ultima modifica il 01/02/2022

 

Il Parlamento UE equipara matrimonio etero e omosessuale; correggo Deotto

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

14/03/2012 traggo da riscossa cristiana e commento in tentativo di correzione fraterna come da questo agreement

UNIONE EUROPEA: A STRASBURGO SI VOTA A FAVORE DELLA DISTRUZIONE DELLA FAMIGLIA. LA FOLLE ESALTAZIONE DELLA SODOMIA

di Paolo Deotto

[CzzC: caro Paolo, mi permetto di segnalarti i commenti con cui ho passato il tuo articolo ad alcuni amici (informativa che curo per loro, in umile servizio di mini-rassegna stampa, con intento di carità intellettuale): ciò faccio per trasparenza nei tuoi confronti ma anche, senza presunzione, per un  tentativo di correzione fraterna, perché, pur condividendo la preoccupazione per il bene comune che sentiamo minacciato dal voto in titolo, mi piacerebbe leggere le tue riflessioni senza il condimento di aggettivazioni offensive, per quanto gli indirizzati siano sospettabili di agire nella fattispecie più per il male che per il bene comune, magari in buonafede].

Un certo senso di nausea è inevitabile, e mi scuso se lo trasmetterò agli amici lettori, ma le ultimissime novità che arrivano da Strasburgo non colpiscono solo la morale e il buon senso, ma turbano anche lo stomaco, per l'insopportabile fetore che emanano.

Orbene, oggi, 13 marzo 2012, il Parlamento europeo, in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato il “rapporto sulla parità di diritti tra uomini e donne”, presentato dalla radicale di sinistra olandese Sophie in't Veld. Tale “rapporto” impegna i governi dei 27 Paesi UE a non dare "definizioni restrittive di famiglia" allo scopo di negare protezione alle coppie omosessuali e ai loro figli. [CzzC: mirano proprio al cuore della questione, a mio avviso: ritengo che proprio sulla semantica, sulla definizione dei termini sensibili (famiglia, vita, sessualità, obiezione di coscienza, ...) si stia scatenando l’attacco di certa cultura dominante alle fondamenta del bene comune, come mi è capitato di analizzare in supporto agli studi di un’amica universitaria, così]

Il passaggio più nettamente a favore dei matrimoni omosessuali è contenuto nel paragrafo 7 del rapporto, che il Ppe voleva cancellare con un emendamento (bocciato in aula con 322 voti a favore e 342 voti contrari). Sono stati inoltre approvati, nonostante l’opposizione dei popolari, i passaggi del rapporto in cui si chiede alla Commissione europea di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli stati membri che già le ammettono e al Consiglio europeo di "riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale".

Non mi soffermo sull'inevitabile coro di esultanza, in cui si distinguono personaggi di grande rilievo intellettuale quali una Paola Concia, lesbica dichiarata, o un Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. Inevitabile anche l'esultanza dei radicali, insignificanti come peso elettorale e devastanti come spessore intellettuale e morale, ma ricchi di spocchia e di convinzione di essere portatori della verità.

Quando Adenauer, Schuman e il nostro De Gasperi progettavano un'Europa unita, pensavano a Europa e Cristianesimo come binomio inscindibile. Scriveva Schuman: “Tutti i paesi dell’Europa sono permeati della civiltà cristiana. Essa è l’anima dell’Europa, che occorre ridarle”.

Abbiamo visto, vediamo ogni giorno, cos'è invece diventata l'Europa: un'unione di banche e speculatori, devota solo al dio danaro, e guidata da uomini che ormai hanno perduto completamente il senno, pretendendo di violentare la natura stessa.

Questi sciagurati, apologeti delle perversioni, lavorano su due fronti: la distruzione economica degli Stati, gettando le popolazioni nella miseria, e la distruzione morale e intellettuale, giungendo a qualificare come “diritto”, come tale meritevole di tutela giuridica, l'atto contro natura, e francamente ripugnante, dell'unione omosessuale [CzzC: la ripugnanza è una sensazione soggettiva, anche mia nella fattispecie, ma sempre più minoritaria “grazie” all’azione “educativa” scolastica e mass-mediatica].

