ultima modifica il 29/10/2018

 

Politica succube della finanza? Mestatrici le multinazionali? Forse non solo loro

Correlati: globalizzazione, potenti gnomi della finanza cinica, ricchezza, perequatore

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Pongo domande a Giuseppe Ciaghi in relazione alla sua analisi sulla precarietà economica e la collusione tra politica e multinazionali.

 

 

Da: CzzC      Inviato: domenica 8 gennaio 2012 23:54

A: Resp. Editoriale Cooperazione tra consumatori

Oggetto: un commento all'editoriale di G. Ciaghi su 01/2012 di COOPERAZIONE TRA CONSUMATORI

Prego recapitare a Giuseppe C.

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Carissimo Giuseppe

    Sono uno che apprezza molti tuoi articoli su Cooperazione tra consumatori (ne riferii anche al dott. G. Fiorini, mio collega nel Consiglio per gli affari economici della mia Parrocchia), ma talvolta mi piacerebbe confrontarmi con te per alcuni distinguo o richieste di aiuto al discernimento.

    Ad esempio condivido l’appello dell’editoriale (Gen 2012) che per immediatezza riporto in calce, ma direi un sì/ni a questo tuo passaggio «la pervicacia irresponsabile delle multinazionali e dell’ “alta” finanza, con cui il mondo politico è colluso, a perseguire obiettivi di accaparramento di ricchezza sulla pelle di tutti» che commento prima di porti il QUESITO finale in aiuto al discernimento.

I COMMENTI

Conosco la tua grande buona fede, Giuseppe, ma scusa se mi permetto di dirti che è passata l'epoca di certe categorie '68ttine: additare le Multinazionali come un tempo si additavano le 7 sorelle, magari perché oggi sono molte più di 7, aiuta poco a capire le cause e quindi ad individuare le terapie dei malanni economico-sociali che stiamo vivendo; semmai potrebbe aiutare come dal '68 ad allevare indignados capaci di produrre più male che bene comune.

 Magari anche l'Italia fosse sede legale di tante Multinazionali (ha la Fiat e quasi nient'altro, mentre ad esempio la Germania ne ha almeno dieci tra le prime 100 mondiali): a prescindere dal fatto che nel mercato globale sarebbe difficile per i nani competere con i giganti, non possiamo chiedere alle Multinazionali lo scrupolo di coscienza per un’etica economica che non hanno nemmeno le imprese medie o familiari: anche loro, come il pizzicagnolo, cercano di guadagnare più che possono nel rispetto delle regole vigenti.

Talvolta anche violandole?

Sì, ma i disastri economici che stiamo vivendo derivano ben più da quanto grandi e meno grandi possono fare di legale che di illegale.

In che senso?

Converrai che sarebbero milioni gli autoveicoli che supererebbero con pervicacia irresponsabile i 50 km/h nei centri abitati se non ci fosse il divieto con paura della multa per relativa violazione.

Quindi il problema non sono le MULTINAZIONALI (e nemmeno l'ALTA FINANZA per analogo motivo) pervicaci nell’accaparrare ricchezza, la cui esistenza non è un male in sé (semmai vaglielo a dire alle Multinazionali di quello stato con bandiera rossa falce e martello che spara su inermi dissidenti mentre cavalca le Olimpiadi): il problema va affrontato a livello di REGOLE MONDIALI, fatte bene e fatte rispettare, il che trasferisce la responsabilità anche su ciascuno di noi, in quanto cittadino elettore (che magari vota x chi gli protegge il bene privato del posto in PAT, della commessa, dei contributi all’associazione amica, fregandosene dei criteri di bene comune), consumatore (che magari compra senza scrupoli i prodotti fatti a buon mercato nei Laogai della suddetta bandiera), dipendente pubblico (che magari non molla alcuno dei privilegi di posto fisso e produttività goduti in supero del lavoratore privato, nonostante sia chiaro essere questo surplus la causa principale del nostro debito pubblico), libero professionista (che magari dichiara al mese un reddito inferiore al costo di esercizio delle vetture di lusso sue + dell’amante), pensionata che senza aver versato adeguati contributi prende 8k€ lordi/mese di pensione in reversibilità, pur bastandogliene ½ per vivere bene a 80 anni e via dicendo assai, senza beccare il granone sparso da quelli che ci vorrebbero indignados contro l’8x100 alla Chiesa cattolica.

I QUESITI

- Ti chiedo se ritieni anche tu che sarebbe il caso di aggiustare il tiro della diagnosi/terapia, magari facendo qualche proposta che, per essere credibile,  toccasse le tasche di me e te godenti emolumenti tranquilli, per dare futuro e lavoro alle giovani generazioni e alle generazioni che verranno (se verranno)

- Se tu supponessi che abbia già provveduto Monti, ti direi che pare non abbia ancora toccato le sperequazioni più eclatanti connesse al rapporto tra quanto un cittadino ordinario rende o ha reso effettivamente al bene comune e quanto riceve o ha ricevuto in termini di denaro pubblico direttamente o indirettamente percepito. Esempi di queste sperequazioni?

- Basterebbe cercare in Google, per categorie, per regioni, per inefficienza della PA-IT, ... comunque, se me lo chiedessi, potrei collezionare una sintesi.

- Se tu mi chiedessi esempi di cosa accetterei di rimetterci del mio per i più giovani, per non dilungarmi ti rimanderei a questo link > data 14/10/2011 conflitto generazionale > email  scritta evidenziata in rosso «io accetterei di subire questa riduzione a titolo di perequazione generazionale, per giustizia verso i giovani che sto aiutando».

 

Non pretendo risposta, anche per rispetto del tuo tempo di lavoratore in confronto al mio di pensionato, ma non nego che un tuo feedback mi farebbe piacere.

08/01/2012 CzzC

RISPOSTA ed ulteriori interlocuzioni

Da: G.Ciaghi     Inviato: lunedì 9 gennaio 2012 10:32

A: CzzC

Oggetto:

La dott. Cristina Galassi mi ha passato la sua nota. Mi fa piacere che quanto scrivo, anche se non condiviso,  produca interesse e induca a riflettere. La saluto cordialmente.

Da: CzzC      Data: 09/01/2012 11.05

A: G.Ciaghi

Ogg: onorato della Sua risposta

e mi perdoni se mi ero permesso di darLe del tu forse dall'alto della mia maggiore età. Buon lavoro. Ricambio cordialità. CzzC

Da: G.Ciaghi   Inviato: lunedì 9 gennaio 2012 13:34

A: CzzC

Oggetto: R: onorato della sua risposta

Possiamo ben darci del tu. Solo che io dovevo mantenere un profilo professionale. Quanto all'età probabilmente sono più vecchio io. Un caro saluto e a risentirci. Bepo 

 

 

↑2015.06.05 Le dichiarazioni di Giovanotti all’Uni_FI: <youtube>: Il cantante racconta di esser stato invitato da un colosso di Internet a un summit blindato assieme al Capo della Banca mondiale e alle 80 persone più importanti per il futuro del pianeta. C’erano premi Nobel, Ceo di multinazionali, attivisti dei diritti umani, non c’era un politico, perché “non servono”, la politica amministra, ma le scelte non le fa la politica, qui si decidono le cose, la visione non è più politica: è drammatico.