Commento Francesco Agnoli su guerra di religione e terrorismo islamico
[CzzC: 2016.07.29 leggo con piacere la seguente riflessione di Francesco Agnoli, che commento per amici condividendola in larga misura]
ho pubblicato un pezzo che ha sollevato un po' di obiezioni; spesso, però, perché non si è capito il senso. Forse in rete articoli lunghi sono inopportuni. Per cui cerco di sintetizzare ciò che penso:
1) le guerre dell'Occidente (Iraq, Siria, Libia...) sono, come la I e la II guerra mondiale, guerre di potere, dunque non guerre di religione [CzzC: concordo: ho raccolto relativi links in questa mia pagina sui recenti danni da potentati nei suddetti Paesi]
2) i cristiani non credono e non hanno mai creduto, eccezioni a parte, alle "guerre di religione", perché le stesse crociate non furono guerre di religione (come ho spiegato nell'articolo precedente, con 6 storici eccellenti [CzzC: potrei avere il link all'articolo?]. Furono guerre per uno specifico territorio da liberare, senza alcun intento di convertire (e in esse ci furono poi anche episodi in cui l'idealità originaria si corruppe) [CzzC: concordo che le crociate siano state guerre per liberare un territorio più che per convertire, ma ritengo che, se l'obiettivo liberatorio fu prevalente in tanti crociati, quello prevalente dei loro armatori sia stato un obiettivo economico (liberare e conquistare mercati) che usò strumentalmente l'altro; analogamente accadde nelle guerre coloniali che annientarono popoli e culture indigene d'America; è quasi sempre la dea pecunia che ispira gli armatori.
3) L'Islam non distingue tra religione e politica, quindi nell'Islam ogni guerra è nel contempo di religione e di potere; infatti il fondatore dell'Islam, Maometto, era profeta religioso, guerriero, e capo politico, mentre Cristo non era né guerriero né capo politico, né indicava conquiste terrene, ma celesti. Così nel Corano la parola "guerra" ricorre innumerevoli volte, e il rapporto dei musulmani con gli altri è spesso un rapporto con "miscredenti e infedeli". [CzzC: concordo, in particolare sulla frequenza del verbo uccidere non solo negli antichi testi sacri dell'islam, ma anche negli attuali testi scolastici dei Paesi della sharia e delle madrase anche occidentali finanziate dai wahhabiti. Comunque l’islam non è solo islamismo ed esiste un islam moderato]
4)
tutto ciò significa che oggi vi sono luoghi in cui l'Islam, da sempre,
perseguita i cristiani, e non certo per interventi occidentali (Sudan, Nigeria, Arabia...); che vi sono
luoghi in cui gli islamici si fanno la guerra tra loro, non solo per motivi
politici, come gli europei durante le due guerre, ma mescolando come sempre,
più di quanto possa venire naturale in altre culture, le due cose; che ci sono
luoghi in cui l'Islam si è risvegliato e ha iniziato la sua guerra santa, a
causa delle guerre di potere occidentali. In questo senso gli Usa - che non sono mai intervenuti a
difendere i cristiani perseguitati dell'Arabia o del Sudan - sono i principali
responsabili dello sterminio dei cristiani in medo Oriente, dall'Iraq alla Siria, perché hanno fomentato,
provocato, armato
i fanatici
[CzzC: concordo in particolare sulle responsabilità
degli Stati Uniti (+ collusi Uk-Fr-Sa-Il),
perfino del masso
Nobel Pace, inciuciati
coi wahhabiti a
sostenere il terrorismo
islamista pro regime
change di loro interesse
colonial strategico
(supremazia
del dollaro), in cinica tecnica "Leading
from behind"]
5a)
gli attentati che accadono oggi in Europa sono figli di tante cose: l'immigrazione
non gestita, il nichilismo occidentale (quanti di questi sono drogati,
frequentatori di locali di un certo tipo..), la liquidità della nostra società,
il conflitto economico, le suggestioni violente insite nell'Islam... il tutto
amplificato da un fatto: se negli anni Sessanta-Settanta gli
europei sceglievano il terrorismo
rosso (o, più raramente, nero), perché era il radicalismo nichilista allora sul
mercato, oggi il radicalismo sul mercato è quello dell'Isis... figlio evidente di quanto
si è detto sopra (basti dire che è stato finanziato da Usa, Turchia,
Arabia...).
[CzzC: concordo che gli attentati subiti
dall'Europa siano figli di tante cose; concordo meno
sulla successione tra il nostrano radicalismo nichilista anni 19x e quello
odierno targato Isis;
concorderei con chi additasse le responsabilità dell'occidente
nell'aver creato lo scontro
di civiltà nel momento in cui, sempre pro suddetta dea pecunia,
riconobbe (e sublimò con Unesco)
ai regimi islamici più integralisti (ma più grondanti petroldollari)
il diritto di farsi una dichiarazione
islamica dei diritti umani, alternativa alla nostra che con Art.18
vieta di uccidere
abiuri e blasfemi
e con l’Art.16 non ammetterebbe che si impedisse
ad una musulmana di sposare un infedele].
5b)
Infine: se un cattolico non concorda con il papa riguardo ai suoi elogi
pubblici a Bonino
e Pannella, o a Scalfari o Lutero; o
ai suoi silenzi riguardo al Family day
ecc; se mette in dubbio alcune sue frasi su questioni opinabili, ha tutto il
diritto di farlo. Chi lo nega, ha un' idea della libertà del cristiano,
dell'infallibilità pontificia, della distinzione tra dogmi e opinioni, di cosa
è davvero il rispetto verso il papato ecc. ben diversa da quella che ci hanno
insegnato i santi Paolo, Atanasio, Tommaso, Caterina, Newman..., i laici come
Dante, i teologi come Bellarmino, Suarez... e molti pontefici...
[CzzC: concordo anche sul diritto di un cattolico di
non concordare con il Papa
riguardo a certi suoi elogi socio-politici, oppure a suoi controversi silenzi,
ma non concorderei che si usassero modi (non da te) che, rispetto
agli eventuali tentativi di correzione fraterna, sono
tanto distanti da ricordare le più sprezzanti accuse che rivolgevano a Benedetto XVI tanti
sedicenti cattolici adulti e
illuminati, tifosi della scuola di Bologna, della
teoglib,
dell'obiettivo di democratizzare
la chiesa quantomeno modo luterano].
Qui chiudo, perché vedo che facebook è una malattia (e che sono logorroico)... e vado in ferie. Buone ferie a tutti
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/10/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]