Sul fumo di satana nella Chiesa di Fr1 chiedo a Deotto ponte verso Palmaro
e di passargli le domande con cui ho commentato la sua riflessione su Riscossacristiana onde possa contemplare uno spazio di Grazia anche dove le apparenze indicherebbero solo disgrazia
Da: CzzC Inviato:
giovedì 9 gennaio 2014 23:26
A: Paolo D. di Riscossa
Cristiana
Oggetto: Il fumo di satana nella Chiesa di Papa Francesco I?
Egr. Sign. Paolo,
Le chiedo per favore di aiutarmi passare a Mario P. le domande con cui ho commentato la sua riflessione su Riscossacristiana “il fumo di satana nella Chiesa” (qui con immagini): le domande pongo a Mario come ad altri autori in questo contesto, e nella fattispecie con l’intento di tentargli una correzione fraterna (assolutamente reciprocabile) che
- gli faccia contemplare uno spazio di Grazia anche dove le apparenze indicherebbero solo disgrazia,
- recuperi tutta la sua passione al servizio della Missione per testimoniare ciò che abbiamo di più caro anche con serenità.
Grazie a prescindere dall’esito. CzzC
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Fr1 ha anche dissenzienti
Caro Mario, trovo assai vero e pittoresco questo passaggio
ma il nostro problema è davvero Matteo Renzi? Cioè: noi davvero potevamo aspettarci che uno diventa segretario del Partito democratico, e poi si mette a difendere la famiglia naturale, la vita nascente, a combattere la fecondazione artificiale e l’aborto, a contrastare l’eutanasia? Ma, scusate lo avete presente l’elettorato del Pd, cattolici da consiglio pastorale, suore e parroci compresi? Secondo voi, quell’elettorato che cosa vuole da Renzi? Ma è ovvio: i matrimoni gay e le adozioni lesbicamente democratiche. Ma, scusate, avete mai ascoltato in pausa pranzo l’impiegato medio che vota a sinistra? Secondo voi, vuole la difesa del matrimonio naturale o vuole le case popolari per i nostri fratelli omosessuali, così orribilmente discriminati? Smettiamola di credere che il problema siano Niki Vendola o i comunisti estremisti brutti e cattivi, e che l’importante è essere moderati: qui i punti di riferimento dell’uomo medio sono Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, le coop e Gino Strada, Enzo Bianchi ed Eugenio Scalfari. Renzi mette dentro nel suo frullatore questi ingredienti essenziali del suo elettorato, miscelandoli con dosi omeopatiche di don Ciotti e don Gallo, e il risultato è il beverone perfetto che tiene insieme la parrocchietta democratica e l’Arcigay. Aspettarsi qualche cosa di diverso da lui sarebbe stupido.
ma ti chiedo se non trovi fuorviante ed offensivo questo paragone
lo scandalo è ascoltare gli esponenti del Nuovo Centro Destra che dicono: “Le unioni civili non sono delle priorità del governo”. Capite bene? Non è che l’NCD salta come una molla e intima: noi queste unioni non le voteremo mai. No: dice che non sono una priorità. Uno incontra Hitler che dice: voglio costruire le camere a gas, e che cosa gli risponde: “Adolf, ma questa non è una priorità”.
[CzzC: se le unioni civili non ammetteranno le adozioni gay con uteri in affitto, non trovo controproducente battersi per impedire che due LGBT che si amano abbiano la reversibilità della pensione o altre agevolazioni economiche che adesso sono riservate ai matrimoniati; prioritario sarebbe a mio avviso piuttosto
- evitare che l’istituto del matrimonio, oggi riservato a maschio e femmina idonei, contempli anche negare ad un concepito il diritto di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay
- e vigilare a che Pacs e Dico non siano introdotti come tappa tattica per quell’obiettivo finale.
L’alterazione delle priorità è a mio avviso configurata soprattutto negli orditi di potenti matrici della cultura dominante, miranti ad annientare
- il diritto alla libertà di coscienza a colpi di leggi discriminatorie degli obiettori fino ad introdurre il reato di opinione (ideologia di gender e relativa inquisizione)
- il diritto alla libertà di educazione a colpi di IMU e referendum contro le scuole paritarie.
