modificato 24/01/2017

 

Alberto Bondolfi: la legge naturale è cangiante, il matrimonio gay previene Aids

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

La legge naturale è cangiante; è interesse dello stato riconoscere le coppie omosessuali per mantenere stabili le unioni ed evitare il diffondersi di malattie come l’Aids. [CzzC: gettonata sapienza dal coordinamento ISR-FBK?]

 

 

estraggo da <scienza&vita> che riproduce una pagina de l’Adige del 20/04/2014.

Alberto Bondolfi, svizzero, direttore del Centro per le scienze religiose (ISR-FBK):

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Per un cristiano la diversità dei sessi ha un fondamento nel disegno di Dio: ma l’omofobia non è accettabile perché va contro l’accoglienza, il rispetto e l’amore che, evangelicamente, si deve riconoscere a qualsiasi persona. [CzzC: ci tenti doppio inganno? Sarebbe già stato sgamato da Shopenhauer come occultamento e dissimulazione:

occulteresti il fatto che non sono solo i cristiani a ritenere fondata la diversità dei sessi: fondata su Dio la ritengono anche gli islamici, fondata sul DNA lo ritiene tutta la scienza;

- intendere il matrimonio completo (di serie A) come istituto non assegnabile ai gay, pena dover loro riconoscere il diritto agli uteri in affitto, non è omofobia, ma semplice legge naturale riconosciuta da miliardi di credenti e non credenti da milioni di anni: questo tu non lo dici, mentre dissimuleresti il vero significato di omofobia, facilitando la strada allo Scalfarotto che volesse tacciare di omofobia chi intendesse affermare il diritto di un concepito umano di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay].

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Bondolfi sottolinea che alcuni concetti come «verità assoluta», o natura hanno essi stessi subito delle mutazioni, dopo secoli di riflessione filosofica e teologica e a seguito di profonde evoluzioni delle società in direzione del pluralismo. [CzzC: ottimo il pluralismo se è elogio delle diversità nel rispetto dei più deboli, ma, caro prof, se vogliamo che prevalga la forza del diritto sul diritto della forza, dobbiamo fondare al cune verità al riparo perfino del principio di maggioranza, che, a tal fine, non basta nemmeno in democrazia (vedi diritti umani fondamentali); è chi vuole scardinare papà e mamma come stereotipi di gender che ha bisogno di definire cangiante la legge di natura; sei in buona compagnia, peraltro, perché a tale impellente bisogno dà sfogo pure il settimanale diocesano: su VT#15/2014 ribadisce la linea VT#13/prof Ghia con il solito lucido analista, che già aveva anticipato il tema nel 2013 VT#35p38 «Gli elenchi dei peccati ... sostituiti oggi da norme presunte universali perché basate sulla cosiddetta legge naturale, non sono capiti dagli uomini contemporanei»

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Bondolfi: «Uno dei fattori che hanno indotto, in alcuni casi, al riconoscimento delle coppie omosessuali è l’interesse dello Stato a mantenere stabili le unioni ed evitare il diffondersi di malattie sessualmente trasmissibili come l’Aids», ha precisato Bondolfi. [CzzC: Papa Benedetto fu sbeffeggiato anche da tuoi fans quando disse che la fedeltà matrimoniale è più efficace del condom contro l’Aids: tu sai di essere ben scudato dalla cultura dominante da poter evitare analoghi sbeffeggi: se è labile la fedeltà del matrimonio cristiano, figurarsi quella delle unioni Lgbt: fingere di non sapere che le lobby gay accampano la promessa di fedeltà affettiva per conquistarsi il diritto ad un matrimonio di serie A, cioè quello inclusivo del diritto di procurarsi cuccioli d’uomo con uteri in affitto? Speriamo che i nostri legislatori siano abbastanza sgamati in merito da non prevedere nelle costruende unioni civili gay l’obbligo di fedeltà, apposta per non cadere nel tranello di quel surrettizio intento captive].

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