Mi illusi della buona fede di KIRILL quando abbracciò FR1/2006Cuba: che delusione vederlo succube del PUTIN invasore stragista
Di quello storico abbraccio con dichiarazione congiunta avevo sottolineando quello che a me pare il punto fondamentale: «i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di EDUCARE i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni altrui»: CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO.
Il 2022.02 mi associai alla supplica dei preti ortodossi affinché Kirill chiedesse a Putin di fermare le bombe: la sua renitenza fa temere che sia più fedele a Putin che a Cristo.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 25/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: fratelli cristiani ortodossi; patriarcato di Mosca
↑2023.06.23 <settimananews> Dal 1° al 7 giugno si è svolta la 15ª sessione plenaria di lavoro della “Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Romana Cattolica e la Chiesa Ortodossa”. Assenti i rappresentanti del Patriarcato di Russia, di Antiochia, della Bulgaria e della Serbia, mentre erano presenti le restanti 10 delegazioni degli altri Patriarcati (Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Romania, Georgia) e Chiese autocefale (Cipro, Grecia, Polonia, Albania, Cechia e Slovacchia).
↑2023.03.12 <vaticannews>: L'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, riflette sullo stile pastorale del papa Fr1: c’è in lui una profondità che è una benedizione per tutta la Chiesa, non solo per la Chiesa cattolica romana: sa guardare nel cuore dell'uomo e sbloccare i cuori induriti. Anche Kirill ha fatto gli auguri a Fr1 nel 10° anniversario del suo pontificato.
↑2023.02.24 <ildolomiti>mons. Vincenzo Paglia: «Ho conosciuto Kirill, oggi è una persona diversa: non tutti gestiscono le paure in maniera 'eroica'. Le sue non sono parole da uomo di fede». Il patriarca ortodosso ha sostenuto in diverse occasioni negli ultimi mesi l'invasione russa dell'Ucraina; non si esclude la possibilità che Kirill abbia ricevuto delle minacce.
↑2022.09.13 <vatican yt acistampa> viaggio apostolico di Fr1 a Nur-Sultan (che fino al 2019 si chiamava Astana e tornerà a chiamarsi tale) capitale del Kazakhstan per il il 7° Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali: assieme a Fr1 (57° paese visitato) ci sarà anche il grande imam di Al Azhar, Al Tayyeb, ma ha dato forfait il patriarca russo ortodosso Kirill (ci sarà una delegazione del Patriarcato di Mosca). [CzzC: mi fa pena lo S.Fontana che su nbq cerca di catechizzare definendo "progetto ateo" il suddetto congresso e poi replicando la metafora «supermercato delle religioni» citata dal vescovo ausiliare Athanasius Schneider, metafora cara al Fontana come vedi qui su yt 2022.02]
↑2022.05.03 <corriere legge> Fr1: forse «l’abbaiare della Nato alla porta della Russia» ha indotto il capo del Cremlino a reagire male e a scatenare il conflitto. «Un’ira che non so dire se sia stata provocata - si interroga -, ma facilitata forse sì». A Kirill aveva detto: «Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di Dio. Per questo dobbiamo cercare vie di pace, far cessare il fuoco delle armi. Il Patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin.» <huff, tempi> per Flores d'Arcais anche il Papa cade nella propaganda di Putin: non dare le armi a Kiev per difendersi è aiutare l'aggressore, è un ipocrita sostegno all'imperialismo putiniano.
↑2022.03.19 <mattino yt♫ rainews> i miliziani ceceni conquistano l'acciaieria a Mariupol al grido di Allah Akbar [CzzC: sarà contento il chierichetto di Putin grondante simboli cristiani?]
↑2022.03.02 <lastampa> contro la pazzia di Putin si spacca anche la chiesa del Patriarcato di Mosca: oltre 230 preti ortodossi protestano contro la guerra smarcandosi dalla tiepidezza del patriarca Kirill, che dall'inizio del conflitto ha pronunciato solo poche parole, auspicando di evitare vittime civili, ma senza chiamare in causa il Cremlino, al quale il Patriarcato è storicamente legato a doppio filo. <ilmattino> straziante supplica a Kirill dalla chiesa ortodossa Ucraina: «chiedi a Putin di fermare le bombe».
↑2017.09.22 Melloni: via il Filioque; per avvicinare o per intralciare la riunificazione Cattolici-Ortodossi? <espresso>: presentando la sua dotta traduzione del Credo, discussa con la filologa Silvia Ronchey, dice di voler "lasciare il Credo latino alla sua storia" e con esso il "Filioque" [CzzC: e se certi laici protagonismi nuocessero alle priorità del cammino verso l’unità tra cattolici ed ortodossi? Continua ...]
