«Se mai l’Isis è stato una realtà», dice Campanini che addita invece singole menti esaltate e una Matrix inconsapevole

2017.08.18 h6,30 odo Radio1 Rai intervistare il prof Campanini di UniTN, invocato come esperto di islamistica a commentare l’attentato di Barcellona: come altre volte lo udii insistere che trattasi di lupi solitari, non di una regia di ispirazione islamista, bensì di una “matrix inconsapevole” sottesa a questi attentati stragisti di inermi, matrix che trasforma le menti degli uomini, anche cristiani.

Scusami la forma del tu nel porre domande all’autore, caro Campanini: ti chiederei per favore di esplicitare, con nomi, chi tu intenda con il suddetto ossimoro di una “matrix inconsapevole”, e perché ti ripicchi a mettere i cristiani sullo stesso piano delle responsabilità islamiste.

Sommaria sbobinatura da mp3:

Campanini: i miti da sfatare sono quelli che riguardano in primo luogo l'esistenza di una sorta di rete consapevole che in questo momento stia conducendo una guerra cedeterminata, voglio dire, questo fatto di Barcellona come quello che c'è stato a Berlino a suo tempo, come quello che c'è stato a Nizza a suo tempo, sono il frutto di menti esaltate che, più o meno richiamandosi a radici religiose, più o meno, decidono di effettuare questi gesti eclatanti ... [CzzC: sarebbero tutti meno intelligenti di te, caro prof, quelli dell’intelligence che documentano invece l’esistenza di una sofisticata rete organizzativa sottesa al terrorismo islamista?]

Intervistatore: professore scusi se la interrompo, ma però c'è stato anche un attentato a Cambrils a sud di Barcellona nella notte, non so se Lei è aggiornato, ... questo ci ha fatto supporre che un'organizzazione dietro ci fosse ...

Campanini: ma, guardi, lo sento dalla radio, questa cosa io non la sapevo, [CzzC: si capisce che, anche se fossi stato più informato, avresti sostenuto comunque la tua tesi dei lupi solitari, vero?] però, comunque, in ogni caso, il problema è che c'è stata una rivendicazione dell'Isis, il problema è quello di ritornare a questa sorta di radice di terrorismo islamico o pseudo tale, però voglio dire noi abbiamo una realtà dell'Isis, se mai l’Isis è stato una realtà, [CzzC: perché surrettiziamente semini dubbio sulla realtà islamica dell’Isis? Perché ti fa comodo scagionare il mandatorio perseguitare gli infedeli insegnato in milioni di testi e scuole islamiche? Che altre stragi di inermi avrebbe dovuto perpetrare Isis per convincerti della sua truce realtà? Ci costringi a combattere per dimostrare che le foglie sono verdi d’estate?], è in arretramento sia in Iraq, sia in Siria, Mosul è caduta, Raqqa sta per cadere e comunque voglio dire che il richiamare tutto questo di organizzazione all'Isis, a un presunto stato islamico o comunque a una rete di una spectra islamica che si ramifica, io lo trovo assolutamente fantasioso [CzzC: temo che faresti venire conati di nausea ai parenti delle vittime dell’Isis se ti udissero nella loro lingua sermonare così]; se esistono delle organizzazioni che in qualche modo stanno muovendo le fila di questo terrorismo internazionale bisogna cercarle altrove [CzzC: intendi i wahhabiti, caro prof? Se sì, perché non li nomini? Perché sono islamissimi questi foraggiatori?], magari anche, come posso dire, territorialmente lì, ma non certamente emergenti e provenienti da un certo tipo di humus [CzzC: se non è humus islamista, di che puzza?] e da un certo tipo di terreno; le faccio un esempio molto semplice: prenda Al Baghdadi il famoso califfo dell'Isis, che pare sia morto qualche tempo fa, voglio dire, questo è un personaggio assolutamente improbabile, nel senso che non può essere stato lui a mettere in piedi la sofisticata organizzazione dell'Isis ... non è dietrologia e complottismo è semplicemente verificare il fatto che la sofisticazione e la complicazione di certi aspetti di questi fenomeni non possono essere nati nel territorio e nel luogo dove si dice siano nati [CzzC: nessuno dubita che Isis e la galassia di terroristi vari, siano stati foraggiati anche da wahhabiti e da loro alleati occidentali, ma chi ti ispira a dubitare che Isis sia stato una realtà e a ritenere improbabili i suoi leaders?]

Intervistatrice: quindi sono episodi locali dice lei?