Ma il turpe paragone di Pacs e Dico non adottivi con le hitleriane camere, annienta la credibilità dell’accusatore e vanifica anche le sue argomentazioni plausibili.
e disorientante questa tua accusa al Papa silente e carente di chiarezza
... la Chiesa tace. Tace dal Papa fino all’ultimo cappellano di periferia. E se parla, il giorno dopo Padre Lombardi deve rettificare, precisare, chiarire, distinguere. Prego astenersi dal rispolverare lettere e dichiarazioni fatte dal Cardinale Mario Jorge Bergoglio dieci anni fa ... [CzzC: anche certe parole di B16° dovettero essere rettificate, precisate e chiarite: se non erro provocarono anche dei moti di piazza con morti quelle di Ratisbona e quando rimise la scomunica al lefebvriano Williamson negazionista, ammise di essere stato male informato ...]
Amen anche da parte mia
Monsignor Domenico Mogavero – niente meno che canonista, vescovo di Mazara del Vallo ed ex sottosegretario della Cei – ha parlato, eccome se ha parlato: “La legge non può ignorare centinaia di migliaia di conviventi: senza creare omologazioni tra coppie di fatto e famiglie, è giusto che anche in Italia vengano riconosciute le unioni di fatto”. Per Mogavero, “lo Stato può e deve tutelare il patto che due conviventi hanno stretto fra loro. Contrasta con la misericordia cristiana e con i diritti universali – osserva – il fatto che i conviventi per la legge non esistano. Oggi, se uno dei due viene ricoverato in ospedale, all’altro viene negato persino di prestare assistenza o di ricevere informazioni mediche, come se si trattasse di una persona estranea”. Conclude il vescovo: “Mi pare legittimo riconoscere diritti come la reversibilità della pensione o il subentro nell’affitto, in virtù della centralità della persona. E’ insostenibile – sottolinea Mogavero – che per la legge il convivente sia un signor Nessuno”. E per la Chiesa, sul cui tema è stata già invitata a riflettere da papa Francesco, in vista del Sinodo straordinario sulla famiglia, “senza equipararle alle coppie sposate, non ci sono ostacoli alle unioni civili”. Amen. [CzzC: Amen anche da parte mia, anche a costo di dover ammettere che la battaglia contro i Dico della Bindi fu condotta male perché, arroccata in difesa di guglie dentate, si espose alla disfatta di Caporetto, mentre avremmo potuto cogliere l’occasione per trattare e far mettere in chiaro
- che il matrimonio con le adozioni è da riservare a uomo e donna, anche a costo di esigere la precisazione costituzionale al riguardo, che i padri nel 1947 non previdero necessaria
- che valore prioritario è la libertà di coscienza e di educazione, senza la quale non potremmo difendere nemmeno la vita e il nostro matrimonio naturale).
Forse i difensori delle guglie dentate non s’avvedono dei piani ad ampio raggio del nemico, il quale sa che la vera priorità per il bene comune non sarebbero questioni di costume come il matrimonio LGBT: il nemico, fra l’altro, non ha il vero bene comune tra le sue priorità, bensì eliminare la Chiesa cattolica dalla sfera pubblica col solito pretesto che sarebbe non democratica, oscurantista, intrusiva della sfera dello stato essenza dell’eticità, il che per arrivare lui a stabilire quale sia il bene comune: il padrone del mondo vede nella Chiesa cattolica l’unico indomito avversario della sua ambizione di dominio sulle umane coscienze (perché unico a mio avviso? Perché tale Chiesa sostiene una fede amica della ragione, e quindi difende la vera natura, dignità e libertà dell’uomo, come nessun’altra confessione al mondo: non a caso l’islam ci appare intriso di illiberalità e irragionevolezza, Lutero definì la ragione la puttana del diavolo e il citato massone Plutarco Calles stragista di cristeros morì credulone dello spiritismo).
Saremmo nella continuazione della guerra cristera? Non vorrei usare il termine guerra finché, almeno dalle nostre parti, non ci ammazzano ancora, ma di conoscere avvedutamente le strategie del nemico ci raccomandò anche Gesù: quando Paolo VI citò il fumo di Satana ben sapeva che minacciati principalmente non erano dettagli di costume, ma il depositum fidei col magistero petrino. So bene che se la Chiesa accettasse le unioni civili, non si placherebbe la suddetta sete egemonica della cultura dominante, perché l’obiettivo primario del nemico non sono i diritti civili utili al bene comune, ma far fuori l’avversario Chiesa cattolica nel dominio delle coscienze; perciò egli continuerà tenerla in scacco, inventando sempre nuove mosse; come reagire? Potremmo a mio avviso spiazzare il nemico concentrandoci sulla difesa dei valori prioritari di libertà di coscienza (diritto all’obiezione di coscienza) e di educazione (senza i quali non potremmo nemmeno impostare una minimale legittima difesa) costasse lasciargli credere che ha vinto la guerra dei costumi (dei caprici individuali). Ad esempio?
