OBAMA si oppone ad Assad a tutti i costi perché è IDEOLOGICO
dice Sergio Romano:«Assad è un despota ma è anche un leader. I cristiani sono con lui perché è tollerante e di questo bisogna tenere conto»
[CzzC: la riflessione di Romano ci aiuta a capire come l’ideologia sottenda l’arroganza dei potentati fino a preferire il peggio piuttosto che il male minore e mistificare la realtà col paralogismo]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/12/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: masso Nobel pace ammette dannoso inciucio lfb;Paralogista? http://www.xamici.org/j/2019/ObamaFoundation.htm
↑2015.10.02 <tempi>: Obama protesta perché i rai Russi colpiscono civili e ribelli e non solo l'Isis, ma vedi anche l'Obama che non protesta quando l’Arabia Saudita in Yemen ha centrato per sbaglio una festa di matrimonio, uccidendo più di 100 persone.
«OBAMA È IDEOLOGICO». A Obama non va giù che i raid russi prolunghino la sopravvivenza di Assad e ha sempre insistito sulla necessità di combattere sì lo Stato islamico, ma anche Assad. «In questo momento c’è qualcosa di ideologico nello stile di Obama», continua l’ex ambasciatore. «Su Assad la posizione del segretario di Stato John Kerry è molto più flessibile, Obama invece si sta comportando da tipico socialdemocratico americano. È pragmatico in politica interna, mentre si comporta in modo ideologico in politica internazionale, più ideologico del partito repubblicano». [CzzC: a mio avviso è ideologico e paralogista anche in politica interna, vedi equiparare la conquista dei matrimoni gay con uteri in affitto a quella dell’uguaglianza tra neri e bianchi]
L’ERRORE SU ASSAD. Il riferimento è «all’opposizione ad Assad a tutti i costi. Il presidente siriano si è sicuramente screditato ma non è una persona inutilizzabile», ragiona lo storico. «Gli americani non si rendono conto che Assad non è solo un despota ma anche il leader di un blocco politico e sociale. Non dimentichiamo poi che esiste la simpatia dei cristiani, della media borghesia. Fino ad ora hanno parlato poco per non esporsi alle rappresaglie dell’una e dell’altra parte, ma la loro posizione è chiara».
«TENERE CONTO DEI CRISTIANI». I cristiani, infatti, «sanno che con gli Assad si vive, perché è tollerante. Questo blocco, che esiste e di cui il presidente siriano è leader, non può essere buttato via, bisogna tenerne conto. Ma Obama insiste a tenere una posizione ideologica». Posizione che l’intervento deciso di Vladimir Putin potrebbe ammorbidire: «È possibile che si raggiunga un accordo politico sulla Siria. L’intervento di Putin ha proprio questo scopo. Anche se credo che il contrasto di fondo sulla sorte di Assad rimarrà».