modificato 12/12/2016

 

Far politica con propria faccia cattolica?

Correlati: Meeting2013; Deotto

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

20/08/2013 ricevo da NC del Gruppo di mini rass stampa, taglio le ridondanze (...)

e rispondo inserendo con commenti [CzzC: ...]

Da: NC     Inviato: martedì 20 agosto 2013 09:54
A: CzzC
Oggetto: Deotto si chiede...

Ciao: ti invio la riflessione di un amico. Un caro saluto. NC.

IL MEETING DI RIMINI. LETTA NON DICE NULLA E VIENE APPLAUDITO. E TORNIAMO A CHIEDERCI: DOVE VA COMUNIONE E LIBERAZIONE?

di Paolo Deotto

Ieri , domenica 18 agosto 2013, si è aperta la XXXIV edizione del Meeting di Rimini. Incontro con il Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Letta è un uomo senza dubbio garbato, fa tanto giovane perché .... Però raramente è capitato di sentire un discorso così vuoto di contenuti reali. Già, perché, ci sia consentito, un Capo di governo non può rifugiarsi in una serie di belle affermazioni di principio, tanto generiche quanto indiscutibili, ma non fornire uno straccio di dato concreto che giustifichi le sue affermazioni. Pare infatti che l’Italia non stia vivendo un momento molto facile, e avrebbe bisogno di fatti concreti e non di discorsi aulici.

Leggiamo sul Corrierone:

“Non lasceremo soli i giovani. Lavoreremo e faremo di tutto perché riescano ad avere opportunità che altri giovani in altre parti d'Europa hanno oggi. Grazie all'Europa e a un'Italia migliore daremo ai giovani questa opportunità.” Domanda: come?

“Dal richiamo di Napolitano è cominciato un cambiamento” ha esordito Letta, ricordando il discorso del presidente al Meeting di Cl di due anni fa [CzzC: 2011] in cui Napolitano chiedeva alle istituzioni di «parlare il linguaggio della verità». “Abbiamo la sensazione che in questi ultimi due anni un percorso si è compiuto. ...”. Domanda: a quale cambiamento si riferisce Letta? A quello inaugurato con la politica del Loden e della Fornero, che ha portato la distruzione della previdenza e l’impoverimento progressivo e inarrestabile? [CzzC: caro Paolo, sei così esperto in economia da essere certo che senza i provvedimenti del Governo Monti oggi staremmo meglio con la crisi? Anche se ho lavorato per decenni negli uffici direzionali di una delle più grandi banche italiane, non mi ritengo un esperto in economia, e tuttavia azzardo sinceramente a dire che le scelte economiche di Monti erano inevitabili ed hanno un rapporto costi/benefici assai meno doloroso di quello che ci indurrebbero le scelte che dovessimo subire adesso se quelle di Monti non fossero state tempestivamente azionate].

Ma poi si scatena nel poetico, il nostro bravo Presidente del Consiglio, quando afferma con decisione che “L'Italia sa che può uscire dalla crisi e non voglio che nessuno interrompa questo percorso di speranza che abbiamo iniziato.” Percorso di speranza, nientemeno. Cosa corrobori questa speranza, resta un mistero. Forse il fatto che la disoccupazione è in costante aumento? Che le banche non concedono credito alle imprese? [CzzC: che si possano finalmente fare le riforme atte a ridurre la dipendenza pubblica improduttiva (quella aumentata vertiginosamente anche dai governi di centrodestra, per non parlare della Sicilia) per aiutare gli investimenti produttivi; che si possano disincentivare gli evasori allettati dai suddetti governi non solo con i condoni; che si possa riformare la legge elettorale con le preferenze evitando il ripetersi di governi ad personam; che si possa liberare il contributo della sussidiarietà orizzontale dilazionato dai suddetti governi fino ad asfissiare scuole ed altre opere cattoliche; che si possa collaborare pro bene comune e male minore anche con cittadini e partiti di ideologie diverse dalla cattolica, senza ritirarsi sull’Aventino aspettando l’avverarsi delle disgrazie gufate evidenzianti l’errore degli avversari; ...].

Potremmo proseguire, ma potete leggere l’articolo del Corrierone per avere il quadretto completo. Ci limitiamo a far notare che Letta afferma apoditticamente che il 2014 “può essere l’anno del nuovo inizio”. In primis sarebbe bello capire cosa intenda per “nuovo inizio”, ma ancora più bello sarebbe capire perché il 2014 sia così foriero di speranze. Gli italiani sono già stati presi in giro a sufficienza dal Loden che “avvertiva”, stile cane da tartufi, la ripresa alla fine del 2012, salvo poi spostarla al 2013; visto che del 2013 si sono già consumati i primi due quadrimestri, e stiamo peggio di prima, spostiamo questa data della fantomatica ripresa, o del “nuovo inizio”, al 2014, tanto secondo una certa banda di politici gli italiani sono tutti fessi e stanno a sentire beati…

