«CRIMINALIZZARE I GAY è un’ingiustizia» dice papa Fr1

è ovvio che si debba rispettare la dignità di ogni persona (anche se in molti paesi islamisti non è ovvio) e il cristiano deve anche non odiarla e amarla; l’aggettivo criminale è usato dalla legge per le azioni che punisce; in qualche stato, pur non islamista, la legge vieta ai gay di prendersi (gratis o a pagamento) un cucciolo d’uomo programmato a nascere per loro: ci chiediamo se Fr1, dicendo «non criminalizzare» intenda anche far abolire le leggi che punissero la suddetta azione.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/02/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: u2g, uteri in affitto o gratis, dissenzienti

 

2023.02.05 <vatican laPresse> Fr1: «La criminalizzazione dell’omosessualità è un problema da non lasciar passare; mi dicono che circa cinquanta Paesi, in un modo o in un altro, portano a questa criminalizzazione e in alcuni di questi con la pena di morte: questo non è giusto, le persone di tendenze omosessuali sono figli di Dio, Dio gli vuole bene, Dio li accompagna».

[CzzC: scontato che con quei 50 Paesi si riferisse agli innominabili regimi islamisti, mi perdoni Fr1, se oso discernimento sulla criminalizzazione dei gay, su reato-peccato, su religione e laicità, su inclinazioni e azioni, su affermazioni senza se-ma; mi perdoni se avanzo domanda di chiarimento.

È ovvio che sia un’ingiustizia la criminalizzazione dei gay azionata dai suddetti regimi (alludere all’islamismo anziché nominarlo fa schivare noti problemi). Ovvia è anche l’altra affermazione di Fr1 «se una persona omosessuale è in sincera ricerca di Dio, chi sono io per giudicarla?», affermazione che riguarda un ambito prettamente religioso, mentre la parola crimine è tipica della legislazione laica che aggettiva come criminale l’azione che punisce.

- In ambito religioso è usato il termine peccato al posto di reato-crimine: ci chiediamo se Fr1 preveda di cambiare il catechismo che definisce l’«inclinazione omosessuale oggettivamente disordinata» e agli omosessuali raccomanda la castità; così potrebbe arrivare a sdoganare le benedizioni gay, come voluto dai protestanti e dal sinodo tedesco.

- In ambito LAICO siamo certi che non possa essere previsto un reato/crimine azionato da comportamenti gay? Ad esempio ci sono legislazioni, pur non islamiste, che non riconoscono ai gay il diritto di procurarsi un cucciolo d’uomo programmato a nascere per loro mediante utero in affitto o gratis: ci chiediamo se Fr1, definendo ingiusto senza se-ma «criminalizzare i gay», intenda anche far abolire le leggi che punissero la suddetta azione, azioni che perfino tante lesbiche detestano.

Son certo che lontano dai microfoni Fr1 saprebbe fare discernimento ben migliore del mio, discernimento fine che è difficile da fare nella comunicazione mediatica che spinge ad usare frasario conciso ad effetto incisivo]

 

↑2023.01.26 <linkiesta> premesso che «l’essere omosessuali non è un reato», Fr1 ha definito «ingiuste» quelle leggi che (in 67 stati) criminalizzano l’omosessualità e ha richiamato la Chiesa cattolica a lavorare per porvi fine. Finora la Santa Sede in qualità di Stato osservatore dell’Assemblea ONU, si è sempre opposta alla depenalizzazione universale dei rapporti consensuali omosessuali, sia pur per evitare (come disse nel 2008 padre Federico Lombardi) «meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell’uomo» e la conseguente «messa alla gogna» degli Stati contrari.