- Solo non perdendo il suddetto diritto di libertà di coscienza ed educazione potremmo evitare che dopo i matrimoni gay i potenti labari, come addomesticarono gli anglicani in UK, impongano anche alla Chiesa cattolica i vescovi gay, reizzandola altrimenti di omofobia e misoginia;
- solo non perdendo il suddetto diritto di libertà potremmo evitare che ci accollino le spese attualmente passate dal SSN per mantenere in vita i pesi inutili (bambini e vecchi malati) che i le potenti matrici della cultura dominante diranno di non aver più soldi per mantenerli (Cina docet);
- lasciamo che il nemico presuma di vincere con le sue truppe anche oltre le steppe delle unioni gay, purché ci lasci la libertà di coscienza e di educazione su ciò che abbiamo di più caro; cosa intendo ad esempio per oltre?
- Ad esempio vediamo prosperare bordelli uomo-bestia e la costumanza, in analogia a quanto avvenne per i gay, potrà passare dai bordelli alle mura domestiche, legalizzata; te la vedi tu una Chiesa tenuta in scacco ad opporsi contro i quadrupedi o bipedi pelosi per il cui mantenimento l’amante umano volesse lasciare la sua pensione in reversibilità, anziché fare testamento agli animalisti? Suvvia, paulo maiora canamus e lasciamo che spifferi liberamente su Repubblica quell’alticcio filosofo milanese che sostiene il diritto che lo stato gli riconosca l’unione con una tazza: ci penseranno i miliardi di uomini dei paesi emergenti a ridimensionare certi capricci dei degradati lumi occidentali (ai gay vedi cosa comminano islamisti, Cina ed India, senza ritorsioni da parte delle nostrane suddette matrici che invece hanno accusato il Vaticano di tortura): assieme al mondo islamico cubano oltre mezza umanità: da quelle parti è rimasta solo la Chiesa cattolica a difendere la dignità umana, anche quella degli LGBT, mentre gli illuminati cattofobici tacciono in merito per amor di affari e di armi).
Capisci quale sia lo scacchiere di combattimento? Scendiamo dalle guglie dentate, anticipiamo le mosse del nemico, accettiamo di trattare sulle unioni civili cogliendo l’occasione di far mettere in chiarezza e tutela costituzionale inequivocabile il diritto del concepito a non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay: così seguiremmo il consiglio di Gesù, se no finiremo da creduloni dietro gli infiltrati dal nemico come quelli che ci vorrebbero attirare nell’imboscata di un nuovo referendum abrogativo della 194].
Ti chiedo se hai firmato per impedire che l’educazione sessuale dei nostri bimbi avvenga come appresso.
Capisci, caro direttore? Fra poco prenderanno mio figlio di sette anni e a scuola lo metteranno a giocare con i preservativi e i suoi genitali,
Ti chiedo se non trovi fuorviante accusare Scola di aver invitato Schönborn per tifare il dissenso.
dov’è in questa battaglia l’arcivescovo di Milano Angelo Scola? Fra poco ci impediranno di dire e di scrivere che l’omosessualità è contro natura, e Scola mi parla del meticciato e della necessità di comprendere e valorizzare la cultura Rom. E’ sempre l’arcivescovo di Milano che qualche settimana fa ha invitato nel nostro duomo l’arcivescovo di Vienna Schoenborn: siccome in Austria la Chiesa sta scomparendo, gli hanno chiesto di venire a spiegare ai preti della nostra diocesi come si ottiene tale risultato, qual è il segreto. ... Li ha incontrati e, dice Shoenborn, “ho visto due giovani puri, anche se la loro convivenza non è ciò che l’ordine della creazione ha previsto”...
Ti invito a capire meglio la logica del contendere sulle questioni prioritarie e a non arroccarti sulle guglie dentate.
