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modificato 05/11/2015 |
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Trascrizione nozze gay in IT ancora illegittime |
Correlati: nozze gay, ideologia inquisizione e didattica di gender |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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<corriere 26/10/2015>: nozze gay, i giudici bocciano i sindaci trascrittori: «Le loro trascrizioni sono illegittime». Il Consiglio di Stato sui matrimoni celebrati all’estero: la legge prevede differenza tra i sessi. E sulla scelta del Campidoglio: «Non si tratta di un diritto sovranazionale». |
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30/10 |
<tempi>: Prima ti meno, poi parliamo. Le domande di Repubblica ai giudici cattolici con le interviste di Liana Milella a due dei tre magistrati cattolici che componevano il collegio colpevole dell’inqualificabile verdetto, ci presentano, al contrario delle intenzioni dell'intervistatrice, Deodato e Romeo come due autentici giganti del diritto e della democrazia, quanto meno per contrasto con la di lei cortesia fucilatoria. Grazie a te Milella si può vedere meglio chi c’ha davvero una “fobia”. |
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30/10 |
<avvenire>: indecente canea scatenata contro l’estensore della pronuncia del Consiglio di Stato sulla trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero. Anche Vladimiro Zagrebelsky, giurista di indubbia “laicità”, riconosce che «non si può negare la ragionevolezza delle conclusioni cui è giunto il Consiglio di Stato» e denuncia «l’esempio negativo di un ribellismo improprio da parte di pubblici funzionari, come sono i sindaci nelle loro funzioni in tema di stato civile». [CzzC: consideriamo l’indecente canea come un assaggio di come vivremo sotto la gender inquisizione quando la libertà di opinione in materia diverrà reato per scalfarotta legge agganciata al razzismo. A.Landini/fb mi replica: «con un presidente dell'opus dei... Mi sarei stupita del contrario... Nel frattempo a Bruxelles ...»; a mia volta replico: presumo che, al contrario, qualcuno non si stupisca dei giudizi emessi da corti dove la densità dei filo massoni sarebbe assai più elevata che tra le normali persone di buona volontà; o sbaglio? Quanto a Bruxelles un diplomatico di buona volontà, colà lavorante, mi confidò non solo della densità e potenza delle logge/lobby, ma che sono anche in competizione tra loro al punto da contendersi piani e uffici nel palazzone europeo; o sbaglio? Presumo che lo stesso qualcuno preferisca la ministra francese Taubira, al nostro giudice pio; o sbaglio?] |
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28/10 |
<tempi>: L’impeccabile intervista di Deodato che spiega come si può essere giudici e cattolici: le accuse che mi sono state indirizzate sono tutte riferite a un mio presunto pregiudizio ideologico, ma non al merito della decisione, che invito tutti a leggere con animo sereno e distaccato ... il Consiglio di Stato conferma quanto aveva già stabilito il Tar del Lazio, nei confronti del quale non ricordo che siano state formulate le medesime critiche …». <Avvenire>: attacco al cattolico: giudizio e pregiudizio. |
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27/10 |
<MassimoIntrovigne>: La sentenza del Consiglio di Stato "per una volta, applica la legge anziché inventarla ... sgangherata reazione della lobby gay» mentre per <ilfattoq> è una sentenza fuori dal tempo. «Gli sgangherati attacchi personali al magistrato che ha redatto la sentenza da parte della lobby gay mostrano che gli inviti di certuni a rispettare la magistratura e le sentenze valgono solo quando danno loro ragione" conclude.» [CzzC: la legge potrebbe essere in difetto di adeguamento per tutelare le affettività Lgbt, fatti salvi i diritti dei minori ad essere allevati da idonee coppie XyXx, ma questi sgangherati attacchi a giudici che rispettano la legge attuale sono la prova non solo della strabica concezione di democrazia e di giustizia propria di certa ideologia, che conobbi bene dal 68 in poi, e di cui è intrisa la cultura dominante, ma sono indicatori di come andremmo a vivere sotto la gender inquisizione quando la libertà di espressione in materia, che dissentisse da quella ideologia, divenisse con Scalfarotto reato equiparabile al razzismo.] |
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27/10 |
<tempi>: Trascrizioni nozze gay: se il giudice è cattolico , allora non è “imparziale”. È questa l’assurda motivazione con cui si vorrebbe squalificare Carlo Deodato, l’estensore della sentenza del Consiglio di Stato che boccia le trascrizioni fatte dai sindaci italiani di nozze gay contratte all’estero. Dal sito di Repubblica, per cui non dovevano essere cancellate: «Per gli avvocati di Rete Lenford si tratta di una sentenza parziale e basta dare una rapida scorsa al profilo del giudice Deodato, uno dei cinque magistrati che compongono il Consiglio di Stato, per leggere tweet antigender, con diversi post provenienti da associazioni prolife e testate cattoliche chiaramente schierate contro le unioni gay e in difesa della famiglia di impianto tradizionale». |