PAPA FRANCESCO IN IRAQ 5-8 marzo 2021
Su <vatican> le varie tappe del viaggio apostolico nel paese martoriato da guerre e terrorismo. Del 1,5M di cristiani ne sono rimasti 1/3, una comunità che cerca faticosamente un proprio posto in una società a maggioranza sciita e che vive le inquietudini sul futuro che attraversano decine di altre “chiese sorelle” del Medio oriente.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 07/03/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Abu Dhabi 2019, Fratelli tutti
↑2021.03.07 Ringrazio di cuore TV2000 che mi permette di seguire il viaggio pastorale di Papa Francesco in Iraq: che grande speranza di pace per tutto il mondo! Mi sono commosso fino alle lacrime poco fa nel vedere l'abbraccio con tanta vita esultante nella Chiesa dell’“Immacolata Concezione” di Qaraqosh.
↑2021.03.06 <google> Il 6 marzo in Iraq diventa "giornata della coesistenza". <rainews> «Le disuguaglianze sono inaccettabili» oggi poi «si sono dilatate». E' il grido di dolore del Papa nel corso della prima messa celebrata in terra irachena, nella Cattedrale di San Giuseppe, secondo il rito caldeo.
↑2021.03.05 Traggo da fb: l’iniziativa del viaggio del papa in Iraq é stata del Patriarca Caldeo (cattolici prevalentemente iracheni) Cardinale Louis Michel Sako. Nel contesto del dialogo interreligioso il Papa Francesco, dopo essere stato al Cairo nel 2017 per incontrare Ahmed el Tajib (Grande Imam della moschea - e università - di Al Azhar, una sorta di equivalente sunnita del Papa), ed aver visitato la Moschea di Abu Dhabi dove ha firmato la dichiarazione di fraternità delle religioni, era opportuno incontrare l’omologo sciita. Gli sciiti, circa 180 milioni di persone nel mondo, rappresentano il 10% dell’Islam e sono la maggioranza della popolazione irachena, Iraniana, del Bahrein e del Libano, mentre sono cospicua minoranza in Afganistan, Yemen, e nel Caucaso.
Tutti luoghi abbondantemente terrorizzati dai sunniti alleati con gli USA e molti bombardati dalla NATO nell’ultimo decennio.
Il luogo santo sciita per antonomasia é NAJAF e la personalità più simile a un Papa é il novantenne grande Ayatollah ALI SISTANI - esule in Inghilterra durante la dittatura di Saddam Hussein - ed ora residente a NAJAF, che é l’equivalente del vaticano degli sciiti.
↑2021.03.04 <ilsussidiario> Viaggio del Papa in Iraq: Baghdad, Erbil, Qaraqosh, Mosul, la piana di Ur, Najaf smetteranno così di essere solo nomi di sangue?“Siamo tutti fratelli”, non esiste un futuro senza connessione, dialogo, solidarietà Quello slancio che manca a tanta prassi quotidiana della vita pastorale della Chiesa e che ritrova cittadinanza in un luogo lontano, dimenticato dalle cronache, sotto un cielo stellato dove è cominciata la promessa di Dio.