PARADOSSO VACCINALE o paradosso di Simpson spiegabile col confronto di DENSITÀ

<s24h 28Ago21> spieghiamo il “paradosso vaccinale”, ovvero il motivo per cui, con l’aumento dei soggetti immunizzati, si arriva a un punto in cui il numero totale dei nuovi positivi Covid individuati diventa maggiore tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati. Usiamo un esempio semplice, sacrificando un po’ di scientificità alla facilità di comprensione. Immaginiamo di avere in circolazione 1 milione di persone, tutte non vaccinate: l’infezione, su base settimanale, colpisce con un’incidenza del 10% (quindi 100.000 persone ogni settimana). L’arrivo del vaccino riduce questa incidenza all’1% (nei soli soggetti immunizzati) e la campagna vaccinale prosegue fino ad avere in circolazione 950.000 soggetti vaccinati e 50.000 non vaccinati. Nel primo gruppo l’incidenza dell’1% porterà ad avere 9.500 nuovi casi, nel secondo (incidenza del 10%) 5.000. Guardando superficialmente solo i valori assoluti (anziché la densità per categoria), si può arrivare a sostenere che ci sono più infezioni tra i vaccinati che tra i non vaccinati. Ma osservando il numero di infezioni rispetto al totale di persone suddivise per tipologia, risulta evidente il beneficio indotto dalle vaccinazioni. [CzzC: vedi anche <corriere, scienze.fanp> sui dati Israeliani dai quali risulta che circa il 60% dei ricoverati in ospedale per Covid al 15 agosto 2021 aveva ricevuto la doppia dose di vaccino]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 30/08/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Covid; contact tracing, prevenzione, mascherina, negazionisti, vaccinazioni, crisi da covid; Stefano Montanari, Luc Montagnier; mia tabella

 

2021.08.27 ricevo via Telegram dall'amica NC un Forwarded from Andrea Marcantoni tratto dalle TV israeliane mainstreem https://youtu.be/rdZSRYVsycw: il 95% dei malati gravi in Israele sono vaccinati: dati del 15 agosto 2021. Le rispondo così: i dati Israeliani ufficiali sono consultabili qui in ebraico traducibile in It: risulta che circa il 60 percento dei ricoverati in ospedale per Covid al 15 agosto 2021 aveva ricevuto la doppia dose del Comirnaty, il vaccino di Pfizer-BioNTech. Tenendo conto dei tassi di vaccinazione nella popolazione israeliana e della stratificazione per età, spiega il professor Morris <fnpg> l'efficacia del vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech contro la malattia grave risulta ancora essere compresa tra l'85 e il 95 percento. Si tratta di semplici proporzioni, facilmente comprensibili da chiunque mastichi un po' di matematica. Eppure il fatto che il “60 percento dei ricoverati israeliani ha il vaccino” è stato mal interpretato da moltissimi e divulgato come la Caporetto delle campagne vaccinali. <corriere> in Israele più ricoveri tra i vaccinati, ma Pfizer funziona contro la Delta: ecco come interpretare correttamente i dati. La reale efficacia del vaccino Pfizer è ancora vicina al 90%. Quello che vediamo in Israele è il cosiddetto «paradosso di Simpson»: i dati, in realtà, confermano la bontà dell’immunizzazione. Un argomento utilizzato dai no vax smontato dall’analisi dei numeri. [CzzC: vedi semplice spiegazione in sommario]