Né radicalismo né COMPROMESSO?
Pratico discernimento in risposta ad un amico.don.fb che aveva postato un bell'aforisma di Dietrich Bonhöffer: «L'interrogativo riguardante la vita cristiana non trova soluzione o risposta né nel radicalismo né nel compromesso, ma solo in Gesù Cristo stesso».
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: mediazione; bene comune, moralità; relativismo; male minore; pattuizioni
↑2021.01.18 Confermo e distinguo quanto in sommario.
- Né il radicalismo dei teogliboni, né l'inflessibile tradizionalismo scismatico dei Lefebvriani
- Né il modernismo, né la diffida a chi non volesse abrogare la 194 pur di salvare l'obiezione di coscienza
- Né lo spirito del mondo, né la maschera di intolleranza che stronca il dialogo con i diversamente credenti o non credenti
- Il COMPROMESSO non significa RELATIVISMO indifferentista
- Il COMPROMESSO sarebbe IMMORALE se permettesse il male per un utilitarismo personale, ma sarebbe MORALE quando, per salvare il maggior BENE COMUNE, cercasse la PATTUIZIONE politica che, pur non potendo impedire azioni da noi ritenute malefiche commesse da chi non le intende malefiche, ci permetta di non commetterle in pari libertà e dignità (diritto alla obiezione di coscienza) e di promuoverne la prevenzione.
- Sarebbe IMMORALE piccarsi per un nuovo referendum abrogativo della 194, rischiando che per reazione gli abortisti impediscano ai medici obiettori di fare i ginecologi negli ospedali pubblici, come vorrebbero questi influenti ...
- Sarebbe IMMORALE piccarsi contro una legge che riconoscesse alle unioni omosessuali diritti economico-civili simili ai matrimoni eterosessuali, ottenendo per reazione che venga legalizzata la pratica dell'utero in affitto e che venga impedita la priorità educativa di quei genitori che volessero evitare ai figli minori la genderdidattica omosessista
- Se il COMPROMESSO (inteso come conciliazione di posizioni distanti quantomeno pro male minore) è l'arte della politica, e se la politica è una SOMMA FONTE DI CARITÀ come dicono i nostri papi, usiamo discernimento prima di mettere in cattiva luce la parola COMPROMESSO;
- Politicamente parlando io riterrei che un compromesso tra centro-destra e centro-sinistra ...
- Quanto ai compromessi con la propria coscienza, mi confronterei col confessore, e a chi ironizzasse questo sacramento augurerei di avere più buoni che cattivi maestri, perché è da lì che viene una COSCIENZA rettamente o malamente formata, non dal DNA, il che sostengo anche discernendo rispetto al Kant del "il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me", perché la legge morale (coscienza del bene e del male) non viene dalla genetica e se è malamente formata da cattivi maestri, da malefiche ideologie, può diventare la legge tipo quella dell'Isis o di Hitler o dei Kmer Rossi o ...
- Né mi fido che sia lo stato l'essenza della eticità
- Né potrebbe bastare il criterio della maggioranza democratica come ben documentò Benedetto XVI (Hitler aveva una maggioranza democratica plebiscitaria).
Scusa se mi son dilungato troppo, e complimenti per la pazienza se sei riuscito a leggere fin qui. Un caro saluto.