Matrimonio LGBT con ADOZIONI GAY? Appare un regresso antropologico dice Bergoglio
Bergoglio: matrimonio LGBT con diritto di adottare? Mai era successo nella storia ed appare un regresso antropologico, perché ciò implica il rischio di danneggiare dei bambini [CzzC:principio di precauzione]: ogni individuo ha bisogno di un padre maschio e una madre femmina che aiutino a plasmare la propria identità. [CzzC: pongo una domanda all’autore] sommario
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2016.02.25 <uccr>: alcuni preti mediatici (ad es Aldo Antonelli, Paolo Farinella, Giorgio De Capitani, Michele Dosio, Claudio Miglioranza) da diversi anni si esibiscono profeti di contrasto e dissenso. Alcuni di loro hanno firmato recentemente un appello a favore delle adozioni gay ribadendo il fatto di essere «preti cattolici» e che «la “famiglia uomo-donna-bambino/a”, troppo spesso è il luogo turpe delle più atroci violenze». Sono le loro “opere” e “biografie” a dimostrare la dis-unità con Pietro e il motivo per cui siano così tanto tifati dallo spirito del mondo e dai media anticlericali come “fuoco amico” contro la Chiesa e i papasuccubi.
↑2014.01.22 Traggo da settimanale Tempi #3 2014.01.22 p49
Jorge Bergolio - Papa Francesco - Il Cielo e la terra, dialogo con Abraham Skorka, rettore del seminario rabbinico di Buenos Aires, Mondadori (pp. 107-111)
«A volte il ministro religioso richiama l'attenzione su certi punti della vita privata o pubblica perché è la guida dei fedeli. Non ha il diritto di intromettersi nella vita privata di nessuno, certo. Se nella creazione Dio ha corso il rischio di renderci liberi, chi sono io per intromettermi? (...) L'omosessualità è sempre esistita. L'isola di Lesbo, per esempio, era nota per ospitare donne omosessuali. Ma non era mai successo nella storia che si cercasse di darle lo stesso status del matrimonio. (...) Nella nostra epoca è la prima volta che si pone il problema giuridico di assimilarla al matrimonio, cosa che giudico un disvalore e un regresso antropologico. Uso queste parole perché il tema trascende la questione religiosa, è prettamente antropologico. Di fronte a un'unione privata, non c'è un terzo o una società danneggiati. Se invece le si attribuisce la categoria di matrimonio e le si dà accesso all'adozione, ciò implica il rischio di danneggiare dei bambini. Ogni individuo ha bisogno di un padre maschio e una madre femmina che aiutino a plasmare la propria identità. (...) In genere si sostiene che per un bambino sarebbe meglio essere cresciuto da una coppia di persone dello stesso sesso, piuttosto che vivere in un orfanotrofio o in un istituto per minori. (...) Ma una mancanza dello Stato non giustifica un'altra mancanza dello stesso Stato. Occorre affrontare il problema di fondo. Più che una legge che consenta l'adozione alle persone dello stesso sesso, è necessario migliorare le norme sull'adozione, eccessivamente burocratiche».
[CzzC: 07/02014: Le chiederei, Santità - e mi perdoni se proseguirò con la forma del tu(*) - se tu non prevedessi opportuno riformulare da Papa le suddette opinioni che esprimesti da Vescovo in merito alle adozioni LGBT, onde evitare che i potenti te la facciano pagare troppo cara questa chiarezza di posizione: perché?
- Finché eri solo Bergoglio, eri quasi un signor nessuno per loro,
- ma da Papa sei capo di Stato e, finora, che io sappia, nessun capo di Stato che abbia sottoscritto la convenzione ONU per i diritti civili si è mai azzardato ad ingaggiare il principio di precauzione (rischio di danneggiare bambini) verso le coppie LGBT pro adozioni;
- spero che tu capisca, meglio del Card. Martini, che sono proprio le adozioni il criterio cruciale di tutta la guerra ideologica azionata dalle lobby LGBT, onde ottenere il matrimonio per tutti: interesserebbe ben poco a quei potenti una legge che consentisse alle coppie LGBT di firmare e baciarsi davanti al sindaco o di avere i diritti ereditari, le pensioni di reversibilità e tutti gli altri diritti uguali a quelli dei matrimoniati XYXX tranne che le adozioni: verso chi così osasse negare le adozioni alle coppie LGBT peserebbero come spada di Brenno sulla bilancia che comparasse la loro presunta discriminazione con il diritto degli adottandi di essere allevati da un’idonea coppia XYXX; essi presumerebbero quantomeno doppia tale discriminazione:
- si sentirebbero coppie di serie B rispetto alle coppie XYXX matrimoniate in serie A
- siccome il principio di precauzione si invoca verso un rischio di danno o patologia (rischio di danneggiare bambini), per la proprietà transitiva equivarrebbe a dire che le relazioni LGBT sono patologiche;
- se tu mi chiedessi cosa ti potrebbero fare di male nel senso di fartela pagar cara, ipotizzerei così:
- criminalizzare te e il Vaticano davanti agli occhi del mondo, come han già tentato con i tuoi predecessori,
- vuoi con il vecchio trucco del lupo che reizza l’agnello,
- vuoi con altri stratagemmi di incriminazione; ad esempio?
- Ad esempio han già provato a criminalizzarti, inventandoti complice dei regimi dei desaparecidos, ma gli sarà più facile attaccarti
- additandoti responsabile delle colpe dei preti pedofili
- cercando di coinvolgere accusatori i pastori luterani; perché? Perché se ti difenderai, potrai essere accusato di antiecumenismo.
Staremo a vedere.
Nel frattempo, Santità, assieme ai miei cari prego ogni sera per Lei e per i Vescovi e i presbiteri strettamente uniti a Cristo nel cammino illuminato dal Magistero petrino. Un abbraccio fraterno in Cristo.
P.S. 2024.01 con lo sdoganamento delle benedizioni gay e l’annunciata rivoluzione teologica, mi pare che Fr1 stia evitando di “farsela pagare troppo cara”, sinodo tedesco docente]
(*) uso la forma del tu non per mancanza di rispetto a Sua Santità, ma perché questa forma uso con tutti gli autori che commento nel contesto interlocutorio qui descritto.