Però i fatti sono fatti. A fronte di quella frasetta epocale in bocca a un papa – “chi sono per giudicare” - ovviamente si possono scrivere vagonate di articoli correttivi e riparatori, cosa che le truppe infaticabili di normalisti hanno fatto e stanno facendo da mesi per spiegare che va tutto ben madama la marchesa. Ma tu ed io sappiamo bene, e lo sa chiunque conosca i meccanismi della comunicazione, che quel “chi sono io per giudicare” è una pietra tombale su qualunque combattimento politico e giuridico nel campo del riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
[CzzC: se ti facessi un po’ più perspicace sulle strategie del nemico, potresti anche intuire che questa del Papa è stata un’abile mossa per spiazzare il nemico come suddetto: della serie, ho ben altre priorità su cui non mi vedrai arretrare, caro nemico (e lui del diavolo e del peccato parla ad ogni pie’ sospinto, checché ne dica don Farina che con i compagni de Il Margine si precipita a scrive un libro su Bergoglio per farsene un imprintig catartico delle maledizioni che tira a S.Agostino platonista inventore del peccato originale; queste, non le parole del Papa, sono le farine che rovinano il nostro pane, ben tifate dai media impastatori della linea politico-pastorale diocesana), non penserai di fregarmi l’annuncio di Cristo tenendomi legato al problema del sesto comandamento, come se gli altri non esistessero?Suvvia, paulo maiora canamus». Se tu pensassi che la cultura dominante sia stata così felice per quella uscita, ancora non capiresti il gioco del nemico: è stata spiazzata, deve reinventare altre mosse per criminalizzare il Papa di oscurantismo, e questa è la seconda che gli va male dopo la mossa con cui tentarono di criminalizzarlo come complice della dittatura dei desaparecidos. E per di più con la sua adorazione silenziosa è riuscito a fermare l’escalation militare in Siria voluta da quel masso nobel pace pupillo dei suddetti illuminati. In attesa di studiare mosse criminalizzanti sognano intrighi curiali alla QT-Cattani «Papa Francesco: indietro tutta? Il pontificato di Bergoglio è già in crisi», ma mi pare che, per ora, il Papa conduca almeno per due a zero e, anche se apparisse perdente, è con Cristo e noi con lui: non prevalebunt.
Ti chiedo se non ti vedi cedere a furia di analogia impertinente, quasi isterica
Londra e Parigi, New York e Roma, Bruxelles e Berlino sono diventate una gigantesca Sodoma e Gomorra. [CzzC: tieni presente che nelle città distrutte dal castigo di Dio abusavano di minori, quasi come certi preti ... La libertà di affezione tra adulti consenzienti non è paragonabile all’abuso di minori]. Il punto però è se questo noi lo vogliamo dire e lo vogliamo contrastare e lo vogliamo denunciare, oppure se vogliamo fare i furbi e nasconderci dietro il “chi sono io per giudicare”. [CzzC: dobbiamo primariamente contrastare
- le violazioni del nostro diritto di libertà di coscienza e di educazione,
- la negazione ad un minore adottabile del diritto ad avere un padre ed una madre, finché ce ne saranno di idonei ad accoglierlo
altrimenti, se metti davanti altre presunte priorità, come quelle che riguardano i costumi privati, rischi due errori
- un’alterazione di priorità analoga a quella azionata dall’ideologia di gender per conculcarci i suddetti diritti prioritari di libertà di coscienza e di educazione
- di restare sulle guglie dentate mentre ti accerchiano da Caporetto].
Il punto è se anche Sodoma e Gomorra planetari debbano essere trattati con il linguaggio della misericordia e della comprensione.[CzzC: il penitente di qualunque peccato va accolto con misericordia, ma i tifosi del Gay Pride non sono penitenti, e forse nemmeno abusatori di bambini; diverso sarebbe il caso
- per chi abusasse dei bambini, reato-peccato per il quale Gesù parlò di macina al collo
- per i gay che negassero ad un concepito il diritto di non essere programmato a nascere per essere loro ceduto, perché in tal caso c’è di mezzo il diritto di una terza parte, per di più indifesa;
Il fatto che tu non discerna al riguardo l’eventuale peccato di pedofilia né le eventuali pretese sulle adozioni, ma confonda il tema nel calderone di Sodoma e Gomorra, non favorisce la fiducia nella logica delle tue argomentazioni]
Ma allora, mi chiedo, perché non riservare la stessa misericordia anche ai trafficanti di armi chimiche, agli schiavisti, agli speculatori finanziari? Sono poveri peccatori anche loro? O no? O devo chiedere a Schoenborn di incontrarli a pranzo e di valutare la loro purezza?
