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modificato 25/01/2017 |
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Inni su VT alla legge di natura cangiante |
Correlati: il relativismo sarebbe la base della democrazia? Ideologia e didattica di gender; significato del termine famiglia |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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- 2014.02 i Vescovi del Triveneto allertano a fronte di fuorvianti orientamenti sulla educazione sessuale ai bambini anche in tenera età ... grave stravolgimento del valore e del concetto stesso di famiglia naturale fondato sul matrimonio tra un uomo e una donna. - 2014.03.30 VT ospita Ghia a dire che il concetto di natura non è statico, ma in costante cambiamento ... ad esempio sulle unioni di persone dello stesso sesso. - 2014.04.10 VT aziona il suo lucido analista Cattani a scrivere così: dato che l’etica oggi è messa in crisi dalla sensibilità diffusa che non capisce più i precetti fondati sulla cosiddetta legge naturale, dovremmo parlare di più di relazione e meno di legge naturale cioè una presunta verità delle cose. - 2014.05.24 VT ri-aziona Cattani a dire che occorre cambiare paradigma ed elaborare un’etica a partire dalla relazione, non dalla presunta oggettività della natura. |
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07 |
La risoluzione della Commissione ONU per i diritti umani a tutela della famiglia contempla una composizione della famiglia «naturale» respingendo un emendamento illuminato che voleva sostituire il termine «famiglia» con la frase «famiglia nelle sue varie forme» [CzzC: perché VT non ne dà ampia notizia? Per non smentire gli inni legge di natura cangiante intonati sulle sue pagine da Cattani 24/05 e 10/04 e da Ghia 30/03?] |
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24/05 |
Inno alla legge di natura cangiante: P.Cattani sul settimanale diocesano VT#21/2014 sostiene che l’insegnamento di Gesù non può essere rubricato in un modo razionale di comportarsi, altrimenti la rivelazione sarebbe stata inutile per ribadire che occorre cambiare paradigma ed elaborare un’etica a partire dalla relazione, non dalla presunta oggettività della natura. [CzzC: gli pongo alcune domande in tentativo di correzione fraterna; risponde dandomi del farneticante] |
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10/04 |
Inno alla legge di natura cangiante: Relazione più che natura. P.G. sul settimanale diocesano VT#15 sostiene che legge naturale = presunta verità delle cose: dato che l’etica oggi è messa in crisi dalla sensibilità diffusa che non capisce più i precetti fondati sulla cosiddetta legge naturale, dovremmo parlare di più di relazione e meno di legge naturale cioè una presunta verità delle cose. |
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30/03 |
Inno alla legge di natura cangiante: su VT#13p4 leggo Ghia così: “la legge di natura del magistero cattolico rimanda ad Aristotele e Tommaso, mentre la sensibilità contemporanea, anche per la rilettura del concetto di natura, ne impone una nozione diversa... il concetto di natura non è statico, ma in costante cambiamento ... ad esempio sulle unioni di persone dello stesso sesso”. Memore che il magistero petrino continua a parlare di famiglia naturale fondata sul matrimonio (vedi ad es. la chiara nota dei Vescovi del Triveneto), pongo un quesito all’Ufficio Catechistico Diocesano: - non ci parrebbe che alcuni maestri inconfutati sul settimanale diocesano siano disorientanti, stravolgendo il significato di parole inequivoche da millenni (come famiglia, padre, madre)? - Quando i medesimi Maître à penser additassero i fedeli disorientati per accusare il Magistero di creare distanza, tensione e scisma sommerso perché non si rende conto che certi termini oggi sono viziati da una pre-comprensione, non ci parrebbe che siano assonanti con certi Leitmotiv...? Perché Curia tace? |