Superare EQUIVOCITÀ del termine FAMIGLIA (costasse ricorrere a codifica tipo ANSI/IEE?)
Vediamo ripetutamente sconfitte, ad es in sede istituzionale UE, tante persone di buona volontà intentate al bene comune, spiazzate con equivoci significati di termini importanti, come FAMIGLIA, da interventi legislativi in merito; il campo del confronto è dominato da potenti che impongono estensione del significato del termine FAMIGLIA rispetto a quello che per millenni fu inteso senza equivoci dalla stragrande maggioranza degli esemplari di specie umana. Vero è che nel 2014 l’ONU respinse il tentativo di definire famiglia aggregazioni alternative a quella naturale (un emendamento dell’ultimo minuto, che voleva sostituire il termine «famiglia» con la frase «famiglia nelle sue varie forme» è stato respinto dalla maggioranza delle nazioni che siedono all’interno dell’organismo), ma un’altra votazione fra qualche anno potrebbe dare esito opposto.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/06/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: alterato dall’ideologia di gender che impone cangiante la legge naturale; alterazione del significato delle parole; definizioni restrittive; e se rifondassimo?
↑2020.06.10 <yt> legge penale contro la omotransfobia? Se il disegno non viene modificato, l’attuale configura una minaccia alla libertà di coscienza, di opinione, di religione, di associazione, di educazione. Rischieremo di vivere nella paura di essere penalmente accusati di omofobia. Sostieni che i bambini hanno diritto di crescere con una mamma e un papà? Sei omofobo. Sei contrario alle adozioni gay o contro l’u2g? Sei omofobo. Sono numerosi i casi di condanna nei paesi dove vigono leggi analoghe a quella che qualcuno vorrebbe anche in Italia. <fc> Con la scusa di riempire un finto vuoto normativo contro chi discrimina omosessuali e trans, il disegno di Legge Zan-Scalfarotto condanna chi difende i valori della famiglia- dice il vescovo Suetta [CzzC: Condivido, ma di che famiglia stiamo parlando? I tifosi di Scalfarotto la intendono diversamente da Lei, caro mons. Suetta e impongono la loro ideologia anche col trucco di alterare il significato di parole (mamma, papà, famiglia naturale) che, inequivocabili da millenni, ora vengono umiliate come stereotipi da scardinare; che direbbe, mons. Suetta, a quei capi rubrica di settimanali diocesani che ci catechizzano sulla "legge naturale cangiante? Ovviamente tifosi di cui sopra]. <avvenire> discutiamo della legge con laicità e rispetto.
↑2019.03.25 <vatican> Fr1: esortazione apostolica post-sinodo giovani “Christus vivit”: vi ricorre 464 la parola giovane/i, 97 amore, 29 FAMIGLIA, 16 sessualità; Fr1 ne accenna in visita a Loreto e il <giornale, messaggero> titola «Il Papa benedice la famiglia: "È solo tra uomo e donna"» ma non trovo dove Fr1 abbia detto così, mentre ha detto (ed ha un SIGNIFICATO DIVERSO) «Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un'importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società». Tant’è che poi Fr1 espresse distanza quasi ironica verso i convegnisti del WCF-VR che avevano supposto che il Papa li confermasse nel “famiglia solo tra uomo e donna”: <libq> «Avevo letto sull' Espresso qualcosa di un "Family day". Non so cosa sia, so che è uno dei tanti "day" che si fanno...».
↑2018.08.11 <nbq giornale> il ministro irlandese per l’infanzia e la gioventù, Katherine Zappone, contesta le parole di Fr1 “la famiglia umana è una sola, uomo-donna”, ancorché Fr1 abbia detto, in realtà, «la FAMIGLIA UMANA come immagine di Dio, UOMO E DONNA, è una sola», cioè implicitamente ammettendo che possano intendere diversamente la famiglia coloro che non la ritengono immagine di Dio.
↑2014.11.06 <corriere> cari genitori, l’educazione va insegnata in famiglia [CzzC: termine equivoco]: risposta di una maestra all’intervento di Federica Mormando sui doveri/poteri delle maestre e quelli dei genitori. [CzzC: e chi educa i genitori? Il fai da te che magari <corriere> non va tanto oltre l’uso dello smartphone? O il Sindaco che registrò la loro unione più o meno matrimoniata, posto che ci sia stata?]
↑2012.12.13 Lessi da Avvenire «Aborto e nozze gay, diritti Ue» e commentai come segue.
La risoluzione dell’Europarlamento spacca i deputati. «No» del Ppe
DA STRASBURGO
Suscita polemiche e perplessità la risoluzione approvata ieri dal Parlamento Europeo sul rispetto dei diritti umani dell’Ue ... In sintesi, il Parlamento prende una posizione netta sul cosiddetto “diritto di aborto” e sulle “nozze gay”. Materie su cui esistono forti riserve non solo religiose ma anche etiche, perché «ribaltano il concetto di matrimonio – inteso come unione di un uomo e una donna – e appaiono in contrasto col diritto alla vita fin dal suo concepimento», spiega l’eurodeputato del Partito popolare, Carlo Casini.
