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modificato 21/12/2016 |
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Timori dell’ArcivTN Bressan x l’IMU imposta alle scuole cattoliche |
Correlati: Paritarie, Libertà di educazione, Art.33, vuolsi soffocare |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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30/07/2015 <trentino>: timori dell’ArcivTN Bressan x l’IMU imposta alle scuole cattoliche: «Far pagare la tassa? Metterebbe in grave difficoltà gli istituti che già soffrono per i bilanci e la crisi di vocazioni» Per i Giudici della Cassazione l’attività delle paritarie sarebbe di carattere commerciale «Poiché gli utenti della scuola paritaria pagano un corrispettivo per la frequenza». Il Manifesto con altri pari illuminati esulta per questa sentenza. Secondo Bressan «Si sta parlando di scolarizzazione e di educazione che mi sembrano realtà che nulla hanno a che fare con aspetti commerciali. Se passasse questo concetto, allora l'IMU dovrebbe essere pagata anche dall'Università del Tempo Libero o da tutte quelle realtà educative o di studio la cui partecipazione richiede il pagamento di una retta». I giudici escludono che possa essere considerata una giustificazione per il mancato pagamento dell’IMU, un'eventuale gestione in perdita, al che Bressan precisa: «E così si compromette la sopravvivenza delle scuole paritarie. Le nostre sono tutte in perdita ed il pareggio di bilancio lo si raggiunge con un intervento della Curia. Nella migliore delle ipotesi si riesce a pareggiare i conti, ma un'ulteriore spesa ci metterebbe seriamente in difficoltà». [CzzC: grazie, Eccellenza, il Suo è un ammaestramento chiaro, ma non riesco a dimenticare le delusioni che pro(va)vo nel notare in altre occasioni una scarsa correzione fraterna da parte dei Pastori e dei relativi organi informativi verso sedicenti maestri di cattolicità che nelle parrocchie, nelle scuole e sui vari media si atteggia(va)no adulti democratici paladini del primato della coscienza individuale formata nel confronto con la comunità, nel difendere la scuola statale anche opponendosi al finanziamento pubblico delle paritarie e quindi asserendo che nulla osta alla coscienza di un cattolico appoggiare i referendum abrogativi di tali finanziamenti, come quello intentato in Trentino dal massone Bonmassar o a Bologna dai suoi pari illuminati. Ad esempio? Dovetti subire questa catechesi «... legge sull'aborto, finanziamenti alla scuola privata, otto per mille, sono tutti temi dove è necessaria, e da rispettare, la mediazione della coscienza individuale» che forse Lei penserebbe originata dall’ex-prete Mancuso o dal suo coautore Augias o dal valdese Ferrero, mentre viene da un sermone parrocchiale che al si stampi fu presentato da un importante dipendente laico della Curia al quale risposi circa così: scontato che la coscienza individuale sia sempre da rispettare, anche quella di chi sbaglia, non ti pare che la catechesi cattolica almeno in chiesa debba orientare in conformità al magistero alla dottrina sociale della Chiesa? Non ti pare che esista una laicità e coscienza "rettamente formata" che potrebbe catechizzare con più discernimento e meno confusione al riguardo dei suddetti temi? Segnalo anche a Vita Trentina secondo la quale, però, il problema non esiste in quanto le leggi vigenti sono chiare in merito: magari!] |
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20/08 |
Da: CzzC Inviato:
giovedì 20 agosto 2015 08:08 A: VitaTrentina Caro Dir di VT, scusa se ritorno in tema, per chiederti se sei proprio sicuro che il problema non esiste. Certo che ho letto anch’io da <VT#31P11> La precisazione della Cassazione: niente Ici per le paritarie “spetta alle scuole paritarie provare che non si tratti di attività commerciale”, ma, se la questione fosse così semplice, non ci sarebbe stato bisogno di arrivare in Cassazione o, quantomeno, questa avrebbe potuto spendere solo 10’ sentenziando semplicemente con la frase in corsivo, anziché dirla dopo la sentenza redatta equivocabile forse apposta per irritare i cattolici e far godere i compagni. Concordo che la legge in merito sia da rendere più chiara, ma temo che non potremmo contare su VT per combattere contro lumi ermellinati in IT e Strasburgo che comunque sentenziassero che la scuola paritaria è attività commerciale anche se facesse pagare una retta così bassa da avere i bilanci in rosso ripianabili solo con beneficienza laica e diocesana. O sbaglio? |
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20/08 |
Da: VT Inviato:
giovedì 20 agosto 2015 14:48 A: CzzC Vediamo cosa rispondono Marco |
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Da: CzzC Inviato:
giovedì 20 agosto 2015 14:52 A: VT chi sarebbe il soggetto di "rispondono"? |
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20/08 |
Da: VT Inviato:
giovedì 20 agosto 2015 15:12 A: CzzC Strasburgo come dici tu. Ti rispondo dalla ferie. Ciao M. |