È perfettamente inutile discutere con chi ormai è alla deriva mentale. Accecati da una troppo lunga consuetudine col demonio, essi ormai vedono il male come bene e il bene come male [CzzC: la maggioranza di loro sarebbe frequentatrice del demonio? Ammetterai almeno che lo sarebbe inconsapevolmente, ma inconsapevolmente potrebbe servire il maligno anche chi di noi prega sincero per evitare la tentazione; come potremmo affermare che tutti quei 342 invertano la concezione di bene-male che abbiamo io e tu?]. Ma non è assolutamente obbligatorio seguire la loro strada verso l'annientamento.

Lo sciagurato governo che ci troviamo ad avere in seguito al golpe del 16 novembre 2011 ha finora giustificato la sua azione di impoverimento degli italiani e di freno alla produzione con l'esigenza di restare in Europa. [CzzC: qualunque governo troverebbe una parte dei cittadini pronta a definirlo sciagurato, ma davvero riterresti che l’attuale nostro governo meriti più dei precedenti questa aggettivazione? O riterresti che più dei precedenti miri alla nostra distruzione economica? Piuttosto mi parrebbe incapace come i precedenti di distruggere il parassitismo della nostra P.A. pletorata di dipendenti improduttivi e supergarantiti rispetto ai dipendenti privati].

Un organismo privato ultrapotente, la BCE, regola la liquidità del nostro sistema bancario [CzzC: e chi dovrebbe regolarla? La piazza o il politico di tua preferenza? Non oso immaginare la devastazione che ci annienterebbe se anche la banca centrale fosse alla mercé dei capricci dei politici scialacquoni che in 25 anni caricarono sulle spalle dei nostri figli un debito di 2T€ (2 tera euro cioè 40k€ a testa) creando il più grande latrocinio generazionale che la nostra storia ricordi] da quando è stato adottato l'euro siamo tutti più poveri [CzzC: ma non sai quanto saremmo ancor più miseri se fossimo rimasti soli col nostro immane debito pubblico]. Insomma, da questa Europa abbiamo avuto e abbiamo solo danni materiali ingenti [CzzC: non solo danni, anche vantaggi ingenti]. Ora aggiungiamo la pretesa, da parte di lorsignori [CzzC: lorsignori non sono dei tiranni, hanno votato democraticamente a maggioranza, ancorché io assieme a te ritenga che il criterio di maggioranza non sia un valore assoluto e tantomeno in materia di diritti naturali come spiegò il Papa in Germania], di riscrivere il diritto naturale, di rendere obbligatorio il riconoscimento legale di unioni contro natura, di distruggere completamente la famiglia e di distruggere le future generazioni, perché non serve certo un grande studioso di psicologia per capire come potrà crescere un bambino che abbia due “genitori” dello stesso sesso [CzzC: la maggioranza degli psicologi e dei maestri di pensiero nei mass-media è dell’opinione di lorsignori e ritiene che l’omosessualità sia un diritto naturale seppur goduto da meno persone rispetto a quelle che godono della eterosessualità; non intendono distruggere la famiglia, ma ridefinirla in termini indifferenti tra etero ed omosessualità, convinti che questo la rafforzi per il bene delle future generazioni;

·         possiamo/dobbiamo pretendere la tutela del diritto all’obiezione di coscienza come libertà incoercibile (come riuscimmo miracolosamente con due votazioni del Consiglio d’Europa nel 2010, 29/04 e 07/10/2010, che sembrerebbero contraddire quella in titolo)

·         dobbiamo rispondere alla sfida educativa in emergenza educativa, onde dimostrare coi frutti che una famiglia fondata sul matrimonio (come contempla la nostra costituzione, per ora, con promessa pubblica di unione stabile tra maschio e femmina finalizzata alla procreazione ed educazione dei figli) aiuta la qualità della vita delle future generazioni meglio del nucleo guidato da coppie omosex, che comunque non possiamo criminalizzare, quantomeno per rispetto dei minorenni loro affidati].