Campanini: ma guardi, per quanto riguarda quello che succede in Europa, voglio dire, l'attentatore di Nizza e l'attentatore di Berlino, io credo che ormai sia abbastanza stabilito il fatto che fossero dei cani sciolti degli individui che, per motivi più o meno loro, hanno deciso di appoggiarsi a un certo tipo di ideologia ... [CzzC: stabilito da quale autorevole intelligence oltre che da te?]

Intervistatrice: professore, con un a battuta, ... questi argomenti in qualche maniera hanno presa su queste persone, è un problema forse di integrazione? C'entra questo tema? Se mi risponde con una battuta

Campanini: il problema secondo me è un problema di condizion...; ha presente Matrix? La battuta che io faccio è Matrix, cioè una sorta di rete inconsapevole che domina, conduce, manipola, guida, trasforma quelle che sono le menti degli uomini in Oriente e in Occidente, nell'Islam e nel cristianesimo, nel buddismo e nel confucianesimo e comunque nelle realtà sociali e noi siamo in qualche modo dei burattini, mossi da questo Matrix; questa è la battuta. [CzzC: come fai a definire inconsapevole una rete che domina, conduce, manipola, guida, trasforma? Mi par di intuire anche stamane il perché tu sia così tanto gettonato dall'illuminata cultura dominante, rispetto al così poco chiaro argomentare condito di allusività. Capisco che vorresti far intendere che inconsapevoli sarebbero i burattini, non i burattinai, che tu non nomini, ma non sarebbe raro incontrare chi gioca con le parole per dissimulare intenti e/o ingannare il prossimo: solitamente, se sgamato, si scuda dicendo che trattasi di una boutade; qui parrebbe addirittura “preparata” vista l’imboccata. O sbaglio?]

Intervistatore: grazie prof Campanini, docente di islamistica a Trento.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 30/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: radici del terrorismo islamico, radicalizzazione terrorista

 

2024.03.26 su <La7♫ google> il prof. Ugo Mattei, ordinario di diritto civile in Uni_TO: «l’ISIS è assolutamente un prodotto degli Stati Uniti … è un dato di fatto confermato dalle carte di Assange ed è la ragione per la quale Assange rischia 170 anni di galera, nel senso che quello che è uscito, anche se purtroppo molti giornalisti hanno fatto finta di non vederlo, sono state le prove provate del fatto che gli Americani avessero messo in piedi una finta ambasciata a Bengasi allo scopo di trasferire le armi di Gheddafi ai jihadisti, operazione coperta dalla CIA che Hillary Clinton sapeva perfettamente. Quella è la notizia di tutte le notizie che aveva Assange e, vivaddio, è molto importante saperla, perché riguarda relazioni diplomatiche transnazionali che son o a cora caldissime oggi e che soltanto la trasparenza può consentire di governare dal punto di vista del diritto; se noi facciamo finta di non vedere quel pezzo lì, che il povero ambasciatore Stevens stava coprendo un’ambasciata fasulla (operazione coperta dalla CIA per trasferire ai jihadisti le armi che USA e gli occidentali avevano portato via a Gheddafi) noi non capiamo la logica del rapporto che c’è tra i servizi occidentali e lo stato islamico».

 

↑2017.09.05 <tempi>. Pakistan. Studente 17enne cristiano ucciso in una scuola pubblica da suoi compagni musulmani che volevano si convertisse all’islam essendo l’unico cristiano. Il pestaggio è avvenuto durante le lezioni ma gli insegnanti dicono di non essersi accorti di nulla. Solo un ragazzo per ora ha confessato Muhammad Ahmed Rana. [CzzC: caro Campanini, non si tratta di imposizione? O si tratta di rare menti esaltate?]

 

↑2017.09.02 <stampa>: chiude dopo solo un anno il centro francese di deradicalizzazione islamista che rischiava di trasformarsi un una accademia della Jihad. [CzzC: oltre che sugli ammaestrati all’odio occorrerebbe agire verso i maestri di odio e chi li paga; invece anche i lumi francesi lucrano in armi e finanza con regimi fondamentalisti; e nelle nostre università, anziché analizzare il problema educativo della radicalizzazione islamista, si insegna che trattasi di singole menti esaltate, vero Campanini?]

 

↑2017.09.01 <tempi>: Francia, Belgio: sempre più ragazzi radicalizzati a scuola (e sempre più giovani). In una scuola materna belga musulmani tra i 3 e i 5 anni minacciano di sgozzare i loro compagni cristiani [CzzC: caro Campanini, lupi solitari?]