[CzzC: a prescindere dal fatto che qualunque capo di governo annuncia obiettivi che come tali sono promesse e non certezze, il cui perseguimento dipende in parte da sue scelte ma ben più nella fattispecie da variabili macroeconomiche planetarie sulle quali egli non ha potere, come fai ad imputare a Monti la responsabilità di eventi occorsi anche dopo che, chi ben sai, gli tolse la fiducia e dunque la possibilità di governare? Con tutto ciò non credere che io tifi per Monti: gli avevo dato fiducia sul piano economico, ma lo sfiduciai quando candidò alla Presidenza della Repubblica un simbolo di divisione come la Bonino sui valori non negoziabili]

Tutto senza una cifra, tutto senza una spiegazione. Un inno alla speranza, molto bello e sensato come quello che potrebbe fare un medico che dicesse a un malato grave: “Lei guarirà!”. “Grazie, dottore, ma che cure devo fare? Che farmaci devo prendere?”. “Non si preoccupi, lei guarirà, glielo dico io”. Poi il medico se ne va, senza aver intrapreso alcuna terapia, perché non ha capito nulla della malattia, oppure l’ha ben capito e non sa come dire al malato di fare testamento.

“Lei guarirà!”. Tanto bello, tanto vuoto.

[CzzC: a prescindere dal fatto che quella platea di giovani non era la sede per sciorinare la finanziaria, sai quanti preti a te cari parlano esattamente con quei toni di speranza davanti alle persone in difficoltà senza fornire ricette? Lo sai che il clima di speranza vale da solo più di una finanziaria, tanto che in economia uno degli indici più osservati è quello della fiducia degli operatorio economici sull’indomani? Non so se tu sei un dipendente pubblico, ma immagina che tu sia dipendente di uno delle centinaia di enti inutili che i governi di cui sopra promisero di abolire ma non toccarono per non perdere voti e che Letta pianificasse di mandarti in cassa integrazione: spero che tu non voglia che cada prima di prendere quella decisione].

Tutte queste meravigliose speranze, per le quali si è intrapreso il cammino della speranza, come si realizzeranno? Ma è ovvio, in Europa. L’Europa è sacra, l’Europa non si mette in discussione, l’Europa è la gioia.

[CzzC: in tutti gli stati della UE il 60% dei provvedimenti viene preso in ottemperanza di direttive comunitarie, ed io spererei come Adenauer, Schuman e De Gasperi che si arrivi ad un’Europa federata come gli US, cioè che si faccia l’unione politica oltre quella monetaria; non so quali competenze socio-economiche tu abbia per ritenere che l’Italia prospererebbe meglio e più libera fuori dall’Europa, atteso che oggi gli Europei sono <8% della popolazione mondiale e fra poco scenderanno al 6%: unita all’Europa, l’IT può far valere le sue ragioni con una forza ben maggiore di questa percentuale (ad esempio sull’obiezione di coscienza), mentre fuori dall’Europa i fondi sovrani ci comprerebbero come bruscolini tutto il nostro debito e l’apparato produttivo, per farci poi lavorare come sudditi di mano e di cervello al loro servizio; i Greci hanno accettato riduzione 25% stipendi statali pur di restare a contare qualcosa in Europa piuttosto che niente nel mondo; mica siamo un paradiso fiscale come la Svizzera che può prosperare ancora lucrando su depositi criminali del mondo finché ciò le sarà consentito dalle convenienze dei potenti labari].

Da anni annorum il Meeting ospita i politici più importanti e ci chiediamo, di anno in anno, perché continui a farlo. [CzzC: ad esempio perché «La politica è la forma più alta di carità» per dirla col Papa; lungi da me sospettare che tu sia invidioso].

L’anno scorso avevamo visto l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione per il Loden; ora il nefasto ragionierino col grembiulino non c’è più, e il turno è di Letta, peraltro suo degno epigono. Con sperimentata capacità di cambiare l’oggetto dell’amore, purtroppo Comunione e Liberazione sembra comunque non resistere al fascino del “potente”. Certo, farsi fotografare mentre si stringe la mano al Capo del governo, seppur molto pro-tempore e seduto su una sedia che scricchiola di continuo, può essere molto eccitante, può soddisfare quella piccola e umana ambizione di essere importanti, fotografati, intervistati. Ma francamente da un movimento ecclesiale, proprio perché così importante come Comunione e Liberazione, e quindi in grado di attirare i politici (che lo usano come passerella), sarebbe lecito aspettarsi un altro approccio con i “potenti”. [CzzC: è difficile che un capo di stato non sia aggettivabile come potente, termine che di per sé non è negativo, anzi, sarebbe provvido quando la potenza venisse usata per il vero bene comune; l’attuale primo ministro pare coniugare responsabilità e potenza in equilibrio superiore di quello espresso dal capo di governo che forse gli preferivi qualche anno fa; comunque anche queste considerazioni valgono assai meno della motivazione espressa dal Papa se vogliamo fare politica pro bene comune anziché lasciarla fare ad altri, magari votando scheda bianca, e poi scandalizzarci per le scelte che non condividiamo; lungi da me sospettare che tu abbia paura del potere perché non ce l’hai, mentre sono certo che vorresti avere più possibilità (dunque potere) di fare accadere il bene che tanto ci accomuna in opere ed ideale, e dunque, diamoci da fare per conquistare questa capacità/potere, a partire dall’educazione ma senza trascurare la politica; quale candidato migliore proporresti a capo del Governo IT adesso?].

