Siccome non furono solo quelli finiti in prigione i sinistri che brindarono per il sequestro Moro, mi son gelato al sentire il suddetto paralogismo tra vittime e carnefici.

Per questo scrivo a Radioanchio <fb 2018.03.20>: Posso intervenire adesso in vista di domattina 21 Marzo? RadioAnchio aprirà con le parole della ex Br Balzerani «C’è una figura, la vittima, che è diventato un mestiere <video>, questa figura stramba per cui la vittima ha il monopolio della parola ...».

Spero che il servizio pubblico RAI non faccia l'errore di chi invitò all'Università lo Schettino che aveva abbandonato la nave: nulla osta che la Balzerani o chi per lei venga ai microfoni per istruire i giovani su come evitare gli errori commessi da sinistri compagni; speriamo che non si offra palco a chi volesse rimembrare contesti storici in modo surrettizio per seminare “comprensione” su quegli errori: chi uccide inermi a sangue freddo è sempre un criminale assassino, non uno che s'è fatto giustizia da sé..

Da <wikipedia> leggiamo che la Balzerani «prese parte a numerosi omicidi e alla Strage di via Fani; durante il sequestro di Aldo Moro occupò assieme a Moretti (al quale era all'epoca legata sentimentalmente) la principale base operativa brigatista di Via Gradoli 96 a Roma»; penso che ciò basti per impedire a lei o a similari ideologi di usare la Radio pubblica per strizzare d'occhio ad un sinistrismo che potrebbe non aver chiuso con Marco Biagi la strage degli innocenti.

Spero che non si dia spazio a paralogisti come quel Maurizio da Pescara che stamane a RADIOANCHIO <at 2’30” qui> paragonò il Mussolini che conquistò l’Etiopia al Putin (pur violatore dei confini) che prese la Crimea, abitata in maggioranza da Russi, per farla tornare a quella madrepatria dalla quale l’aveva staccata inconsultamente nel 1954 un certo Nikita Chruščёv. Grazie per l'attenzione.

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