Martini accusa la CHIESA di essere RIMASTA INDIETRO DI 200 ANNI

Trassi da Corriere.it 01/09/2012: «Chiesa indietro di 200 anni » L'ultima intervista: «Perché non si scuote, perché abbiamo paura?»

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/12/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2018.09.04 <lq>  "La Curia non dimentica che Fr1 ha esercitato il suo magistero attaccando il clericalismo", spiega Vito Mancuso, teologo, in una intervista a <Il Fatto quotidiano>. Dovessi scommettere, direi che sì: un anti-Francesco è prevedibile nel prossimo futuro <yt> la chiesa è come uno yogurt scaduto, è fuori dal tempo [CzzC: e via col mantra di Martini secondo il quale la chiesa è indietro di 200 anni].

 

↑2012.09.01 <corriere>

Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme e Federica Radice hanno incontrato Martini l'8 agosto: «Una sorta di testamento spirituale. Il cardinale Martini ha letto e approvato il testo».

Come vede lei la situazione della Chiesa?

«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».

Chi può aiutare la Chiesa oggi?

«Padre Karl Rahner usava volentieri l'immagine della brace che si nasconde sotto la cenere. Io vede nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell'amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace. Dove sono le singole persone piene di generosità come il buon samaritano? Che hanno fede come il centurione romano? Che sono entusiaste come Giovanni Battista? Che osano il nuovo come Paolo? Che sono fedeli come Maria di Magdala? Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque».

Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?

«Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) [CzzC: vissi la mia fanciullezza prima del CV2° e, seppure abitavo in un piccolo paesino, mi insegnarono la Bibbia fino a farmela conoscerla 10 volte tanto di quanto la conoscono oggi i cresimati: la mia prima bibbia ebbi in regalo a 8 anni, versione ragazzi, s’intende; ma forse l’illuminato Martini vorrebbe che allora mi fosse stato regalato il Cantico dei cantici, che peraltro apprezzai successivamente] Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. [CzzC: sostituirsi no, ma io non posso fare a meno di una Guida, caro Martini: anch’io sono per il primato della coscienza individuale, ma non quella formata solo con il confronto con i fratelli laici anziché anche col depositum fidei della Guida petrina: intoni L3?]. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. [CzzC: ti piace il vietato vietare? Salvo magari inquisire qualcuno che diffidasse dei tuoi miti?] Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina [CzzC: e quale Papa li ha mai definiti così? Alludi al fatto che la Chiesa ci penserebbe su un po’ prima di dare la Comunione a due gay fieri di essersi procurati cucciolo d’uomo con GPA? Vorresti forse che disciplinatamente la si desse senza se e senza ma, rispettando il primato della coscienza individuale? Tranquillo, se si presentano, gliela danno lostesso, perché il ministro non può sapere se un attimo prima si fossero pentiti della loro fierezza], ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. [CzzC: non solo, caro cardinale, non sono un ricostituente!] Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?» [CzzC: lo sai bene, caro Martini, che già adesso viene data la Comunione in molti di questi casi, ma il tuo tacere ciò tradisce il tuo intento a volere una modifica disciplinare per cui i Sacramenti in questi casi vengano dati senza se e senza ma, mentre la Chiesa dice attualmente: valutiamo caso per caso e, nei casi più delicati e controversi, facciamo valutare dal Vescovo]

Lei cosa fa personalmente?

«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? [CzzC: pare che tu ti senta illuminato profetico avanti di 200 anni, e che abbia meno paura dello spirito del mondo e della relativistica cultura dominante: i nostri posteri fra 200 anni giudicheranno]. Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».

Georg Sporschill SJ, Federica Radice Fossati Confalonieri1 settembre 2012 (modifica il 2 settembre 2012)

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