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Detrazione fiscale per i frequentanti scuole paritarie integrate del nostro sistema scolastico |
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Correlati: scuole paritarie, libertà di educazione, art.33 |
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Pagina senza pretese di esaustività o di imparzialità: link e commenti blu sono miei(CzzC) |
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Una detrazione fiscale per le famiglie che iscrivono i figli alle paritarie? La proposta favorirebbe l’esercizio del diritto sancito all’Art26.3 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo «i genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli» mentre oggi i genitori italiani (non così in altri paesi UE) non possono esercitare tale diritto se non svenandosi per la scelta di una scuola non statale |
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05/03 |
Ti segnalo l’opportunità di partecipare al sondaggio online lanciato da La Stampa: al momento del mio voto lessi il seguente rapporto favorevoli/contrari
Speriamo che qualche tifoso di referendari (della serie Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gino Strada, Carlo Flamigni ... ) abrogativi dell’ossigeno pubblico alle paritarie, non inneschi proditori automatismi di voto web, come già avvenne per sovvertire l’esito di un sondaggio che vedeva gli italiani contrari in maggioranza alle adozioni gay. Se lo stato rimborsasse finanche 4k€ alla famiglia di un alunno che frequenta le paritarie, risparmierebbe la metà, visto che il medesimo alunno nelle scuole di stato gli costerebbe il doppio. Speriamo che l’opposizione degli statalisti consenta quantomeno l’inizio di un rimborso, non per il bene dei genitori delle paritarie, ma per il bene di tutti: perché? Sarebbe destinata ad esplodere in rapporto costi benefici qualunque fornitura di servizi o prodotti pubblica o privata che operasse senza lo stimolo di una pur moderata concorrenza configurata dalla libertà di scelta dell’utente: se non potessimo scegliere senza svenarci il medico/ospedale convenzionato per farci curare, e dovessimo usare solo l’offerta statale come alternativa delle cure all’estero, misera la nostra salute! Purtroppo l’ideologica opposizione, più italiana che media UE, non vuole che si estenda ai servizi scolastici la convenzione ammessa in sanità, anche a costo di enfatizzare gli oneri per lo stato e costringere le famiglie a svenarsi per mandare i figli ad una scuola paritaria conforme alle attese. |