LUTERO SPUTTANÒ LA MESSA cattolica, il SACRIFICIO EUCARISTICO
«dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adultèri sono meno malvagi di quella abominazione che è la Messa papista!»: <traditiocatholica> lo disse predicando sulla prima Domenica d'Avvento (Werke, t. XV, p. 774) e aggiunse
«Dichiariamo in primo luogo che non è mai stata nostra intenzione abolire totalmente il culto di Dio, ma soltanto purgare quello in uso di tutte le aggiunte con cui è stato insozzato: parlo di quell'abominevole Canone, che è una silloge di lacune fangose; si è fatto della Messa UN SACRIFICIO; si sono aggiunti degli offertori.
La Messa non è un sacrificio o l'azione del sacrificatore.
Consideriamola come sacramento o come testamento.
Chiamiamola benedizione, eucarestia, o mensa del Signore, o Cena del Signore, o memoria del Signore. La si chiami in qualsiasi altro modo, a patto che non la si sporchi col nome di 'sacrificio' o di 'azione' ».
«Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adultèri sono meno malvagi di quella abominazione che è la Messa papista!» (Werke, t. XV, p. 774).
[CzzC: cbdi, aiutami a cercare il link al volume e alla pagina che pubblicasse autorevolmente tradotto quanto suddetto; non mi basta il riferimento (Werke, t. XV, p. 774); luogo e data della prolusione]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/01/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Presenza Eucaristica secondo Lutero
↑2022.01.02 Luigino Bruni usa il pulpito di Avvenire in una maniera che mi fa ancora una volta ringraziare Padre Cavalcoli per la sgamatura di inganni <cavalcoli> Come Luigino è felice nel denunciare l’avarizia, la superbia e lussuria dei preti, altrettanto è infelice nel contestare alla maniera di Lutero e di Rahner il significato del sacrificio di espiazione per la remissione di peccati che caratterizza l’essenza del sacrificio eucaristico e nel sarcasmo di sapore freudiano col quale parla della cancellazione delle colpe nel sacramento della riconciliazione.
↑2017.10.08 <foto>: pane a ceste in cena ecumenica sull’altare del Duomo di Trento. <riscossacristiana> titola “I vescovi italiani riabilitano Lutero” [CzzC: ma non sarei così cattivo, occorre comunque trattenere quel che di buono Lutero ha scritto o fatto, il che si può fare anche senza sublimarlo; non possiamo, nemmeno lontanamente, permetterci di imitare modi e termini del Lutero in titolo simili a quelli con cui ispirò l’antisemitismo luterano e che da soli dovrebbero bastare, a prescindere dalle eresie, a sbugiardare i seguaci dei prìncipi sedicenti illuminati e dello spirito del mondo che vorrebbero beatificare Lutero come dono dello Spirito Santo]
↑1995.04.30 <vatican> GP2°: «il Tridentino ripropose la dottrina cattolica in maniera precisa ed inequivocabile. Era una chiarificazione dogmatica che, in più di un caso, non si limitò a ristabilire la verità negata, ma valorizzò anche, riportandole nell’alveo cattolico, significative istanze messe in luce dalla Riforma protestante. ... il Concilio seppe formulare una teologia dell’Eucaristia che ci appare ancor oggi sorprendentemente perspicua: ... a garanzia del realismo sacrificale della Messa, il Concilio ... aveva sottolineato con espressioni precise ed inequivocabili (“vere, realiter, substantialiter”) la realtà della presenza di Cristo sotto le specie eucaristiche del pane e del vino».