Sgamare BUFALE sulla creazione di credito, sul signoraggio della banca centrale e sulla stampamoneta ad libitum

Segnalo con perplessità questo <tempi 2015.10.17>: La Banca centrale allibra a passivo l’ammontare della moneta emessa; lo stato allibrerebbe in attivo il valore dell’emissione se fosse lui ad emettere. [CzzC: riterrei tale intento praticabile solo a condizione che

a) avvenga a livello globale (come il vero socialismo si potrebbe fare solo a livello globale, altrimenti perderebbe la competizione col capitalismo)

b) ci sia un vincolo sovranazionale capace di costringere il politico a tutelare gli interessi anche delle future generazioni oltre che della presente.

Diversamente, il diritto della forza della generazione presente andrebbe naturalmente a sopraffare il diritto della generazione futura (che è senza forza perché ancora non esistente), ad esempio come avvenne con l’impennata del debito pubblico italiano nel quarto di secolo dal 68 al 92, il che nonostante le stampate di lire ad libitum che ci portarono l’inflazione oltre il 15% e a reiterate svalutazioni della lira]. Prosegui in calce

 [Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/04/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Moneta, diffida da chi propone stampamoneta ad libitum, debito pubblico, Finanza; supremazia del petroldollaro, crisi 2008

 

2021.04.05 <corriere> in un'assemblea UniCredit di sette anni fa Marco Saba a nome del signor Christian Savatteri illazionò che la banca non avesse esposto in attivo circa 300 miliardi di Euro corrispondenti ai prestiti erogati; il sedicente trovatore del tesoretto chiese la percentuale, ma oggi finisce condannato in cassazione come si poteva intuire, perché, non solo il ricorso si basa su «una tesi ardita», ma «costituisce almeno un’ipotesi di colpa grave, consistente nel non intelligere quod omnes intelligunt». Quindi lite temeraria. [CzzC: bene per la giustizia fatta contro inganno, ma che dire di chi volesse cancellare l'uso delle parole madre e padre che «omnes intelligunt»?]

 

↑2018.03.13 <micromega> Svizzera, in giugno un referendum per la MONETA piena legale: solo la Banca centrale nazionale possa emettere moneta, non le banche commerciali creandola dal nulla. [CzzC: data la secolare tradizione di democrazia, di responsabilità e oculatezza della pubblica amministrazione svizzera, lì forse l’esperimento potrebbe anche funzionare ...]

 

↑2015.06.gg <brunoleoni2015mm> Oscar Giannino smonta bufale finanziarie come quella che «basta stampare moneta, restituiamo alla politica il potere di batterla ad libitum» come teorizzerebbe la Modern money theory (Mmt) e il proliferare di analoghe bufale su web: continua

 

SEGUITO DEL SOMMARIO

L’intento di far emettere moneta dallo stato anziché da una banca centrale privata sarebbe buono se però

- avvenisse a livello globale (come il vero socialismo si potrebbe fare solo a livello globale)

- fossimo sicuri che la politica è sempre così tanto lungimirante da tutelare gli interessi anche delle future oltre che della presente generazione.

Sappiamo che invece si sta parlando a livello locale e che i nostri amministratori pubblici in 25 anni hanno fatto schizzare il debito pubblico al 130% del Pil partendo dal fisiologico 60%.

In tale orizzonte limitato geograficamente e politicamente, l’intento prefigurato da Tempi si configurerebbe come utopico stratagemma per aumentarne l’attivo dello stato ovvero per diminuirne il passivo e l’articolo di Tempi si allibrerebbe in conto bufale finanziarie della serie che fa ritenere il debito pubblico esistere solo come alchimia contabile.

Magari fosse così facile arricchire l’attivo dello stato facendo emettere moneta da questo anziché da Banca centrale, onde contenere il deficit e ridurre il debito pubblico più agilmente che con le tasse!

Sappiamo invece che tale utopico stratagemma ci distruggerebbe con un’inflazione alle stelle e con avvio al default, come insegnano non solo la reiterata storia dei default argentini, ma la storia finanziaria mondiale, fin dall’evo antico (vedi crollo finanziario dell’impero romano).

Qualcuno potrebbe anche prestare denaro ad interessi zero, ma nessuno lo presterebbe con la certezza della non restituzione o prevedendo che gli sarebbe reso dopo 5 anni con potere di acquisto dimezzato due volte, perché si chiamerebbe elemosina o fregatura; siccome la matematica non è un’opinione e i conti privati come quello dello stato si fanno in partita doppia dare-avere, lo stato può pareggiare il bilancio con entrate fiscali o prendendo a prestito (obbligazioni, cioè obbligo di restituzione); potrebbe fare il furbo generando inflazione con stampaggio di moneta ad libitum (così la valuta si svaluterebbe e diminuirebbe il valore reale del debito), ma sarebbe come privatizzare i guadagni dei ricchi possidenti e socializzare le perdite sui più deboli, perché, così lo Stato, invece di prendere prestiti da risparmiatori consapevoli del dare-avere col rischio conseguente, sottrarrebbe valore (potere di acquisto) a tutti quelli che hanno quella valuta in tasca o in banca, anche a quelli che non avessero voluto prestare soldi allo stato, anche al pensionato con soli 500€: bella moralità?

Caro Tempi, vigila su certe facilonerie di sedicenti esperti finanziari tra le firme delle tue pagine. Se mi dicessi che però gli US hanno superato la crisi anche stampando moneta, ti direi che è vero, ma che gli Us ciò si son potuti permettere perché oltre il 60% delle riserve monetarie mondiali è espresso in $, mentre l’economia americana è solo il 20% del Pil mondiale, dunque gli Us possono stampare dollari tenendo per sé tutti i vantaggi di bilancio, ma spalmando sul resto del mondo i 2/3 degli effetti svalutativi sul $ indotti da quelle stampate: più che moralità la chiameremmo sfruttamento da colonialismo finanziario, o no? Non a caso gli Us vedono come fumo negli occhi un Euro che crescesse, magari in sinergia economica con Eurasia (immensi territori, immense risorse energetiche e minerarie); non a caso Gheddafi fu distrutto 6 mesi dopo che aveva deciso di prezzare il suo petrolio in euro; non a caso la crisi ucraina viene abusata per far mettere sanzioni al posto di accordi commerciali tra i mercati euro-EstEuropa; se questi due mercati sinergizzassero e l’Europa diventasse uno stato federale come gli Us, nel volgere di pochi lustri sarebbe l’euro a divenire la moneta di riferimento mondiale e, dunque, a poter godere dei vantaggi di moneta leader al posto del dollaro. Allora sì gli stati uniti d’Europa potrebbero, come oggi gli Us, sfruttare la leva della stampamoneta anche per aiutarsi nel superamento di crisi finanziarie come quella corrente, ma gli Us dovrebbero sudare assai più per superare le loro crisi e, ciò ben sapendo, si opporranno strenuamente a questa prospettiva, questa sì reale non mitica.]