modificato 12/05/2016

 

Galantino critica il voto di fiducia sulla Cirinnà

Correlati: unioni civili, stepchild adoption

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

<vatican 11/05/2016>: Il governo pone la fiducia sulle unioni civili (369 contro 199) e Mons. Galantino la critica così: «il Governo avrà anche le sue logiche, ha le sue esigenze, probabilmente avrà anche le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso anche una sconfitta, per tutti». [CzzC: se non fosse che sarebbe peccato oltre che irrispettoso tacciare un sì alto prelato di mala fede o di mala informazione, mi verrebbe da pensare, caro Galantino, che tu abbia preferito la Cirinnà integrale, quella con la stepchild adoption. Perché? Ad esempio

- senza il Family day è probabile che il RenziPD non avrebbe ceduto a stralciare la stepchild che invero aveva inizialmente voluto, contando su blanda opposizione cattolica; ma tu snobbasti il Family day con “opporsi è sbagliato”;

- la Cirinnà con la stepchild adoption sarebbe tranquillamente passata al Senato coi voti M5S, a meno del voto segreto, ma tu smentisti Bagnasco che lo aveva invocato: allo scopo usasti il criterio di non interferenza sulle questioni di Parlamento e del Governo, criterio che guarda caso,  qui ti guardi bene dall’applicare a te stesso;

- la Cirinnà senza la stepchild adoption perse l’appoggio di M5S ed avrebbe rischiato di non passare (per il dissenso della minoranza PD) se Renzi non avesse posto la fiducia al Senato; ma tu facevi sempre intendere di non opporti a che passasse una legge sulle unioni civili (nemmeno io peraltro);

- la fiducia alla Camera evita il riaprirsi del contenzioso sulla stepchild, e, stante il peso di M5S e minoranza PD, mai un dibattito ad oltranza, alternativo alla drastica fiducia, avrebbe potuto favorire ulteriori modifiche della legge nel verso atteso dal Family day

- a che miri, dunque, nel criticare il tecnicismo della fiducia in tal caso? A me parrebbe che anche millantando la critica come sublimazione della «maggiore partecipazione e attenzione, di maggiore rispetto per coloro i quali sono stai eletti», rischi di giustificarci i pensieri cattivi di cui sopra.

Ma non voglio, peccare: Signore, non mi indurre in tentazione.

 

 

11/05
2015

Marco Tosatti su <lastampa>: a fronte di una legge che sconvolge radicalmente l’impianto sociale – e costituzionale – del concetto di famiglia, quelle di Galantino contro il governo per il voto di fiducia non mi sembrano parole di fuoco, e neanche di fuocherello; un cerino tutt'al più. [CzzC: più cerino mi sembrano spegnino]