↑2016.03.23 Il vietato vietare sottende la bulimia dei diritti individuali <asianews>: il Patriarca Kirill denuncia i tentativi a livello mondiale di approvare leggi che garantiscano all’uomo il “diritto di qualsiasi scelta, compresa quella del peccato”. “Le conseguenze possono essere apocalittiche”, ha avvertito. [CzzC: non perché Dio sia contro i diritti dell’uomo, ma perché si ritorce contro l’uomo il fregarsene di lui, fino a sublimare capricci individuali col diritto della forza contro indifese creature di Dio, ad esempio strappandole dal seno della mamma per darle a due gay. E’ un mistero il perché il limite indicato da Dio (vedi l’albero vietato ad Adamo ed Eva) appaia a volte riducente la libertà dell’adulto self made, ma intuisco opportunità di fidarsi di Dio piuttosto che del 68ttino vietato vietare. Propongo articolo a Vita Trentina, che viene pubblicato. 2022.05 con Kirill chierichetto della pazzia di Putin, non berrei più da questa fonte]
↑2016.03.13 <zenit>: Per la televisione bielorussa l'abbraccio Kirill-Fr1 è stato un evento storico: il 9/03 la TV “Belarus 24”, ha invitato insieme i capi della Chiesa cattolica (Pavel) e della Chiesa ortodossa in Bielorussia (Tadeusz Kondrusiewicz) per commentare l’incontro di Papa Francesco con il patriarca Kirill. [CzzC: bellissimo, ma spero che sia entusiasmo scaturito da vero desiderio ecumenico e non da politica filoMosca]
↑2016.02.13 Commosso per questo storico incontro, ne annoto alcuni passaggi, e sottolineo quello che a me pare il fulcro “i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di EDUCARE i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni altrui”:
- determinazione a compiere tutto ciò che è necessario per superare le divergenze storiche che abbiamo ereditato, vogliamo unire i nostri sforzi per testimoniare il Vangelo di Cristo e il patrimonio comune della Chiesa del primo millennio, rispondendo insieme alle sfide del mondo contemporaneo.
- Constatiamo con dolore l’esodo massiccio dei cristiani dalla terra dalla quale cominciò a diffondersi la nostra fede e dove essi hanno vissuto, fin dai tempi degli apostoli, insieme ad altre comunità religiose. Chiediamo alla comunità internazionale di agire urgentemente per prevenire l’ulteriore espulsione dei cristiani dal Medio Oriente ... e le sofferenze subite dai fedeli di altre tradizioni religiose diventati anch’essi vittime della guerra civile, del caos e della violenza terroristica.
- Ristabilire la pace in Medio Oriente che è “il frutto della giustizia”, affinché si rafforzi la convivenza fraterna tra le varie popolazioni, le Chiese e le religioni che vi sono presenti, per il ritorno dei rifugiati nelle loro case, ....
- La comunità internazionale faccia ogni sforzo possibile per porre fine al terrorismo con l’aiuto di azioni comuni, congiunte e coordinate.
- Il dialogo interreligioso è indispensabile. Le differenze nella comprensione delle verità religiose non devono impedire alle persone di fedi diverse di vivere nella pace e nell’armonia. Nelle circostanze attuali, i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di EDUCARE i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni di coloro che appartengono ad altre tradizioni religiose. [CzzC: è questo il fulcro di tutto: l’educazione alla libertà religiosa e la sua difesa promuovono le più sane libertà per tutti; viceversa, soffocando la madre di tutte le libertà, si schiavizza l’uomo, si fanno prevalere diritto della forza, darwinismo sociale, guerre].
- Europa: rimanere vigili contro un’integrazione che non sarebbe rispettosa delle identità religiose. Pur rimanendo aperti al contributo di altre religioni alla nostra civiltà, siamo convinti che l’Europa debba restare fedele alle sue radici cristiane. [CzzC: fischieranno le orecchie a qualche nostrano curiale?] Chiediamo ai cristiani dell’Europa orientale e occidentale di unirsi per testimoniare insieme Cristo e il Vangelo, in modo che l’Europa conservi la sua anima formata da duemila anni di tradizione cristiana.o convinti che l’Europa debba restare fedele alle sue radici cristiane.
↑2016.02.12 <sentire>: Abbiamo parlato come fratelli, abbiamo lo stesso battesimo siamo cristiani, siamo due vescovi e parliamo delle nostre chiese, siamo convinti che l'unità si raggiunge solo camminando, abbiamo parlato chiaramente e senza mezzi termini.
↑2016.02.12 <esteri>: Donald Trump banalizza papa Fr1 come "troppo politicizzato" alla vigilia del viaggio del papa in Messico, dal 12 al 18 febbraio [CzzC: caro Donald, la stragrande parte dell’umanità sa chi di voi due è più prossimo alla dignità umana e alla pace, e, Dio voglia, ciò sa anche la maggior parte dei tuoi americani, vedrai]
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Il testo della dichiarazione <news.va> integra un abbraccio storico per il bene dell’umanità, che sperimenta da secoli quanto possa essere aiutata dalla sequela di Cristo nella tensione al giusto, al vero e al senso della vita, sequela purtroppo tradita dal peccato dei cristiani prima ancora che dei non cristiani, ma che con Fr1 e Kirill oggi risplende per l’ut unum sint nella carità ed è bello che l’abbraccio sia avvenuto a Cuba, ”lontano dalle antiche contese del Vecchio Mondo”, un’isola che potrebbe essere culla di una nuova fraternitè, perché non è ancora del tutto colonizzata dai cultori della dea pecunia, che brandiscono la loro potenza in finanza armi e mass-media troppo spesso offendendo la dignità umana e la pace, oltre alla sensibilità dei credenti. Non è un caso che Donald Trump banalizzi papa Fr1 come troppo "troppo politicizzato": tra i due c’è un bel po’ di differenza in Weltanschauung.