Un catechista: “il Papato di GP2° è stato distruttivo per la Chiesa”

Ciò non solo egli pensa e mormora, ma rivendica il diritto di insegnare così in catechesi ai ragazzi del post cresima.

2005: Ai ragazzi del post-Cresima un catechista Y teoglib nostalgico del ’68 commenta l'articolo cliccabile qui dove Hans Küng indica le undici contraddizioni che avrebbero segnato il Pontificato di Giovanni Paolo II.

[CzzC: una madre riferì che il catechista Y avrebbe detto ai ragazzi in quell'occasione che il papato di Giovanni Paolo II è stato distruttivo per la Chiesa in particolare a causa della "condanna" della teologia della liberazione. Non son certo che Y abbia usato davvero quelle parole con i ragazzi, ma lo udimmo ripetere che il papato di GP2° è stato distruttivo per la Chiesa e che non basteranno 20 anni per ripararne gli errori, in una riunione di CPP (qui diario_NoWeb); in quell’occasione gli fu contestato, non il diritto di pensarla e di esprimersi così, ma di insegnare così ai ragazzi di catechesi, ma Y rivendicò risolutamente il diritto di aprire loro gli occhi. A distanza di anni il catechista Y mi disse che quell'articolo non aveva portato lui ai ragazzi, ma sarebbero stati i ragazzi a sottoporglielo per una riflessione. Legittimo dubitare?

2013.02.24 Son passati anni dalla suddetta annotazione 2005: è cambiato il Parroco e stamane a messa uno del CPP mi dice che occorre difenderlo perché quel catechista lo sta attaccando assieme al gruppo di oligarchi che controlla da 30anni la catechesi parrocchiale ... vorrebbero essere loro a tenere l’omelia, gli chiesi? Sì, mi rispose.

2013.09: apprendo che il gruppo di oligarchi ha dato le dimissioni dal CPP dopo aver mandato alle famiglie laceranti lettere contro il parroco e, assieme a decine di lor tifosi, hanno abbandonato la frequenza della chiesa parrocchiale; sono stati accolti da un altro parroco, sedicente nostalgico del ’68, dotato di maggiore attitudine alla pastorale coraggiosa.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/07/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2021.06.13 a pag 12 dell'inserto speciale di Vita Trentina Alessandro Martinelli fa il panegirico di Hans Küng (bis diVT#14 Aprile): "grande teologo che ha dedicato l'intera vita a collegare dialetticamente le verità del Vangelo con le verità delle altre religioni", senza ricordare che HK si era accanito così tanto contro il Magistero petrino che questo era stato costretto a diffidarlo. Panegirico pure del Tavolo delle appartenenze religiose, meritato per la promozione del dialogo interreligioso, meno a mio avviso per non aver saputo sanare la contraddizione di fondo: come puoi statuare che basta non sentirsi superiori agli altri se poi ammetti che non venga smentito chi ammette la punizione dell'abiuro e predica che una musulmana non può sposare un infedele?

 

2021.04.06 <repubbl rainews vatican google> è morto Hans Küng. Traggo da RaiTg2.h20:30, at24'25": dal 1979, quando gli fu revocata l'abilitazione ad insegnare teologia Cattolica, ... , il dotto teologo svizzero divenne agli occhi della pubblica opinione il critico di Roma e particolarmente nei confronti del Cardinale Ratzinger, poi Papa, che era stato suo collega proprio a Tubinga negli anni tumultuosi del 68; poco dopo l'elezione a papa Benedetto XVI lo invitò a Roma per un lungo colloquio chiarificatore, che però non sortì alcun effetto. Küng era lontano mille miglia dalla visione della fede Cattolica armonizzata col pensiero greco classico, dunque dal tomismo e dalla teologia sistematica: era più vicino alla teologia dialettica del luterano Karl Barth. Negli ultimi anni si era dedicato al progetto di un ethos mondiale che comprendesse tutte le grandi religioni: non una mera via dialogante che da tempo anche la chiesa persegue, ma l'utopia di una nuova costruzione religiosa in nome di valori comuni all'umanità. [CzzC: mi resta amaro il ricordo di quanta lacerazione abbiano provocato in parrocchia certi suoi tifosi].