CETTINA MILITELLO l’8Dic (Immacolata) in Radio1Rai invoca i ministeri cattolici per le donne
L’8Dic2019 prospettava le donne Vescove, l’8Dic2023 formula meno esplicita la richiesta del sacerdozio ministeriale cattolico per le donne, adducendo un’altra ragione per smaschilizzare la Chiesa: «il SACRO separa, il santo unisce», la negazione dei ministeri femminili sarebbe causata dall’ESCALATION DI UNA CASTA PRIVILEGIATA, dall’UBRIACATURA di potere SACRALE della religio licita, con potere anche sulle coscienze … occorre subito una svolta.
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Pagine correlate: vuolsi le donne vescove, costasse allargare il fossato con gli Ortodossi; diaconato femminile; ministero uxorato; rivoluzione teologica
↑2023.12.08 conducendo <Radio1Rai La finestra su S.Pietro 1ªparte dopo la Messa at 49:47> Luciano Cozzolino intervista la prof. Cettina Militello sul suo libro “Le Chiese alla svolta – ripensare i ministeri” [CzzC: rispetto alla festa dell’immacolata di 4 anni fa, Cettina non dice che «più si loda Maria, meno si valorizzano le donne» e non perora le donne vescovo; stavolta Cettina formula meno esplicita la richiesta del sacerdozio ministeriale cattolico per le donne, adducendo un’altra ragione per smaschilizzare la Chiesa: «il SACRO separa, il santo unisce», la negazione dei ministeri femminili sarebbe causata dall’ESCALATION DI UNA CASTA PRIVILEGIATA, dall’UBRIACATURA di potere SACRALE della religio licita, con potere anche sulle coscienze … occorre subito una svolta.
L’annunciata rivoluzione teologica? Indico tra () i minuti di ascolto dall’inizio della trasmissione].
<1ªparte dopo la Messa (49:47)>
(52:20) avevo già detto di ripensare il ministero ordinato mentre in questo contesto si apre a tutta la gamma dei ministeri (discernere i carismi in modo che tutti i battezzati possano tradurli in servizio), ministeri la cui molteplicità di partenza abbiamo vanificato nel corso dei secoli, ministeri da aprire anche alle donne, se le chiese vogliono svoltare
(54) è venuto il momento del riconoscimento ufficiale da parte del responsabile della comunità (parrocchiale, diocesana e livelli alti)
(56:27) «il clericalismo che io denuncio è quello legato ad una PRESUNZIONE SACRALE … il sacro separa, il santo unisce; il considerarsi casta privilegiata, il parlare in nome di Dio, purtroppo ne vengono fuori anche le cose brutte … il male parte da quando ci siamo separati tra chierici e laici … con L’ESCALATION DI UNA CASTA PRIVILEGIATA che è diventata sempre più potente anche dal punto di vista del peso politico e del peso sulle coscienze che ha provocato quello che sappiamo».
<2ªparte dopo il radiogiornale>
Nella Chiesa non si dovrebbe più distinguere tra chierici e laici ma semplicemente parlare di battezzati con i loro carismi;
(0:59) siccome i carismi non distinguono tra uomini e donne, sarebbe auspicabile che le donne fossero coinvolte quanto più possibile nell’esercizio della ministerialità ecclesiale; (1:48) «alle origini non esisteva il termine sacerdote al singolare, nel nuovo testamento il sacerdozio è inteso come termine collettivo che riguarda tutti quanti i credenti» (2:28) «poi pian piano invece ci siamo appiattiti sul modulo in parte ebraico e in parte del sacerdozio pagano … l’UBRIACATURA della religio licita ci ha portato purtroppo ad assumere forme che non sono assolutamente neo-testamentali» … occorre liberarsi dalla stratificazione sacrale, formale … bonificare comportamenti e linguaggio;
(3:55) la gente ci guarda come se parlassimo da marziani e non da cristiani … dobbiamo andare alla svolta.
(4:29) Perché è difficile tornare alle origini? «Perché è tanto difficile abbandonare il potere e il privilegio … parlo di POTERE SACRO ovviamente … una volta che c’è l’ubriacatura del potere è davvero difficile cambiare
(5:20) interruzione perché parla♫ il Papa che sottolinea lo stupore di Maria all’Annunciazione e la sua fedeltà
(16:13) riprende Cettina traducendo così: le chiese siano capaci di stupore e la fedeltà significa trafficare i doni ricevuti.
↑2019.12.08 pretendere le donne VESCOVO. Siamo alla festa dell’immacolata: immediatamente prima dell’Angelus di Fr1, Radio1 intervistava la teologa Cettina Militello che udii sermonare così luminosamente ispirata
- <wma at 2’35”> «c’è una specie di sillogismo: più si loda Maria, meno si valorizzano le donne, almeno questo a grandi linee; il fatto vero è che il cristianesimo si è concentrato su quest’unica donna, (Maria), che poi ha del tutto defemminilizzata, perché l’ha in qualche modo talmente associata ai privilegi del figlio da perderla nella sua creaturalità, mentre le povere donne sono rimaste figlie di Eva in questa valle di lacrime per cui dagli addosso nella contrapposizione a Maria vedi prima lettura di oggi, mentre nella 2ª lettura ...
- <wma at 3’40”> domanda: «anche in riferimento al Sinodo per l’Amazzonia, e al C6, c’è nella Chiesa qualche movimento nuovo verso la donna?». Risposta della CettinaM.: «guardi, a mio parere siamo ancora a livello di dichiarazioni di principio; bisogna affrontare molto seriamente la questione del ministero, bisogna ripensare il ministero solo se si ripensa al Ministero, al di là delle discriminazioni di genere, si potranno fare questi tipi di discorsi, perché, ammettiamo che facciano una donna cardinale, poi è eleggibile? è elettore? Ammettiamo che la facciano prefetto di una congregazione, qualunque vescovo vale più di lei, e così via, potrei continuare all'infinito, guardi che non è una perorazione sciocca del ministero in quanto tale ...»