«Se faccio la carità a un povero mi chiamano santo, se cerco le cause della povertà mi chiamano comunista»
dice Fr1, cui fu donato un crocifisso con falce e martello ma senza la stella a 5 punte
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↑2015.08.20 <ilfattoq>: Bertinotti: il papa è vivo, i morti siamo noi: "Se faccio la carità a un povero mi chiamano santo, se cerco le cause della povertà mi chiamano comunista". Il Papa interroga profondissimamente, nel nostro mondo arido, le coscienze civili ancora vive. Certo, se uno è morto, non c'è niente da fare.
↑2015.07.09 h20:14 <nn121> mi gira una email di Cattonerd con un ironico foto-accostamento: la foto del Crocifisso con falce e martello donato a Fr1 da Morales è accostata alla foto di don Camillo in Russia: osservo che manca nella foto col Papa la stella a 5 punte, e la differenza non è di poco conto, visto il tanto male fisico ad inermi inferto dai tifosi di quelle stelle, mentre il martello servì nobilmente al Gesù falegname, che citò egregiamente la falce nelle parabole della mietitura. Senza contare che il socialismo non inquinato dai suddetti tifosi è correlato a Cristo e alla dottrina sociale della Chiesa, aborrita dal cinico capitalismo sfruttatore e stramatore dei più deboli.
↑2015.02.10 <vaticaninsider>: «aver cura dei poveri non è comunismo, è Vangelo; il Nuovo Testamento non condanna i ricchi, ma l’idolatria della ricchezza. Il nostro sistema si mantiene con la cultura dello scarto, così crescono disparità e povertà. Oggi i mercati contano più delle persone: è un'economia malata». <vaticaninsider>: Scola cardinale di Milano e l'economista Stefano Zamagni, hanno presentato ieri il libro «Papa Francesco: questa economia uccide»