[CzzC: chiedi piuttosto al Signore di placare la tua ira irridente e inconcludente, che allontana dalla ponderatezza delle argomentazioni]
Se sei tu a dire che “il mio problema è che l’altro giorno il Santo Padre ha detto che il Vangelo “non si annuncia a colpi di bastonate dottrinali, ma con dolcezza”, parole che lo stesso Gesù avrebbe usato per i modi catechetici degli scribi e dei farisei, ti chiedo se non ti paresse
- di esserti autodiagnosticato
- e di intravedere una terapia per converso dei tanti contro che formuli senza un solo per.
l nostro, il mio problema è che l’altro giorno il Santo Padre ha detto che il Vangelo “non si annuncia a colpi di bastonate dottrinali, ma con dolcezza.” ... tu sai benissimo che con quella frasetta siamo, tu ed io, tutti infilzati come baccalà. Tu ed io che ci siamo battuti e ci battiamo contro l’aborto legale, contro il divorzio, contro la fivet, contro l’eutanasia, contro le unioni gay, e contro i politici furbi come Matteo Renzi che quella roba la promuovono e la diffondono. Ecco, tu ed io siamo, irrimediabilmente, dei randellatori di dottrina, della gente senza carità, degli eticisti, degli “iteologi” dice qualche giornalista di cielle ...
[CzzC: mica ci si chiede di pentirci per aver salvato vite dall’aborto, siamo anzi incentivati a salvarne di più; né ci si chiede di approvare gli uteri in affitto, che è cosa diversa dall’accettare le unioni civili che le escludessero; ci si chiede di avvederci che il nemico ha alzato il tiro e ci bombarda alle spalle le basi di rifornimento vitale, la libertà di coscienza e di educazione, dal che anche noi dobbiamo cambiare strategia di difesa e di contrasto, mica cadere nel tranello di tentare referendum per abrogare la 194].
Il problema è nostra Madre Chiesa? Davvero? La Chiesa ha problemi, ma nella fattispecie ...
Il problema è nostra Madre la Chiesa, che ha deciso di mollarci nella giungla del Vietnam: gli elicotteri sono ripartiti e noi siamo rimasti giù, a farci infilzare uno dopo l’altro dai vietcong relativisti.
[CzzC: Chiesa siamo anche io e tu; nostra Madre Chiesa non abbandona i suoi figli, men che meno in mano al nemico, (tranne quando la ingannassero gli illuminati, come avvenne nel caso dei cristeros); semmai sono i figli a girarle le spalle e a dileggiarla: vedi dissenso. Se non ti volessi bene come fratello di fede certa, non dedicherei tempo a tentarti questa correzione fraterna (analoga a quella che osai con le 10 domande del 24/10/2013)
- che ti faccia contemplare uno spazio di Grazia anche dove le apparenze indicherebbero solo disgrazia,
- che recuperi tutta la tua passione al servizio della Missione per testimoniare ciò che abbiamo di più caro anche con serenità; serenità? Sì, non siamo solo noi produrre l’esito, c’è la Grazia che, a differenza di altre confessioni, per noi si esprime anche attraverso il Magistero petrino, sia quando ci entusiasmasse seguirlo, sia quando facessimo più fatica a comprenderlo: la serenità e la speranza derivano anche dall’affidarsi, dal fidarsi, il che ha a che fare con la fede e con la carità, certamente in veritate, come giustamente osservi, non solo carità materiale (la Chiesa, come dice anche il Papa, non è una ONG).
Se avremo la libertà di educare ...
Mi rimane però il problema di quel mio figlio di sette anni e di altri tre già più grandi ... [CzzC: concordo che il problema sia l’educazione (vedi la sfida educativa e l’emergenza educativa) ma questo è la grande responsabilità che i genitori cristiani e la Chiesa hanno sempre avuto sulle spalle, basta che ce lo lascino assolvere, rispettandoci primariamente il diritto alla libertà di coscienza e di educazione; scusa la ripetitività.]
I cattolici indignados?
i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi. [CzzC: non escludo che per perseguire il vero bene comune e far ragionare i cervelli massificati dalla cultura dominante si debbano avere i contro-cosi, ma prima ancora occorre avere la capacità di farsi ascoltare e catturare consenso, come facevano Gesù e gli Apostoli, altrimenti anche le grida sarebbero solo vibrazioni d’aria; ed occorre individuare i fratelli di testimonianza, amarli, valorizzarli per sinergia comune anche se in qualche aspetto non fossero pienamente condivisibili, cercarli nelle strade e nei luoghi di lavoro, nelle Missioni, nelle Parrocchie, nei Movimenti, anche tra evangelici ed islamici, dovunque sia desta la domanda di significato della propria vita e quindi la sete di lui, come fu per la Samaritana. Se escludi i cattolici da consiglio pastorale, suore e parroci compresi, le associazioni e i movimenti, i tutelati come dei minus habens, gli eterodiretti da figure più o meno carismatiche, con chi pensi di costruire la squadra dei tuoi indignados?]