La FEDE cristiana è legame con Cristo: non dissipa le tenebre ma ILLUMINA IL NOSTRO CAMMINO

Dalla LUMEN FIDEI <vatican> «La fede non è luce che dissipa tutte le tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino».

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/07/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2014.04.10 Occorre discernimento per non  farci confondere da chi parlasse di luce dissipante le tenebre in modo apparentemente simile alla definizione in sommario, ma tacendo il Cristo figlio di Dio morto e risorto per la nostra salvezza: ad esempio spiace che perfino certe pagine diocesane introducenti la Pasqua 2014, per definire chi sia il cristiano non trovino di meglio che queste parole di Karl Rahner dalle quali faccio fatica a vedere il volto del Salvatore crocifisso e risorto: continua.

 

2013.12.gg Traggo da questo volantino di Natale 2013: L'incontro con Cristo, il lasciarsi afferrare e guidare dal suo amore allarga l'orizzonte dell'esistenza, le dona una speranza solida che non delude. La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. <vatican sussidiario> La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino. All'uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, <avvenire> anche nell’ora della prova. (Papa Francesco)

 

2013.12.10 <<google books> Il cristianesimo è il legame che Cristo stabilisce con te, non che tu stabilisci con Cristo: puoi non averLo guardato in faccia fino a un minuto fa, e Lui stabilisce un legame con te; puoi non guardarLo in faccia per trent'anni ancora, e fra trent’anni stabilisce un legame con te. <meetingR> La decisione per l'esistenza è il sì che tu dici al legame che Cristo ha con te, come uomo, come uomo ferito, mortalmente ferito. L'io diventa protagonista quando sa per che cosa vive, quando riconosce il suo destino, il destino attendendo il quale batteva i piedi sulla soglia, tra il freddo e il gelo, da una parte, e, dall'altra, il presentimento del calore che emanava dalla dimora. (Luigi Giussani)

 

↑2012.10.11 <fb♫ vatican linkiesta sant> B16: «50 anni fa Papa Giovanni ci parlava con parole indimenticabili. Eravamo sicuri di una nuova primavera e Pentecoste; oggi una gioia sobria, umile … abbiamo imparato che il peccato originale esiste e si traduce, sempre di nuovo, in peccati personali … qualche volta abbiamo pensato «il Signore dorme, ci ha dimenticato» <avvenire> apre l’anno della Fede (Lumen Fidei)