le critiche verso l'allargamento della Nato]