Sembra che i nostri amici (e non uso la parola “amici” con ironia, ma col cuore) di Comunione e Liberazione non si siano resi conto che (per dirne una, non piccina), tra pochi giorni si discuterà in Parlamento una proposta di legge che, partendo dal falso problema della “omofobia” si propone di stravolgere le basi morali della Società; già, perché se anche si attenuassero o addirittura si azzerassero le ben chiare minacce alla libertà religiosa e alla libertà di espressione, contenute nel progetto di legge, resterebbe la follia di dichiarare per legge l’omosessualità come un “valore” degno di particolare tutela giuridica. Tutto questo va bene a Comunione e Liberazione?

Stento a crederlo, anche perché tutti capiscono che una normativa da manicomio quale quella che si prospetta serve come grimaldello per far passare in breve tempo anche quell’oltraggio alla natura, al buon senso e al Creatore che sono i cosiddetti “matrimoni” tra omosessuali.

Stento a credere che tutto ciò vada a genio a Comunione e Liberazione, però vedo anche con molta tristezza che ufficialmente il movimento non ha nemmeno considerato l’esistenza della raccolta di firme lanciata dai Giuristi per la vita proprio contro questo progetto.

[CzzC: ma non leggi quello che si scrive in tema su Tempi, Avvenire et similia? Mentre tu ti accanisci a scavare solchi di demarcazione, qualcuno con i tuoi stessi ideali si sporca le mani in incontri e trattative su più fronti e a lanciare ponti per apportare modifiche a quella legge e per non farla approvare così; non oso sospettare che tu sia uno di quelli che intenterebbe un nuovo referendum abrogativo della 194: sai bene a quale lacerante sconfitta andremmo incontro se non ci attivassimo per tempo a modificare la legge in fieri per salvare la libertà di opinione e di coscienza anche nell’ambito formativo in materia di gender option; parliamone su tutti i fronti, usando le argomentazioni della logica anche laica a contenimento delle stravaganze dei gender invaders e della gender inquisizione, anziché perdere tempo a disquisire e smarcarsi su differenze di passo contro compagni di cammino verso il medesimo Ideale].

Certo, un governo in cui siede, in una delle più importanti poltrone, una Bonino, potrebbe essere turbato da critiche contro quel progetto di legge che soddisfa le manie di quel radicalume-chic a cui ormai si è ridotta la sinistra, tanto da fa rimpiangere solidi ma intelligenti manigoldi come Palmiro Togliatti. In quel governo siedono ministri di estrazione ciellina, come Mauro e Lupi, a cui va benissimo essere colleghi di una Bonino, portabandiera della legge più perversa che si possa immaginare, quella 194 che ha legalizzato l’omicidio dei bambini nel ventre materno. Non turbiamoli con problemi scottanti, come la difesa della famiglia (l’unica possibile).

[CzzC: il fatto che tuoi amici di Ideale stiano nel governo Letta, ancorché annoverante la Bonino, aumenta la probabilità che la legge in fieri sia modificata verso l’Ideale anziché nella direzione preferita dalla Bonino, o no? Non oso supporre che tu condanneresti De Gasperi che ha accettato di scrivere la Costituzione con Togliatti. Suvvia, sposta più in alto del diaframma il baricentro del tua ragione in ambito politico].

È molto più facile, più gratificante, essere vicino ai “potenti”, magari corroborati dalla pia illusione di poter fare chissà cosa perché si è riusciti a mettere un ditino in quella stanza dei bottoni, il cui interruttore generale è però ben lontano, nelle ovattate stanze del potere bancario e massone che sta ammazzando l’Europa.

[CzzC: e mentre tu stai a protestare così, senza comprometterti come i tuoi criticati suddetti “amici”, sei certo di riuscire contrastare più di loro i progetti di male dei suddetti potentati?]