Questa è una strada di dissoluzione e di morte. Urge uscire da questa Europa [CzzC: uscire da questa Europa per restare soli o per entrare dove?], con la certezza che i potentati economici che l'hanno creata e l'hanno in mano faranno di tutto per distruggerci economicamente [CzzC: io non ho questa certezza su tali intenti distruttivi, pur avendo studiato e lavorato in ambiti che vanno dall’umanistico, al fisico-matematico, all’economico, all’educativo; forse tu sei più esperto, e capace di analisi più approfondita; non mi dispiacerebbe se mi fornissi 2 prove oltre alle allusioni]. Ma se ne usciremo, potremo salvarci come persone, potremo rinascere come Paese civile e cominciare una vera ricostruzione, partendo dalle macerie degli altri Paesi, che si saranno dissolti in mezzo a danze di sculettanti efebi che canteranno inni alla libertà di essere folli. [CzzC: trovo più diseducativi per i nostri figli gli inni alla Teoglib e alla disubbidienza verso il Magistero petrino cantati su compiacenti settimanali diocesani da setacenti don].

Piantiamola con la retorica europeista. Qui è in ballo qualcosa di ben più importante dello “spread”, dei tassi di interesse, della liquidità del sistema. Qui si tratta di decidere se vogliamo vivere o morire. Dalle crisi economiche si esce, dalle crisi finanziarie (come è l'attuale) si esce, ma non c'è alcun avvenire se si vota in Parlamento la distruzione delle basi stesse della Società. [CzzC: l’avvenire c’è comunque, diverso da quello che avremmo voluto costruire per i nostri figli, ma, come diceva T. S. Eliot  “perché distruggano gli altari bisogna pure che prima qualcuno li costruisca”; diamoci da fare nel mondo in cui il Signore ci ha messo a vivere, con la sua Grazia e tanta pazienza, odiando solo il peccato, non il peccatore: mai usare contro il prossimo, nemmeno contro i nemici, aggettivi offensivi, pur sapendo che pari rispetto non otterremmo reciproco[1]]. Ogni giorno in più in questa Europa è un giorno di contagio, di lacci sempre più stretti sui popoli un tempo liberi. Lasciamo questa Europa, prima che sia troppo tardi. [CzzC: spero che opportune scelte politico-economiche dei nostri governanti, soprattutto in riduzione della spesa pubblica improduttiva, evitino che sia l’Europa ad abbandonare noi: solo restando agganciati all’Europa potremmo evitare che l’immane debito pubblico accumulato dalla nostra generazione tolga anche la libertà oltre che il lavoro ai nostri figli: mentre sogni che sganciati dall’Europa potremo rinascere come Paese civile e cominciare una vera ricostruzione, prova a pensare come vivrebbero i nostri figli se terre, aziende e tesori d’arte ci venissero comprati dai fondi sovrani cinesi o arabi come sta avvenendo in tanti paesi del mondo indebitati come il nostro].

Ma è opportuno chiudere queste considerazioni mettendo i puntini sulle “i”, per controbattere tante vergognose falsità. Al di là dell'ossessione sessuale che caratterizza la sinistra e i radical-chic, è necessario sottolineare la totale falsità del problema delle “discriminazioni”. In quale Paese europeo gli omosessuali sono “discriminati”? Abbiamo omosessuali in Parlamento, in posti di alta responsabilità in politica, nell'industria, nel commercio, nelle forze armate. Piantiamola con questa balla della “discriminazione”. I veri discriminati siamo ormai noi, che ci limitiamo a ricordare le più elementari regole naturali, l'unione tra un uomo e una donna, unione amorevole e feconda, che assicura armonia e crescita al corpo sociale. Punto e basta. [CzzC: questa tua argomentazione, scevra da offese, è particolarmente convincente: basti vedere il libretto sui pinguini gay promosso per la formazione dei bambini dalla nuova sensibilità politico-educativa reggente il Comune di Milano].

Cosa impedisce a due persone dello stesso sesso di convivere? Assolutamente nulla. Cosa impedisce a due omosessuali conviventi di fare testamento l'uno a favore dell'altro? Assolutamente nulla.

Assurda è invece la pretesa di definire come “naturale” un'unione che è per sua stessa natura innaturale.

Gli unici veri discriminati, tra gli omosessuali, sono quelli che desiderano uscire da una condizione di disagio e si affidano alle adeguate cure psicologiche, che esistono e funzionano. Le varie associazioni, Arci-Gay et similia, li bollano e spesso li perseguitano. Ma l'omosessualità è una patologia curabile: provate a cliccare qui, per ascoltare un'intervista a Luca di Tolve, fondatore del gruppo Lot, che si occupa appunto di assistere realmente gli omosessuali, e non di trasformarli in fenomeni da baraccone che sfilano negli osceni “gay pride”.

