modificato 21/05/2017

 

VT va in bianco su referendum di Bologna contro le paritarie cattoliche

Correlati: vuolsi soffocare le paritarie brandendo art.33

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

22/05/2013 incombe il referendum bolognese 26/05 per abrogare il sostegno pubblico alle scuole paritarie cattoliche (ancorché eroganti servizio pubblico senza fini di lucro riducendo oneri per lo stato) e il settimanale diocesano tace su questo grave problema afferente il principio non negoziabile della libertà di educazione e il rispetto dell’articolo 33 della Costituzione, ingannevolmente rivendicato dai referendari.    Un tacer che parla?

 

 

Da: CzzC                 Inviato: mercoledì 22 maggio 2013 08:17
A: Direttore di Vita Trentina

Cc: mio Parroco, mio Decano, Ufficio catechistico diocesano

Oggetto: referendum bolognese abrogativo del sostegno pubblico alle scuole cattoliche

 

Caro Direttore

    proporrei a VT di (ri)affrontare con giudizio autorevole l’imminente referendum bolognese abrogativo del sostegno pubblico alle scuole paritarie, tema che altra stampa cattolica non ignora come invece mi pare abbia fatto VT quantomeno nell’imminenza della scadenza (VT#20 del 19/05).

 

Per parte mia da qualche mese informo amici sul delicato argomento con questa pagina web e con approfondimenti sulla libertà di educazione e il rispetto dell’articolo 33 della Costituzione, ingannevolmente rivendicato dai referendari.

 

Potrei anche capire la scelta di non parlarne, se ragionassimo

- come quel quindicinale giornalista di VT secondo il quale il valore non negoziabile della libertà di educazione è meno importante della questione aborto;

- o come certi foglietti parrocchiali sermonanti così: «Pacs, crocifissi nelle sedi pubbliche, leggi su aborto o divorzio, finanziamenti alla scuola privata, sistemi di investimento, otto per mille, sono tutti temi dove è necessaria, e da rispettare, la mediazione della coscienza individuale», “formata nel confronto con la comunitàaggiungeremmo con VT (ragion per cui notizio anche il mio Parroco e Decano).

 

Confido che il #21 di VT vada meno in bianco del #20 sul tema, anche se ormai a urne quasi aperte.

 

Dio ce la mandi buona anche nella patria di Prodi (che si è espresso chiaramente in tema),

magari buona come nel 2007 contro il massone Bonmassar nella nostra terra di Degasperi.

 

Auguro come sempre buon lavoro a te e ai collaboratori del nostro importante settimanale diocesano.

 

Cordiali saluti.

CzzC.

 

 

RISPOSTA del Direttore di VT e successivo dialogo

Da: Direttore VitaTrentina   Inviato: mercoledì 22 maggio 2013 10:32
A: CzzC; Vice Direttore di VT
Oggetto: R: referendum bolognese abrogativo del sostegno pubblico alle scuole cattoliche

Caro C.,

Il Trentino a suo tempo ha vinto la sua battaglia referendaria contro le scuole materne. La legge in provincia di Trento le tutela e le finanzia. Vita Trentina ha fatto il suo dovere

Il Trentino qualche  anno fa ha di nuovo vinto la sua battaglia referendaria contro i finanziamenti alle scuole equiparate. Vita Trentina ha fatto il suo dovere.

In entrambi i casi le strutture ecclesiali sostenute da numerose istituzioni pubbliche sono scese in campo con un confronto aperto ed hanno vinto. Anche a Bologna è una questione locale. Cei, diocesi ed anche Prodi nella sua città stanno facendo il massimo. Fai bene ad informare i tuoi amici, ma non sei il solo. Lascia in pace i morti. Ti piace polemizzare fallo pure, ma sappi che è meglio non disturbare il cane che dorme. Qui c’è tanta gente che definisce l’intervento pubblico a favore della scuola privata un privilegio ed è pronta alla guerra. I referendum si possono anche perdere. Se ne sono persi di importanti in Italia, nonostante le crociate e i valori irrinunciabili. Cordialmente M.

