Quanto RISPARMIA lo STATO grazie alle PARITARIE?

E’ certo che le finanze pubbliche risparmino miliardi di euro/anno sull’istruzione grazie alle paritarie; qualcuno ipotizza 6G€/anno, ma suggerirei di fare previsioni più caute da mettere al riparo da facili confutazioni: ipotizzerei 3-4G€/anno di risparmio statale.

Perché non 6? Perché il resto sarebbe assorbito da una varianza di costi variabili e costi fissi minore della varianza proporzionale a motivo di una migliore saturazione delle strutture e degli organici statali che deriverebbe dall’assorbimento degli utenti delle paritarie dalle elementari in su; sulle materne invece l’aumento di costo per lo stato sarebbe l’intero proporzionale, perché quelle statali sono già tutte sature.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/07/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Paritarie vuolsi soffocare; Art.33, quota capitaria, matrici contrarie

 

2023.07.24 <clonline> Una serie di misure appena varate in Parlamento potenziano il sostegno alle scuole paritarie e alle famiglie che le scelgono per i propri figli. [CzzC: ci voleva un governo di centro destra per iniziare a ridurre le strozzature azionate da quelli di centrosinistra? Non si tratta, fra l'altro, di un risparmio di spesa pubblica rispetto al pari servizio erogato da scuole statali?]

 

↑2015.08.07 <tempi>: A Seregno il sindaco Mazza: «Le paritarie fanno risparmiare 2 milioni di euro ... Senza le scuole paritarie il Comune di Seregno non avrebbe i soldi per garantire i servizi scolastici dell’infanzia a tutti i suoi cittadini»

 

2015.08.02 [CzzC: un amico mi osserva “la cifra di 6 miliardi è quella ufficiale fornita da ministero Gelmini e ministero Giannini e Sole 24 ore. Quali siano i calcoli dietro non lo sappiamo”. Rispondo che non possiamo fidarci dei politici incapaci di confutare con dati precisi coloro dei loro stessi partiti che li criticano perché l’onere di 6 miliardi sarebbe sovrastimato: avendo a cuore il terzo principio non negoziabile dobbiamo essere prudenti e puntare su un dato (dire almeno 3-4 anziché 6 miliardi) al riparo da troppo facili obiezioni].

 

↑2015.07.26 <lib&pers  e tecnicaDellaScuola corriere>: La scuola paritaria, vantaggio per lo stato: la legge 62/2000 ha riconosciuto alle scuole paritarie un magro contributo finanziario che nell’anno 2006 ha raggiunto il suo apice (circa 530M€), taglieggiato dalle successive finanziarie fin oltre  il 45%: allo Stato ogni alunno di scuola paritaria costa annualmente 584€ nell’infanzia, 866 nella primaria, 106 nella scuola secondaria di 1° grado, 51 nella secondaria di 2° grado. Il costo annuale di un singolo alunno di scuola statale: 6.200€ per la scuola dell’infanzia, 7.300 per la primaria, 7.700 per la secondaria di 1° grado, 8.100 per la secondaria di 2° grado (Dossier Agesc, 2007). A conti fatti, dunque, l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio di oltre 6G€/anno, che è quanto spenderebbe se tutti gli alunni che le frequentano le paritarie passassero alla scuola statale. [CzzC: ancorché la cifra sia confermata dalla ministra Giannini, mi attesterei su una previsione di 3-4G€/anno per le ragioni che spiego in sottotitolo]

 

↑2015.07.04 <Avvenire>:  per ogni studente delle 13.500 scuole paritarie (di cui 9.371 di ispirazione cristiana)  lo Stato risparmierebbe 5.974€, quindi 6,3G€/anno. [CzzC: ancorché la cifra sia confermata dalla ministra Giannini, mi attesterei su una previsione di 3-4G€/anno per le ragioni che spiego in sottotitolo]

 

↑2015.03.gg <tracce>: la libertà di  scelta  fa  risparmiare anche lo stato: se la libera scelta educativa per i figli è un diritto delle famiglie ben lungi dall’essere riconosciuto, almeno non si dica che è un indebito esborso di soldi pubblici.