CGIL contro l’Autonomia scolastica e la sussidiarietà in ambito formativo
I capi Cgil-loni avversano autonomia scolastica, sussidiarietà delle scuole paritarie, e tacciano da incursori clericali i diffidenti degli opuscoli Lgbt dell’Unar: trovo più saggia la base operosa.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/09/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: statalismo, pubblica dipendenza, latrocinio generazionale, IMU imposta alle paritarie, gender didattica
↑2014.04.28 traggo da scuola... congresso-nazionale-dellflc-cgil/.]
Comunicato dell’Associazione Scuola della Repubblica al Congresso Nazionale dell’FLC-CGIL Posted on 17 aprile 2014 di scuolacostituzione
“In questa occasione avremmo voluto condividere con voi le nostre più urgenti preoccupazioni relative alla situazione che si sta configurando. In un generale panorama che assiste alla progressiva ed ormai inarrestabile avanzata del pensiero neoliberista nella gestione della scuola di tutte e di tutti, ci sembrano particolarmente allarmanti alcuni punti, ai quali vi invitiamo di porgere una particolare attenzione:
1. L’inadeguatezza delle risorse pubbliche per la scuola statale (gli illegittimi tagli della Gelmini sono stati consolidati dai successivi Ministri e dimenticati del tutto dal Presidente Renzi) ed il sostanziale abbandono della generalizzazione della scuola statale per l’infanzia sono ormai una costante di tutti i governi sia di centro-destra che di centro- sinistra:
2. Il ricorrente riferimento, ormai capzioso, al termine Autonomia [CzzC: cari capi Cgil-lini, vi invito a riflettere sulle prove scientifiche esibite anche in questa trasmissione televisiva, circa quanto l’ Autonomia scolastica migliori efficacia ed efficienza dell’offerta formativa: mi sembrate zavorrati da un’ideologia che ci inchioda ad arretratezza e oscurantismo e mi spiace pensarvi così, perché conosco e stimo molte persone del vostro patronato INCA al servizio delle esigenze reali, mentre alcuni di voi mi paiono cullare nostalgie ideologiche che complicano invece che soddisfare le esigenze reali della popolazione] , sta indebolendo la dimensione della Scuola della Repubblica, insinuando in modo massivo e scomposto, principi, modelli ed ipotesi di provvedimenti che rifiutiamo: l’attacco agli organi collegiali; le continue allusioni alla chiamata diretta degli insegnanti; la strategia di concretizzazione del taglio di un anno di scuola superiore, configurata nelle illegittime “sperimentazioni” attualmente in atto, nonché nell’anticipo dei test di accesso all’università, tutta la partita della valutazione, del merito e della premialità, priva di fondamento giuridico, figurano asservite ad una politica muscolare e antididattica che con la scuola non ha nulla a che fare.
3. L’abbassamento di ogni necessità di difesa del principio di laicità, si configura nella celebrazione e nel finanziamento della scuola paritaria [CzzC: cari capi Cgil-lini, mi state riconfermando motivi per pensarvi zavorrati come sopra, osservando la vostra avversione per la sussidiarietà delle scuole paritarie, oltre che per l’autonomia scolastica, classici sintomi di magialenite], nella dismissione della previsione costituzionale del “senza oneri per lo Stato”, [CzzC: cari capi Cgil-lini, potreste informarvi meglio su cosa significhi “senza oneri per lo stato” nell’Art33 della nostra costituzione, perché l’intendimento dei costituzionalisti non coinciderebbe con il vostro pregiudizio ideologico] in un uso improprio del principio di sussidiarietà, in incursioni improvvide e dettate da egemonie filoclericali sulla attività delle scuole della Repubblica (vedi opuscoli Unar, ecc) [CzzC: cari capi Cgil-lini, potreste informarvi meglio sugli opuscoli dell’UNAR, perché sono considerati diseducativi e di pessimo gusto anche da molti vostri iscritti, che conosco e che come me rispettano le preferenze sessuali degli Lgbt e contrastano l’omofobia, ma senza cedere alle loro manie inquisitorie, invasive e lesive dei diritti umani Art18, 19 e 26,3].
4. La dismissione di ogni attenzione nei confronti dei diritti, al lavoro del personale scolastico e all’apprendimento e allo studio degli studenti (la piaga del precariato, la dismissione dell’istruzione tecnico-professionale, la non centralità dell’innalzamento dell’obbligo scolastico e l’apprendistato precoce già a 14 anni, l’Invalsizzazione della didattica) completano uno scenario desolante dal quale l’uscita ci appare sempre più improbabile senza un’assunzione di responsabilità reale di quelle forze sindacali che nel passato avevano rappresentato un forte punto di riferimento.”
Marina Boscaino Associazione Nazionale per la Scuola della Repubblica
Antonia Sani Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione
(letto da Mino Forleo)
↑2012.07.26 Autonomia scolastica, fattore di efficacia ed efficienza in Polonia (da SuperQuark di Piero Angela): perché un così grande successo del loro sistema formativo? “La Polonia, in piena crisi generale, cresce del 4% l'anno. Perché? La Polonia ha posto come parole chiave: capitale umano, istruzione ... “, ma come? La speciale autonomia dei dirigenti scolastici coniugata alla responsabilità permette loro di scegliere i docenti e anche di licenziarli se occorresse. [CzzC. va’ a dirlo ai capi Cgil-loni che avversano autonomia scolastica e sussidiarietà delle paritarie. Continua qui dove aggiungo una mia testimonianza].