E poi, come non sottolineare l'ipocrisia che c'è alla base della pretesa “matrimoniale” in una Società in cui le stesse coppie normali scelgono per lo più di convivere anziché di sposarsi? È chiaro che ciò che interessa realmente è la distruzione della famiglia: diventa così più importante dare una veste giuridica a una famiglia impossibile (quella formata da due persone dello stesso sesso), che tutelare la famiglia vera. [CzzC: altra buona argomentazione che condivido!]

Comunque, se le splendide novità di Strasburgo saranno tradotte in normativa nazionale, potremo avere la soddisfazione di essere sempre più poveri (perché la spirale di miseria in cui siamo stati cacciati può solo peggiorare) e potremo gettare le basi per il suicidio della Società che a questo punto, essendo morta, non potrà più patire la miseria [CzzC: esagerato! io tu e milioni di altri italiani siamo stati educati a subire anche il martirio piuttosto che farci karakiri, e sappiamo vendere cara la pelle, non perché siamo dei duri, ma perché il Figlio ci ha svelato che siamo attenzionati da Lui col Padre e lo Spirito in un abbraccio d’Amore che squarcia le tenebre del senso della vita, e nulla può fermarci dal comunicare questa certezza alle persone che Egli ci fa incontrare e soprattutto a quelle che ci sono affidate in crescita educativa]

Da vecchio tradizionalista preferisco vivere e, poiché il mio Paese è nei guai, fare il possibile per tirarlo fuori. Quindi, a maggior ragione, torno a ripetere: usciamo da questa trappola demenziale denominata UE, prima che sia troppo tardi. [CzzC: mi ritengo tuo alleato nella preferenza per la vita, disgiunto da te sulla ricetta no-UE e sulle offese (non fosse altro che per evitare di fornire pretesto a chi ci offende ad esempio così), ricongiunto dall’abbraccio fraterno in Cristo in sequela del Magistero petrino, che anche al riguardo, senza mai offendere, non perde occasione per indicarci e illuminarci la strada. Se mi risponderai, passerò la tua opinione e fraterna correzione al gruppetto di mini-rassegna-stampa, salvo che tu non optassi diversamente. Ciao. CzzC]

 

 

 

 



[1]  Se mi sospettassi arrendevole come quelli che per non offendere fuggirebbero lasciando campo libero agli invasori, ti direi così: a prescindere dal fatto che non ho capito quale sarebbe la tua capacità di contrasto delle spiacevoli deliberazioni UE al di là delle esecrazioni e dell’incitamento alla fuga dall’Europa, rifuggo l’offesa ma non la difesa e so che la miglior difesa a volte è l’attacco. Cosa proporrei?

·    Stare in Europa seguendo le indicazioni del Magistero petrino soprattutto in termini di educazione e di nuova evangelizzazione, con l’impegno e la determinazione testimoniata da coloro che riuscirono a far passare le deliberazioni UE sulla difesa della libertà di coscienza 29/04 e 07/10/2010;

·    sostenere costoro e svelare nomi e trame dei catt-adulto-democratici che li contrastarono in quelle occasioni;

·    se UE vieta agli stati di definire il termine famiglia come quello inteso dalla nostra costituzione, avremo comunque per un po’ di tempo libertà di applicarla e, dunque, spingiamo i nostri politici a privilegiare la famiglia fondata sul matrimonio eterosex, pur senza discriminare i minori affidati a coppie di fatto o omosex;

·    prima che anche questa libertà ci sia tolta, usiamo gli strumenti apolitici di codifica universale delle parole (come ho spiegato qui per codifiche tipo ISO), onde possiamo usare e far usare parole inequivoche, laddove vedessimo che il solo termine famiglia non basta più a far intendere quella fondata sul matrimonio tra uomo e donna: così favoriremmo la chiarezza di comunicazione sia del legislatore sia dei media, e questo contrasterebbe la confusione del significato dei termini surrettiziamente introdotta da certi maestri di pensiero dominante.

·    Il discorso potrebbe proseguire (ad esempio potremmo trovare alleati i musulmani in questo chiarimento terminologico? Dubito, perché ...) , ma qui mi manca tempo; risentiamoci.