Damasco fa guerra ai ribelli per puntellare Assad o per neutralizzare terroristi?
2018.02.28 a “La Radio ne parla” odo Lucia Goracci <mp3> delegittimare la pax putiniana post liberazione di Aleppo e neutralizzare le notizie della ricostruzione di quella città perché «trascurano quello che sta succedendo in una buona fetta ancora del Paese dove per tenere puntellato un regime si massacra la popolazione»; e <rincarava.mp3> «la colpa maggiore che questo regime ha avuto è quella di etichettare tutti quelli che stanno di là come terroristi o sostenitori di terroristi: ad Aleppo, a Damasco io ho trovato un odio, un risentimento, una divisione che non è la premessa possibile per la ricostruzione».
Cara Lucia, ben sai quanto l’odio da te additato sia reazione a coloro che per anni lanciavano micidiali bombe dalla Aleppo est in loro mano sugli inermi di Aleppo Ovest; a parte il fatto, Lucia, che ignori il tanto amore e perdono pure visibile colà (vedi Padre Ibrahim), concorderei con te che si può costruire sulle macerie(*) ma non sull’odio, e, tuttavia, ti inviterei a meglio discernere il peggio del male: converrai che l’odio attualizzato con razzi, granate e barili bomba contro inermi, ingabbiando i diversi <inkiesta> come scudi umani, è assai peggio di chi reagisse per neutralizzare quei terroristi, pur con l’inevitabile compromissione di altri inermi come quando gli angloamericani ci bombardavano per neutralizzare i criminali nazisti che ci ingabbiavano nei lager o modo Ardeatine].
(*) in realtà tu, Lucia, hai detto che non si può costruire sulle macerie ma probabilmente intendi sulle macerie dei cuori lacerati dall’odio.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/05/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2018.05.06 <VT#p42 www> padre Firas Lufti parroco ad Aleppo: Interessi economici e politici hanno fatto della Siria una torta da spartirsi senza badare alle conseguenze mortali sulla popolazione: lì agiscono da protagonisti eserciti di dieci nazioni diverse. Anche il dittatore Bashar al-Assad fa la sua parte nella carneficina, tuttavia p. Firas non lo ritiene il maggiore responsabile: a suo discapito va ricordato il periodo dal 2000 al 2011 in cui, con Assad, i cristiani erano rispettati e regnava la pace fra le diverse etnie conviventi sul territorio siriano. È chiaro, ha aggiunto, che il disegno di destituire Assad con l’obbiettivo, o l’alibi, di introdurre una democrazia di stampo occidentale è stato un totale fallimento.
↑2018.03.01 <ats.ATS> centinaia di colpi di mortaio colpiscono quartieri di Damasco con centinaia di vittime, la maggior parte bambini. <sussidiario> Munir Hanashy parroco di Damasco: i "ribelli" bombardano noi e uccidono i civili di Ghuta nell'enclave in loro mano a pochi chilometri da Damasco, dove i civili sono vittime dei bombardamenti ma anche degli stessi ribelli. [CzzC: aggiungerei il grido disperato di Padre Munir «il Ghuta non è un quartiere di vittime perseguitate dal regime. È l’esatto contrario. Sono anni che sparano missili sulla capitale, uccidono innocenti, poveri civili». I damasceni: <youtube> «noi vogliamo che il governo metta fine a questa situazione in ogni modo possibile»].
↑2016.11.28 Perché qualcuno non pare contento che Aleppo sia liberata dai jihadisti che la terrorizzano? Rispondo all'amico NC che chiede/fb "Ma perché questi di R.VAT. fanno così fatica ad esultare per quella che è a tutti gli effetti una imminente liberazione?" La risposta non è facile, data la complessità delle responsabilità e degli errori commessi su quel martoriato campo, ma ... continua