La Basilicata nel 2015 vietava l’indottrinamento di gender nelle scuole

Commento sul 68ttino vietato vietare e sul tipico inganno magialenico di criminalizzare l’avversario con false accuse, classificando come odio il disaccordo

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/11/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: genderdidattica, ideologia e inquisizione di gender sanguisuga; Art26.3, resilienza

 

2015.07.31 <losai.eu>: lo riferisce anche <gayburg> con un frasario che mi ricorda l’arroganza sessantottina: La Basilicata non è più un posto sicuro per i ragazzi gay, il Consiglio regionale ha infatti approvato una abominevole mozione volta a vietare ciò che non esiste (ossia una fantomatica «ideologia gender») e ad imporre lezioni di discriminazione nelle scuole ... ....

[CzzC: mi par di risentire le urla dei pentappuntiti del ‘68 che abominavano gli studenti e i lavoratori responsabili come servi dei padroni, imponevano loro il vietato vietare e li criminalizzavano come discriminatori dei pretendenti il voto politico e il posto fisso per tutti: sarebbe assai significativa l’intersezione dell’insieme dei nostalgici del ’68 con quello di coloro che ora criminalizzano come maestri di discriminazione i cittadini responsabili che non assecondassero la pretesa del matrimonio per tutti anche per i gay con utero in affitto e la relativa genderdidattica ai cuccioli d’uomo.

La criminalizzazione dell’avversario con false accuse sarebbe tipico indicatore di correlazione con potenti matrici : nella fattispecie gayburg

- accusa falsamente la mozione del governo della Basilicata

- “di essere volta ad imporre lezioni di discriminazione nelle scuole”

- “di invitare ad abolire qualunque contrasto all’omofobia e ad indottrinare all’odio gli studenti“

- sibila l’illazione che in forza di tale mozione

- si insegnerà agli studenti che i gay non siano meritevoli di uguale dignità sociale rispetto agli eterosessuali”].