 

Da: CzzC                Inviato: mercoledì 22 maggio 2013 10:56
A: Direttore VitaTrentina
Cc: Vice Direttore Vita Trentina
Oggetto: R: referendum bolognese abrogativo del sostegno pubblico alle scuole cattoliche

Grazie M.,

    infatti, i referendum si possono anche perdere, ed io non avrei azionato né quello sul divorzio né quello sull’aborto e mi oppongo strenuamente a chi tentasse di re-azionarlo, perché non potrebbe essere che al servizio del nemico o un idiota utile al medesimo.

   Ma quando il referendum fosse azionato da avversari dei valori non negoziabili, mi parrebbe doverosa la legittima difesa, anche perché colà il quorum non c’è, e, come sempre, i risultati conformi alle attese si ottengono con un sistema educante coerente con queste, non se si lascia che sia la dominante opinione altrui ad educare, come quando la DC si preoccupava solo delle questioni economiche, pensando che all’educazione provvedesse la Chiesa ...

   Quanto ai morti, mi scordai il “pace all’anima sua”, confesso la dimenticanza, ma sai quanti eredi ha pronti, come dici tu, anche da noi a fare come a Bologna se colà vincessero? E il tacer di adesso non potrà che aiutarli. Quanto ai massoni so che non dormono affatto, se no potrebbero intendere mala polemica l’essere pensati come un cane (che dorme).

   Ripetere senza alterazioni quanto qualcuno scrive, non mi parrebbe polemica, semmai pubblicità allo scrittore, e ritengo servizio al discernimento quello di riferire le sentenze con accostamento di altre sentenze utili a far emergere l’eventuale influenza di un comune sentire che le sottendesse.

Sempre in collaborazione e a fin di bene per tutti. Un abbraccio fraterno in Cristo.  CzzC

 

Da: Direttore VitaTrentina   Inviato: mercoledì 22 maggio 2013 12:32
A: CzzC
Oggetto: R: referendum bolognese abrogativo del sostegno pubblico alle scuole cattoliche

Grazie C., buon pranzo.

 Il confronto serve sempre. Come vedi non è che non ci abbia pensato. Anzi ho seguito attentamente la vicenda di Bologna Ti posso dire che da noi mentre le domande di iscrizione ai primi livelli della scuola d’infanzia ed elementari delle equiparate scoppiano, alle superiori la domanda si è contratta di molto. Sulle cause si sta riflettendo, anche perché non si capisce il perché ed aprire un dibattito potrebbe nuocere. Alle volte la cautela, o meglio un certa prudenza, è determinata da fatti contingenti Vedremo un po’ come muoverci. Ti devo dire che ho analizzato anche i documenti ufficiali della Chiesa (Cei) e delle agenzie Cattoliche sulla scuola cattolica. Noi viviamo in una situazione di privilegio rispetto a tutte le altre Regioni e diocesi. Se avessimo seguito lo scorso anno la cronaca per polemizzare con la Regione Veneto sui fondi destinati alle private, tagliati improvvisamente dalla Lega, per polemica,,forse per ripicca non si sarebbe ottenuto un ripensamento che si è tradotto una settimana fa nel ripristino dei fondi a sostegno di questo settore. dopo il taglio . Vediamo come se la caveranno i bolognesi. M.

 

Da: CzzC     Inviato: mercoledì 22 maggio 2013 14:19
A:
Direttore VitaTrentina
Oggetto: I: grazie di cuore

se tu volessi far due chiacchiere sul perché del calo alle superiori cattoliche, avrei qualche elemento di riflessione, visto che ho una figlia che fece l’Arcivescovile 3 anni fa,

ma non per email, magari ad un caffè quando tu volessi.

Un abbraccio commosso per questa tua bella e pacata risposta. Davvero grato. CzzC.