modificato 09/05/2015

Card. Karl Marx: non siamo una filiale di Roma

 

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«Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia». Elaborare autonome direttive pastorali regionali al livello di Chiese particolari.

 

 

traggo da https://www.facebook.com/groups/noisiamochiesa/permalink/841376419230814/

... Gaudeamus igitur! Le risposte della conferenza episcopale al questionario presinodale descrivono ciò che in Germania si fa già: comunione ai divorziati risposati, tolleranza per le seconde nozze, approvazione delle unioni omosessuali.

di Sandro Magister

ROMA, 6 maggio 2015 – A giudicare dall'ultimo prodotto della conferenza episcopale tedesca, il sinodo sulla famiglia in programma dal 4 al 25 ottobre potrebbe rivelarsi fatica sprecata.

Il cardinale Reinhard Marx (nella foto), arcivescovo di Monaco e presidente della conferenza episcopale, l'aveva fatto capire lo scorso 25 febbraio con una battuta che ha fatto il giro del mondo:

"Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale è responsabile della cura pastorale nel proprio contesto culturale e deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia".

Ma ora è la stessa conferenza episcopale di Germania a mettere nero su bianco il medesimo concetto, in quella che è la sua risposta ufficiale – dopo aver consultato il "popolo di Dio" – al questionario preparatorio diffuso da Roma in vista della prossima sessione del sinodo.

Arrivati alla domanda su "come promuovere l’individuazione di linee pastorali a livello di Chiese particolari", ecco infatti cosa scrivono i vescovi tedeschi:

"Una parte delle risposte, rimandando a differenze sociali e culturali, approverebbe accordi regionali sulle direttive pastorali al livello delle Chiese particolari. Si potrebbe anche partire da processi di dialogo diocesani sul tema matrimonio e famiglia i cui risultati verrebbero poi discussi con altre Chiese particolari".

... I vescovi tedeschi non solo approvano che si diano l'assoluzione e la comunione ai divorziati risposati, ma anche auspicano che si benedicano in chiesa le seconde nozze civili, che si dia la comunione eucaristica anche ai coniugi non cattolici, che si riconosca la bontà dei rapporti omosessuali e delle unioni tra persone dello stesso sesso.

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