È GENOCIDIO quello commesso da ISIS contro Cristiani e Yazidi? No secondo Obama

Mi associo alle varie petizioni internazionali mirate all’obiettivo in titolo, ad esempio questa rivolta ad UNHRC (Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite): «in ottemperanza delle norme di diritto internazionale ... chiediamo il riconoscimento ufficiale ed esplicito dei crimini dello Stato Islamico contro le minoranze cristiane e yazide come "genocidio". Si sta manifestando la volontà esplicita e deliberata di eliminare ... purtroppo, l'obiettivo in alcune città risulta per il momento raggiunto ... ».

Tutto ciò anche se temo che cada nel vuoto l’appello, finché ai vertici di UNHRC ci siano i wahhabiti che con Erdogan e masso Nobel Pace configurarono i principali foraggiatori dei terroristi strutturatisi in Isis.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: chi foraggia mostro Isis? masso Nobel Pace ammette dannoso inciucio lfb turco-wahhabiti

 

2024.08.06 <fides vatican> Dieci anni fa la cacciata dei cristiani dalla Piana di Ninive. Patriarca Sako: “tragedia collettiva ancora impressa nelle menti”. In 120 mila furono costretti in una notte di agosto a lasciare le loro abitazioni nel nord dell'Iraq a causa dell'avanzata jihadista. Il patriarca caldeo all'agenzia Fides: "L'Isis sconfitto ma l'ideologia resta forte. Solo il 60% di chi è fuggito è tornato, mettendo a rischio una delle presenze cristiane più antiche del mondo". <nbq>  Sono centinaia gli immobili appartenenti a cristiani che sono stati venduti illegalmente durante la loro assenza dalla Piana o di cui capi e personalità locali si sono appropriati fraudolentemente.

 

↑2020.07.24 <manifesto>Erdogan, Santa Sofia, i Fratelli Musulmani e l’Akp che è sempre meno una «democrazia cristiana» alla musulmana: punta ormai (insieme all’estrema destra dell’Mhp, il partito dei Lupi Grigi) sul bellicismo in politica estera e sull’identità islamo-turca all’interno. Una «visione» del potere passata dalla confraternita dei Naksibendi - una vera scuola socio-politica - al filo-jihadismo destabilizzante con tanto di sostegno occidentale. Anche Izzat Ibrahim al Douri, vice di Saddam Hussein, era un membro della confraternita Naksibendi e, siccome anche Abu Baqr alBaghdadi vantava affinità con questa tariqa, non stupisce che i baathisti iracheni gli abbiano dato una mano in ascesa con lo Stato Islamico. Fu un altro fratello musulmano, Khaled Meshal, capo di Hamas e allora in esilio a Damasco (poi in Qatar), a convincere nel 2011 il ministro degli Esteri turco Davutoglu e lo stesso Erdogan che la rivolta contro Assad avrebbe avuto successo: fu allora che si progettò, con il consenso dell’ex segretario di stato Hillary Clinton, di aprire l’«autostrada del Jihad» dalla Turchia alla Siria che portò migliaia di jihadisti ad affluire nel Levante arabo con gli effetti devastanti che conosciamo.

 

↑2016.03.28 <avvenire 28/03/2016>: migliaia di islamici radicali hanno partecipato a Islamabad ad una manifestazione per chiedere l'esecuzione di Asia Bibi. I manifestanti hanno protestato anche contro l'esecuzione di un uomo, Mumtaz Qadri, giustiziato il 29/02 per l'omicidio del governatore del Punjab, che chiedeva la riforma della legge sulla blasfemia. [CzzC: non riuscirà a vincere il terrorismo di matrice islamista l'Occidente, finché non solo consentirà a regimi "amici in affari e geostrategia anti Russia" di uccidere abiuri e supposti blasfemi ma continuerà a riconoscere una loro dichiarazione dei diritti umani diversa dalla nostra proprio per legittimare le suddette uccisioni; ovviamente i suddetti padroni del vapore petroldollarato non vogliono sentir parlare di scontro di civiltà e il loro masso Nobel pace si rifiuta di ammettere che sia genocidio quello compiuto dall'Isis contro cristiani e Yazidi, nonostante che ... ]

 

↑2016.03.07 <panorama>: per Obama la persecuzione dei cristiani in Siria e Iraq non si configura come una guerra di annientamento. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, alla domanda dei giornalisti se l’ISIS stia conducendo un genocidio contro i cristiani nei territori occupati in Medio Oriente, ha fornito una risposta incespicante specificando che l’uso del termine genocidio comporta una determinazione legale molto specifica che al momento non è ancora stata raggiunta. [CzzC: il termine genocidio implica la non prescrizione: caro masso Nobel Pace, temi che i posteri possano arrivare a presentare il conto delle tue responsabilità?    continua]