CzzC: temo che il termine famiglia sia stato colonizzato dalla illuminata cultura dominante con un significato così allargato che rende i tentativi di restringerlo perdenti: trattasi di step intermedi per arrivare a sdoganare l'u2g, senza del quale il matrimonio gay resterebbe di serie B.
Ai tanti che avrebbero votato come il PPE suggerirei di provare a spostare il target del confronto sul terreno dei diritti umani dai più forti ai più deboli.
Un concepito ha o no il diritto di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay? Esiste al riguardo un principio di precauzione? Come è evidente il fallimento dei tentativi di contrastare l’istituzione di registri comunali per le coppie più variegate, analogamente pare inefficace il tentativo di frenare legiferazioni su pacs, dico et similia, nonché di contrastare i reiterati statements of direction UE intentati ad estendere la neocolonizzazione ideologica del significato del termine famiglia, col favore delle attuali maggioranze (udranno altri Leitmotiv i nostri nipoti sotto relative maggioranze islamiche) comprensive di anglicani, luterani, Valdesi e cattolici protestantizzati (non Ortodossi).
L’assegnazione di un neonato ad una coppia gay configura (ad avviso mio e di miliardi di altri umani di qualunque credo) una violazione dei diritti umani (trattasi di indifeso) sublimata sovrastandoli con i cosiddetti "diritti civili": la benedizione della coppia gay attinta dal Sindaco o dalla Chiesa non è una necessità vitale, ma potrebbe trattarsi una facilitazione surrettizia per carpire il nulla osta a commettere la suddetta violazione contro cuccioli d’uomo.
Come sempre quando la situazione si complica occorre migliorare la selezione delle priorità: si concentrino le energie sui diritti più minacciati e meno tutelati, pianificando un progetto proattivo, non reattivo che conduca
- a far tutelare a livello UE il diritto di un concepito di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay (per la maternità lesbo occorre discernere)
- che prepari la mossa successiva nel caso che i tifosi dei suddetti illuminati bocciassero questo provvedimento UE: ad esempio si potrebbe ricercare un accordo con le varie religioni del mondo per fissare una definizione inequivocabile del termine famiglia con lo stesso rigore delle norme ANSI, IEE, ..., in modo che altri stati possano legiferare con chiarezza di intenti e di significato sottraendosi all’equivoco coloniale con cui li soggiogano i suddetti tifosi e, a quel punto, tali stati potrebbero anche destarsi dal torpore del passato, precisando meglio la normativa al riguardo del matrimonio civile della coppia eterosex che si assume pubblicamente la responsabilità di procreare ed educare futuri cittadini, questo sì comportamento di rilevanza pubblica rispetto agli orientamenti sessuali individuali e dunque meritevole di menzione costituzionale e di trattamento privilegiato rispetto ad altre forme di relazioni affettive pur degne di tutela giuridica da codice civile e ferma restando l’attenzione a non discriminare i minori, qualunque sia il modo con cui sono nati.
Questa serietà nel valorizzare la responsabilità di procreazione ed educazione di futuri cittadini è l’essenza giuridica del matrimonio civile e va declinata con coerenza anche a costo di negarlo
- a coppie al di sopra o al di sotto di una certa età
- a coppie che non superassero un minimo esame di idoneità
perché si tratterebbe di limiti connessi all’esercizio della suddetta responsabilità, che dovrà essere dichiarata in impegno pubblico non facilmente svincolabile, anche a costo di soprassedere ai diversi significati religiosi del matrimonio.
Se non si facesse chiarezza terminologica, continueremmo a fare battaglie di facciata perdenti rispetto ai dominatori del significato delle parole in campo, i quali si arrogano il diritto della forza (più che la forza del diritto) di ridefinire il significato dei termini con cui stiamo discutendo; sarebbe come se in ambiente tecnologico qualche superpotente cambiasse il significato dei termini codificati ANSI, IEE, ... ... ].
↑2012.07.05 P, mia parente, mi chiede se ho ricevuto anch'io la visita di un funzionario ISTAT col questionario speciale sulla famiglia. No. E lei: «era serio, munito di tessera e recapito telefonico comunale, onde accertassi che non fosse un intruso: debbo per una settimana annotare sul questionario ogni minima spesa, anka 'na ciopa de pam; poi tornerà». [CzzC: secondo te in quali altri stati civili sprecano così tante risorse pubbliche per un'indagine statistica della specie? Non sarà che son usate anche per foraggiare amici degli amici?]
↑2011.02.24 Il Consiglio Provincia TN approva legge 307 Family audit: «La famiglia è una risorsa preziosissima, per questo NON SIAMO ANDATI ALLA RICERCA DI UNA DEFINIZIONE SPECIFICA DI FAMIGLIA»