Come si fa ad avere FIDUCIA IN UNA GIUSTIZIA così?

ad esempio con i seguenti casi di Yara, Unicredit, Saipem, pallidi esempi di innumerevoli altri scempi.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/10/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: giustizia amministrata; CSM, diritti umani, normativa, efficientare la P.A., corruzione

 

↑2015.11.04 [CzzC: dopo quelli colti nei mesi scorsi, ho ravvisato recentemente altri indicatori di come gli avvocati non solo vivano di carne arrabbiata come dice il proverbio, ma agiscano troppo spesso, inciuciati con i media, per alzare i livelli di contrapposizione tra le parti onde aumentare le loro entrate, anziché quelli di conciliazione che le ridurrebbero, costasse inventare colpe e reati: mi parrebbero più maestri di odio e di criminalizzazione che peroratori di pace e bene comune, lontanissimi dal concetto di perdono, per stare all’odierna catechesi di Fr1]

 

2015.11.03 <tempi> come si fa ad avere fiducia in una giustizia così?

- Yara: perché i comandi del Ris hanno fotomontato sul furgone di Bossetti? «È stato fatto per esigenze di comunicazione. È stato dato alla stampa».

UniCredit: per un mese i giornali hanno battuto sull'inchiesta della Dda di Firenze contro Fabrizio Palenzona vicepresidente di Unicredit accusato di aver aiutato imprenditori a loro volta infangati col sospetto di mafia; il 31 ottobre il Tribunale del Riesame ha annullato il decreto di perquisizione a carico di Palenzona smontando le ipotesi dell’accusa e i relativi fumus. Intanto, però, per un mese le intercettazioni pullulavano sui giornali, l’immagine di Unicredit è stata danneggiata e il titolo è sceso in borsa (ai piccoli azionisti chi ci pensa?) per un’indagine così fragile nei presupposti che non doveva nemmeno iniziare.

Saipem: l’ex amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, indagato dal 2013, è stato prosciolto da ogni accusa in merito a un’inchiesta su un presunto giro di bustarelle in Algeria. Il giudice Alessandra Clemente ha criticato pesantemente il modo con cui i colleghi hanno condotto gli interrogatori di due testimoni, contestando di averli indotti a confermare le loro ipotesi.