L’Europa, quell’Europa che ha rifiutato di riconoscere le proprie radici cristiane, che si fa paladina dei diritti degli omosessuali, che bacchetta gli Stati in cui si possa avere qualche intralcio nel felice esercizio del “diritto” di aborto. Questa Europa va bene ai nostri amici di CL? Si direbbe di sì, [CzzC: a te pare così, senza sufficiente discernimento; ma forse con un po’ più di attenzione al discernimento e alle parole del Papa potresti arrivare a conclusioni più prossime alla realtà, alla verità e al bene comune] quanto meno se dobbiamo dare ascolto a Giorgio Vittadini, che intervistato il 12 agosto dalla Stampa, parla dell’Europa come “punto possibile di una ripresa; è l’occasione per rilanciare i valori alti della politica”. Ma caro Giorgio, di quale Europa parli? In che modo l’Europa, paladina dei valori più bassi (in senso morale e anche come ubicazione) può rilanciare i valori “alti”? E in che modo l’Europa, il cui perno è la BCE, banca privata a beneficio della quale gli Stati hanno spensieratamente rinunciato alla sovranità monetaria, potrà essere il “punto possibile di una ripresa?”. [CzzC: infatti, se avessimo avuto un’unica Banca centrale, come negli US, l’Europa avrebbe potuto dare risposte finanziarie tempestive alla crisi come han fatto gli US, ed uscirne prima, come loro; invece l’UE ha perso tempo prezioso per cercare accordi tra n; è inevitabile che per perfezionare l’Unione Europea i singoli stati debbano rinunciare ad un po’ di sovranità nazionale; ma che male ci sarebbe se, salvati i diritti fondamentali e tra questo il diritto all’obiezione di coscienza, noi copiassimo la legislazione della pubblica amministrazione tedesca che costa ai cittadini un quarto in meno e rende un quarto in più rispetto a quella italiana?]

Comunione i Liberazione è in permanente oscillazione tra splendide realizzazioni in campo sociale, grandi testimonianze di fede, e una rara capacità di confusione a livello politico, unita a una perniciosa tendenza al conformismo. ?”. [CzzC: evidentemente tu avresti saputo fare almeno altrettanto il bene con minore confusione a livello politico: datti da fare per dimostrarlo coi fatti, nella certezza che ciascuno ha dei limiti, ma guai se dovessimo prendere le nostre debolezze come misura del dovere altrui diceva un noto personaggio...]

Non sarebbe ora che il Meeting, momento di maggior visibilità a livello mondiale di Comunione e Liberazione, smettesse di fare queste passerelle di potenti da ossequiare e con cui farsi fotografare? [CzzC: al contrario: pensa se riuscissero a far incontrare Obama e Putin come sono riusciti a far incontrare arabi ed israeliani, liberali e conservatori, industriali e sindacalisti, buddisti, induisti, ortodossi anglicani, ebrei, ... ]

Mi sembra a volte che ciclicamente torni quel putiferio mentale per cui i ciellini del 1969 firmavano in Università Cattolica a Milano un manifesto (visto coi miei occhi) per “cacciare i fascisti dalla Cattolica”, e lo firmavano insieme a “Lotta Continua”. Poi, vado solo a memoria, abbiamo visto le pubblicazioni, chiamiamole così “giovanili” della Jaca Book, con volumetti di Regis Debray  e Fidel Castro. Abbiamo visto quella fabbrica di confusione che fu il Movimento popolare. E abbiamo visto l’idillio con Craxi, eccetera eccetera. Tanta, tanta confusione. E tutto ciò, che c’entra con un movimento ecclesiale, tanto più quando manca una parola, che sia una, contro i progetti di definitiva rovina morale dell’Italia? [CzzC: se accetti le parole del Papa sul valore della politica, non mi è chiaro come tu riesca a fare carità politica da una turris eburnea che disdegna i compagni di viaggio per i passi diversi dai tuoi, con “una serie di affermazioni di principio, tanto generiche quanto indiscutibili, ma senza fornire uno straccio di dato concreto che giustifichi le tue affermazioni.”]

Vedremo. Cosa ci riserverà il Meeting 2014? Come grande amico di CL, come anziano che incontrò la Chiesa in Gioventù Studentesca nel lontano anno scolastico 1962/63, sogno un Meeting che sia una testimonianza di grande presenza cattolica nel mondo. [CzzC: non si fa mai abbastanza: abbi pietà del presente e fiducia nella Grazia per un futuro migliore] E che se proprio vuole occuparsi di politica, lo faccia con una propria anima cattolica [CzzC: anche se non interamente da te condivisa?] e si ricordi che i cattolici non hanno bisogno di andare a mendicare applausi e non-idee dai potenti di turno [CzzC: i Cattolici non possono camminare da soli nel mondo e, quanto a mischiarsi con i diversi e con il limite, perfino con i peccatori, basti guardare a Cristo.

Ti offro un abbraccio fraterno in Lui, assieme a questo tentativo di correzione fraterna, sempre reciprocabile. Ciao. CzzC 20/08/2013 6:04]